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Più motori elettrici per ridurre l'inquinamento

Se ne è parlato a Colitech, appuntamento internazionale per materiali, macchinari e tecnologie per la produzione di motori elettrici, generatori elettrici e trasformatori

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Lucia Favara

Successo di operatori per Coiltech, terza edizione dell’appuntamento internazionale per materiali, macchinari e tecnologie per la produzione di motori elettrici, generatori elettrici e trasformatori che si è tenuta a Pordenone il 26 e il 27 settembre scorsi. Una rassegna che ha saputo riunire il gotha della ricerca nel settore. Presentata in anteprima la proposta per il primo laboratorio di certificazione dei motori elettrici alla normativa europea. Motori elettrici nei veicoli ancora più performanti e sempre più motori elettrici in ambiti specifici anche all’interno degli aerei, che significa risparmio di carburante e quindi riduzione di CO2. Questo il tema portante dell’ incontro internazionale Magnetic World Conference - Coiltech, A motivare la scelta degli argomenti, il regolamento 640/2009 della Commissione Europea che, con norme specifiche per la progettazione ecocompatibile dei motori elettrici, ha fissato date inderogabili e classi di efficienza molto precise. Primo step il 16 giugno 2011, secondo 1°gennaio 2015, terzo 1° gennaio 2017. Coiltech si è confermata l'appuntamento di riferimento e aggiornamento professionale per tutti gli operatori del settore. Ben 25 gli esperti presenti, tutti nomi di alto spessore, il gotha del settore, fra ricercatori, soprattutto universitari, ed esponenti dell’industria. A loro le conclusioni delle recenti ricerche sui motori e generatori più performanti ed ecologici.
49% per l’industria (di cui il 70-80 % ascrivibile ai motori, sia in ambito industriale che civile), 27% per il terziario, 22% per il settore domestico, 2% per l’agricoltura, sono i numeri del consumo di elettricità in Italia, attualmente pari a circa 330 TWh l’anno.
E sempre a Coiltech 2012, nell’ambito delle qualificate presenze accademiche, all’Università degli Studi dell’Aquila si sono affiancati il Politecnico di Milano e l’Università di Monaco di Baviera. “Lo stato dell’arte italiano, fotografato qui a Coiltech da Anie rileva numeri non pessimistici”, ha detto Maurizio Russo, responsabile Anie, Associazione Energia, Gruppo Motori Bassa Tensione. “ Nello specifico, relativamente ai Motori BT è 1.128.365 il numero dei pezzi prodotti nel 2011 (- 7,2% rispetto al 2010), con un fatturato oltre 205 milioni di euro (+ 6,8% sul 2010, qui si nota l’incidenza della materia prima), dati che rappresentano quasi il 60% del mercato italiano. Sono circa 200 le aziende in Italia e 500 in Europa nell’ambito motori elettrici, 5mila gli addetti italiani e 10mila quelli europei. I distretti del Triveneto, della Lombardia e dell’Emilia Romagna sono conosciuti in tutto il mondo per la loro eccellenza nell'innovazione, nello sviluppo e nella produzione, sia dei componenti che dei motori, generatori e trasformatori, e si dividono la leadership con quelle tedesche. Si tratta soprattutto di piccole e medie imprese che con i loro prodotti caratterizzano fortemente il mercato, anche mondiale. L’attuale volontà politica-sociale, in particolare della Germania, di abbandonare il nucleare a favore di fonti rinnovabili, in primis l’eolico, costituisce una notevole opportunità di crescita per queste italiane eccellenti”.

Altro esempio di efficienza dei motori elettrici riguarda, appunto, l’applicazione degli stessi nella movimentazione, e cioè i veicoli elettrici “che - come ha confermato il pool di esperti - devono prendere sempre più piede. I motivi del ritardo in questa applicazione non sono imputabili alla ricerca, anzi, si tratta più che altro di politica economica condizionata. Anche in questo caso i motori elettrici dovranno necessariamente rispondere alle direttive europee, altrimenti nulla da fare. Sempre più motori elettrici anche nel settore aeronautico in applicazioni specifiche all’interno degli aeromobili".
Al Magnetic World di Coiltech 2012 è stato proposto anche il primo laboratorio di certificazione per la verifica della rispondenza dei motori elettrici fino a 500 KW alla normativa Europea. A realizzarlo l’Università degli Studi dell’Aquila, che, sempre in diretta a Coiltech, ha ricevuto l’assenso di Anie. E ancora, in tema di efficienza, si è visto il sistema di verifica dello stato di salute dell’olio nel trasformatore di potenza: una sorta di ‘esame diagnostico’ che riesce a individuare le cause della non perfetta funzionalità e a prevenire i possibili ‘malanni’. Durante la due giorni si è anche parlato di Cina e degli altri Paesi emergenti. Per quanto riguarda i trasformatori, ad esempio, Cina e Brasile hanno già in casa propria il materiale amorfo, considerato il più performante.

Più motori elettrici per ridurre l'inquinamento - Ultima modifica: 2012-10-23T09:06:42+02:00 da Lucia Favara