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Un algoritmo certificato per monitorare le emissioni di CO₂ nella gestione dei rifiuti industriali

Si tratta di uno strumento avanzato, in linea con Scope 3, progettato per monitorare le emissioni di CO₂ in ogni fase del processo di gestione dei rifiuti industriali, dalla raccolta al trattamento fino allo smaltimento o recupero.

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Nicoletta Buora

Nel contesto attuale in cui la sfida ambientale si fa sempre più urgente, la sostenibilità viaggia di pari passo con la tecnologia. È il caso del primo algoritmo certificato in Italia che monitora tutte le emissioni di CO₂ nella gestione dei rifiuti industriali, messo a punto da Omnisyst - partecipata in maggioranza da Algebris Green Transition Fund – realtà specializzata nella gestione circolare dei rifiuti industriali.

Si tratta di uno strumento avanzato, progettato per monitorare le emissioni di CO₂ in ogni fase del processo di gestione dei rifiuti industriali, dalla raccolta al trattamento fino allo smaltimento o recupero, segnando un'innovazione significativa nel monitoraggio ambientale.

Le emissioni derivanti dalla gestione dei rifiuti, da sole, rappresentano il 3,2% delle emissioni climalteranti nel mondo. Come termine di paragone, parliamo di circa il doppio delle emissioni derivanti dal trasporto aereo e di circa la metà di quelle provenienti da auto, moto, bus. Questa percentuale assume un peso ancora più preoccupante se consideriamo la continua crescita della produzione di rifiuti a livello mondiale.

Il dato interessante è che in Italia, su circa 200 milioni di tonnellate di rifiuti annui, l’80% è rappresentato dai rifiuti industriali -165 mln di tonnellate contro 30 mln di rifiuti urbani - di cui circa il 20% riconducibile all’attività manifatturiera (Fonte Ispra).

Rapporto Rifiuti speciali 2023

Perché è importante monitorare le emissioni di CO₂ nella gestione dei rifiuti industriali

Il lancio del nuovo algoritmo di Omnisyst avviene in concomitanza con l’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), la legislazione europea che obbliga le aziende Europee al reporting non finanziario basato su standard comuni.

Nel 2024 l’obbligo si applicherà ad aziende con più di 500 dipendenti, estendendosi fino alle Pmi già nei prossimi anni.

Ezio Speziali

“La CSRD rappresenta un cambio di paradigma nella rendicontazione non finanziaria delle imprese, richiedendo per la prima volta la redazione di bilanci di sostenibilità e l'obbligatorietà di rendicontare le emissioni di Scope 3”, ha commentato Ezio Speziali, Amministratore delegato di Omnisyst.

Secondo lo United Nations Global Compact, proprio le emissioni Scope 3, pur non riguardando direttamente la produzione - sono quelle relative ai viaggi, ai fornitori, agli acquisti - rappresentano oltre il 70% delle emissioni totali delle aziende. Di esse fanno parte le emissioni derivanti dalla gestione dei rifiuti.

Come funziona l’algoritmo certificato per la gestione dei rifiuti industriali

“L’algoritmo sfrutta una serie di informazioni che sono già a disposizione dell’azienda, grazie al nostro gestionale che effettua un tracciamento completo della gestione del rifiuto industriale, spiega Alberto Scotto, dell’Area tecnica Omnisyst.

“Il lavoro che abbiamo fatto è stato di incrociare le informazioni raccolte con quelle presenti in database pubblici, per esempio quello dell’Arpa della Regione Emilia Romagna per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti e con singoli fattori di emissioni all’interno di banche date specialistiche, tra cui Ecoinvet per il calcolo delle emissioni. In questo modo l’algoritmo, in base al tipo di rifiuto gestito e al trattamento effettuato individua il fattore emissione corretto e lo moltiplica per i quantitativi gestiti”.

Alberto Scotto

Questa tecnologia non solo fornisce alle aziende una panoramica completa sulla gestione dei rifiuti, ma rappresenta anche un notevole salto qualitativo. Amplia, infatti, di ben sedici volte le capacità di analisi rispetto all'algoritmo precedentemente realizzato da Omnisyst nel 2021, concentrato unicamente sulle emissioni legate al trasporto.

Oltre a identificare soluzioni per la riduzione delle emissioni, questo strumento aiuta anche nella loro compensazione, permettendo una gestione dei rifiuti a impatto zero.

“In questo modo abbiamo portato sul tavolo della sostenibilità le aziende meno sensibili al tema dell’impatto ambientale, avvicinandole al processo di riduzione delle emissioni legato alla fase del trattamento deli rifiuti industriali”.

La piattaforma software per la governance del rifiuto industriale

L’algoritmo certificato è il cuore di una piattaforma software verticale dedicata alla governance del rifiuto che viene gestita direttamente da Omnisyst, compreso il caricamento dei dati. “Quello che offriamo è un servizio a valore aggiunto, grazie alla presenza in loco di nostri specialisti per ottimizzare il processo di gestione del rifiuto in un’ottica di circolarità”, spiega Scotto.

“I dati ci consentono di sviluppare con il cliente progetti di miglioramento, per esempio suggerendo un tipo di gestione dove la quantità di CO₂ rapportata alla quantità di rifiuti prodotti diminuisce".

Anche la piattaforma è certificata Certiquality con attestato di conformità UNI 14040 e 14044, norme relative all’impronta carbonica ed è coerente con normative quali la GHG protocol per il monitoraggio della CO₂.

"Queste caratteristiche rendono la piattaforma perfettamente in linea con Scope 3 per quanto riguarda le emissioni delle aziende, vale a dire che la contabilizzazione può essere riportata all’interno dei bilanci di sostenibilità", spiega Scotto.

La piattaforma fornisce inoltre una reportistica dettagliata che supporta la conformità amministrativa, offrendo una visione completa e trasparente della gestione dei rifiuti.

Facilita, infatti, un accesso rapido e intuitivo a informazioni cruciali come autorizzazioni, documenti dei fornitori, storico dei rifiuti e stato dei registri. Questo permette una gestione più efficiente e organizzata dei movimenti dei rifiuti, garantendo la tracciabilità completa dal trasporto fino all’arrivo all’impianto di destinazione.

L'obiettivo è offrire alle aziende uno strumento completo che semplifica la governance degli scarti di produzione, promuovendo un'operatività fluida e trasparente.

Anticipare la sostenibilità futura

Attraverso i suoi esperti, Omnysyst si propone come una sorta di consulente operativo agli Hse (coloro che in azienda si occupano di ambiente) per la gestione dei rifiuti industriali, preoccupandosi di tutte le fasi del processo fino allo smaltimento, in un‘ottica di abbattimento delle emissioni nocive e di circolarità.

La tecnologia permette alle aziende di ridurre l'impatto ambientale e di rispettare le normative europee sul clima che impongono ai Paesi membri della UE e alle loro industrie di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, e rispondere alla direttiva CSRD.

“L'introduzione dell’algoritmo è una risposta diretta a queste sfide, offrendo una soluzione che non solo soddisfa, ma anticipa le norme di sostenibilità futura”, ha commentato Chicco Testa, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Omnisyst, a margine di un evento digitale organizzato con Confindustria durante il quale è stato presentato il nuovo algoritmo.

La gestione dei rifiuti industriali, responsabile di una parte significativa delle emissioni globali, rappresenta una delle aree più critiche per le politiche ambientali attuali e la piattaforma Omnisyst, grazie all’algoritmo certificato, promette di aiutare le imprese ad affrontare questa sfida.

Un algoritmo certificato per monitorare le emissioni di CO₂ nella gestione dei rifiuti industriali - Ultima modifica: 2024-04-24T17:26:00+02:00 da Nicoletta Buora