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Skill strategiche per l’impresa: premio ai migliori progetti di formazione duale

È stata lanciata la sesta edizione del Premio di Eccellenza Duale della Camera di Commercio italo-germanica, che premia i migliori progetti di formazione integrata scuola-impresa. Le candidature sono aperte fino all’11 settembre 2023.

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Gaia Fiertler

Un premio per diffondere il modello di formazione duale in Italia. Sono aperte le candidature alla sesta edizione del Premio di eccellenza duale istituito dalla Camera di Commercio italo-germanica (AHK Italien). L'iniziativa premia i migliori percorsi che integrano momenti di formazione in aula con momenti di formazione in azienda. L’obiettivo è accelerare l’acquisizione di competenze spendibili velocemente nel mondo del lavoro, sulla base delle trasformazioni in atto nei processi industriali e organizzativi. È un modello consolidato in Germania, che in Italia si sta sviluppando soprattutto nell’ultimo decennio grazie anche all’istituzione della formazione terziaria professionalizzante degli ITS Academy.

Il concorso è aperto a progetti duali che le aziende realizzano con scuole, centri, istituti ed enti formativi di ogni tipo e di ogni grado, come istituti tecnici, ITS Academy, IFTS, centri di formazione professionale, università. Ha il supporto del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca tedesco e del “German Office for International Cooperation in Vocational Education and Training”.

Le candidature sono aperte ad aziende che non abbiano concluso da oltre 12 mesi o abbiano in corso un progetto di formazione duale. La scadenza di presentazione dei progetti a questo link è prevista per l’11 settembre 2023, mentre la premiazione dei migliori progetti si terrà a dicembre.

Apprendistato duale di primo e terzo grado, ma non solo

L’obiettivo del Premio è dunque quello di sensibilizzare al valore del modello duale per ridurre la distanza tra formazione scolastica e competenze spendibili in azienda. Grazie a differenti formule di co-progettazione, i giovani entrano nel mondo del lavoro con skill tecniche e comportamentali già pronte, grazie all’esperienza vissuta sul campo, in un progetto condiviso tra istituto scolastico e impresa. Non si perde di vista la cornice teorica e metodologica, compito della formazione accademica. Si inizia a comprendere più da vicino quello che sarà il contributo richiesto in azienda, con vari livelli di approfondimento e coinvolgimento degli studenti.  

Le principali categorie di progetti premiati sono le seguenti:

  1. progetti con contratto di apprendistato duale di 1° livello, in collaborazione con scuole superiori o Centri di Formazione Professionale (CFP; percorsi IeFP o IFTS), finalizzato al conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore, della qualifica o diploma professionale o del certificato di specializzazione tecnica superiore (Art.43 Dlgs. 81/2015);
  2. progetti con contratto di apprendistato duale di 3° livello di Alta Formazione e Ricerca, in collaborazione con Istituti Tecnologici Superiori (ITS) o Università, finalizzato al conseguimento del diploma ITS, di titoli universitari o di dottorati di ricerca (Art.45 Dlgs 81/2015);
  3. progetti in alternanza scuola-lavoro (PCTO) o in stage, in collaborazione con partner formativi e scolastici di ogni grado e tipo;
  4. progetti realizzati da microimprese fino a 9 dipendenti, in collaborazione con partner formativi e scolastici di ogni grado e tipo.

I numeri e i takeaway del Premio fino a oggi

In cinque anni (2018-2022) sono state coinvolte 180 aziende. Di queste, 104 hanno oltre cento collaboratori e 76 meno di cento, tra cui 34 microimprese (fino a nove dipendenti). I settori maggiormente rappresentati sono meccanica/meccatronica (49 aziende), consulenza (21), ICT (20), artigianato (18), automotive (14), chimico/farmaceutico (10) in 17 regioni. Gli studenti coinvolti sono oltre 3.000, di cui quasi un quarto (762) inseriti in percorsi di apprendistato duale. L’apprendistato duale copre il 38% dei percorsi, gli stage il 34%, il 19% percorsi di alternanza scuola-lavoro e il 9% percorsi con contratto di lavoro.

Jörg Buck

Dalle esperienze dei vincitori e nel confronto con le altre realtà e i consulenti della Camera di Commercio italo-germanica, sono emersi alcuni elementi di forza per assicurarsi progetti efficaci e di successo. In particolare, l’approccio dev’essere orientato a generare valore sull’intero territorio.

Se la formazione duale viene infatti considerata strategica per la crescita aziendale con la preparazione di figure ad hoc per le proprie esigenze produttive. Il fine ultimo tuttavia è quello di portare sul mercato figure professionali spendibili in diversi settori di business.

Un modo per seguire questo approccio è quello di far ricoprire più ruoli allo stesso studente, perché viva una esperienza a 360° e comprenda le dinamiche del business, sfruttando quindi la “job rotation” interna. Tra l’altro, formare figure più complete con una visione sistemica è vantaggioso per l’azienda stessa, per lo spirito collaborativo che il giovane acquisirà conoscendo le esigenze di tutte le fasi dei processi aziendali.

«Le aziende che investono nella formazione di giovani talenti, con percorsi di stampo duale, creano un circolo virtuoso. Ne derivano benefici non solo per le imprese stesse, ma anche per il personale e il mercato del lavoro, con una formazione mirata che ha ricadute positive sul contrasto allo skill mismatch e sulle economie dei territori», commenta il Consigliere Delegato di AHK Italien Jörg Buck.

Un altro takeaway è riconoscere il ruolo centrale del tutor aziendale come riferimento dello studente. Ha bisogno di formazione specifica per acquisire le competenze trasversali e pedagogiche necessarie per fare da interfaccia tra scuola e azienda. Infatti è molto importante anche il dialogo e il coordinamento tra tutor aziendale e tutor scolastico per dare continuità e senso all’esperienza duale dello studente-apprendista.

Sfide e soluzioni nelle aziende vincitrici

La sfida/soluzione trovata da Rold, vincitrice dell’edizione 2021 del Premio di Eccellenza Duale nella categoria “Apprendistato di primo livello”, per esempio, è stata quella di rinforzare la capacità dei tutor di trasmettere le proprie competenze. La logica è quella della condivisione del sapere aziendale. Lo studente è stato subito trattato da collega, inserito nella vita aziendale e affiancato da più mentor di età diverse, per dare anche il senso di progressione dell’apprendimento durante l’attività lavorativa. Il progetto, con 20 ore settimanali in azienda, ha coinvolto un giovane apprendista dell’ISIS Facchinetti. Il giovane, a conclusione del percorso, dopo qualche mese in azienda ha deciso di proseguire con gli studi universitari.

Foto: Pittini

Anche il Gruppo Pittini, finalista nell’edizione 2020, con un percorso triennale di alternanza per 14 studenti dell’ISIS Malignani, ha lavorato sulla formazione dei tutor per rafforzare le loro capacità di trasmettere il saper fare aziendale. Tra l’altro era durante l’emergenza Covid. C'era la necessità di rimodulare alcuni moduli formativi in forma blended, con una parte fruita a distanza e una parte di condivisione in reparto.

Il Gruppo ha messo a disposizione sia l’Officina Pittini per la Formazione, con 89 ore d’aula, sia le Ferriere Nord con la formazione on the job al 2° e 3° anno per la manutenzione nelle officine di acciaieria, laminatoio e lavorazioni a freddo. Ogni studente ha dovuto sviluppare un project work per migliorare i processi di manutenzione.

Il Gruppo Danieli ha vinto la sezione dell’Alternanza scuola-lavoro nel 2019 e nel 2021. La formazione sul campo si è svolta nei reparti produttivi dove si affrontano tecniche di montaggio ed esecuzione dei test di accettazione dei riduttori industriali. Nei laboratori e negli uffici tecnici, invece, vengono affrontate le tecniche di progettazione dei sistemi meccanici, azionamenti, automazione e controllo delle macchine e dei processi. L’impegno maggiore è stato quello di orientare i tutor, sia scolastici sia aziendali, verso un impegno non episodico ma organico. Sono stati dunque organizzati incontri di orientamento e conoscenza fra tutor e studenti.

Anche Bene Assicurazioni ha dovuto fare leva sulla collaborazione e la disponibilità di tutto il team per trovare un equilibrio interno e garantire l’affiancamento costante ai 17 studenti coinvolti in un apprendistato duale di primo livello con l’Istituto professionale Krisalide. Il progetto “Fermati/Formati” era riservato ai Neet e l’azienda ha vinto il secondo posto nel 2018.

La sfida principale che ha dovuto affrontare invece Dallara, che ha vinto l’edizione 2021 della categoria ITS con percorsi in stage, per la formazione del tecnico superiore per i materiali compositi e la stampa 3D con 24 studenti dell’ITS Maker di Bologna, è stata trovare candidati motivati e con i requisiti d’ingresso necessari. L’azienda ha anche riscontrato una scarsa conoscenza sul territorio dei percorsi ITS. Ha così lavorato molto sulle attività di orientamento, sia nel breve sia nel medio periodo.

«In questi cinque anni di Premio abbiamo cercato di promuovere e dare visibilità ai trend di sviluppo del modello duale in Italia, ad esempio con il focus su ITS e microimprese. Siamo forti del know-how maturato nelle diverse edizioni. Siamo anche consapevoli della necessità di fare rete in modo sempre più deciso tra pubblico e privato. Continuiamo a presidiare l’ecosistema della formazione nel nostro Paese e a contribuire al suo sviluppo», conclude Buck.   

Le candidature al Premio di Eccellenza Duale sono aperte fino all’11 settembre 2023.

Skill strategiche per l’impresa: premio ai migliori progetti di formazione duale - Ultima modifica: 2023-07-03T08:00:00+02:00 da Gaia Fiertler