Il MASE mette a disposizione 114mila euro in contributi destinati alle imprese, finalizzati a coprire i costi per i progetti di valutazione dell’impronta ambientale dei prodotti. Si può aderire dal 28 ottobre al 28 novembre 2025.
Nelle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) consumatori e produttori diventano parte attiva di un sistema energetico condiviso, accelerando la transizione verso le rinnovabili. Cosa sono, come funzionano e come si gestisce e condivide l'energia autoprodotta in una CER.
L’industria italiana consuma quasi un quinto dell’acqua prelevata ogni anno. Ridurre gli sprechi è una priorità, ma le nuove tecnologie aprono la strada a soluzioni sostenibili ed efficienti.
Serve una visione di lungo termine per centrare gli obiettivi del 2030. Investimenti in calo, incertezza normativa e barriere culturali rallentano la transizione energetica, nonostante il potenziale esistente.
Realizzato uno dei primi impianti fotovoltaici flottanti in Italia, in una cava allagata della bergamasca. La soluzione è tecnologicamente innovativa e vantaggiosa, particolarmente in Lombardia, dove spesso queste aree non sono soggette a vincoli paesaggistici.
Nel contesto della transizione energetica verso un sistema “net zero” al 2050, l’efficienza energetica si conferma un pilastro strategico. Infrastrutture resilienti, digitalizzazione e tecnologie innovative sono i motori del cambiamento, come è emerso dallo studio AGICI-Siemens sul ruolo delle ESCo.
Nel quadro della transizione energetica nazionale, lo stabilimento Findus di Cisterna di Latina compie un nuovo passo strategico verso la sostenibilità, grazie al rinnovo della collaborazione con Grastim, specializzata nella fornitura di soluzioni tecnologiche per la decarbonizzazione industriale.
Con l’obiettivo di sviluppare percorsi di transizione settoriali, attraverso investimenti in grado di accelerare il progresso, il Clean Industrial Deal sarà il riferimento per un nuova politica industriale europea, pulita e competitiva.
La cosiddetta Twin Transition, la transizione digitale ed ecologica indicata e raccomandata dall’Europa corre soprattutto nelle grandi aziende su binari separati, a volte paralleli ma non correlati. I risultati dell’Osservatorio Digital&Sustainable del Politecnico di Milano, in collaborazione con Assolombarda.