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Wenglor: nuovi sensori induttivi con fattore di correzione 1

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Nicoletta Buora

 

I sensori induttivi con fattore di correzione 1 di Wenglor sono stati progettati per le esigenze del settore e della metallurgia.

I nuovi sensori sono disponibili in vari modelli, con distanze di commutazione fino a 50 mm, un valore di resistenza ai campi magnetici pari a 200 mT (milliTesla) e quattro formati tra cui scegliere.

Le caratteristiche tecniche di questi nuovi dispositivi, capaci di rilevare metalli sia ferrosi, come l’acciaio e la ghisa, sia non ferrosi, come il rame, il cobalto, il nichel e lo stagno sono tali da renderli praticamente unici nel panorama della sensoristica mondiale. Gli otto modelli che compongono la nuova famiglia sono del tutto immuni alle interferenze elettromagnetiche, anche le più aggressive, come quelle generate dai dispositivi di saldatura, e i quattro differenti tipi di formato ne consentono un’ampia applicabilità.

Lo speciale principio di funzionamento di cui sono dotati consente di mantenere costante la distanza di commutazione - che può arrivare a 50 mm - indipendentemente dalla tipologia del metallo: queste due caratteristiche ne permettono  l’impiego in un’ampia gamma di applicazioni. Il rivestimento in teflon di cui sono dotati consente di utilizzarli anche all’interno di processi di saldatura particolarmente gravosi, dove le scintille e i residui di materiale rovente che sprizzano dalle pinze o dagli elettrodi, depositandosi sul sensore, possono inficiarne le prestazioni.

Resistenti a campi elettromagnetici sia continui che alternati  fino a 200 mT - un valore che per molti altri dispositivi commerciali è causa di malfunzionamenti o errori di commutazione - i nuovi sensori induttivi wenglor sono in grado di operare in range di temperatura esteso da -40 °C a 80 °C. Con frequenze di commutazione da 1.500 a 4.200 Hz e possibilità di regolare le distanze da 4 a 50 mm, questi sensori rappresentano una soluzione ideale anche per applicazioni ultraveloci, ovvero caratterizzate da cadenze produttive molto elevate.

Disponibili in quattro diversi formati - M12, M18, M30 e 40 x 40 mm - in versione sia schermata che non, dispongono di un indicatore di stato a LED e, opzionalmente, possono anche essere equipaggiati con un ulteriore indicatore di errore (corto circuito o superamento della soglia limite di temperatura).

Wenglor: nuovi sensori induttivi con fattore di correzione 1 - Ultima modifica: 2017-10-31T09:18:01+01:00 da Nicoletta Buora