Non solo imprese regionali ma anche a nazionali, con sede operativa su territorio locale. La Lombardia pensa a tutti e offre, con il suo “Pacchetto Investimenti”, 210 milioni di euro, distribuiti su tre Linee finanziate dal Programma FESR 2021-2027.
Con i fondi europei, sono infatti partiti, tra maggio e giugno 2023, tre tipi di finanziamenti agevolati per le imprese, dedicati rispettivamente allo sviluppo aziendale, al rafforzamento della competitività e all’attivazione di investimenti nell’efficientamento energetico degli impianti produttivi.
Della Linea Sviluppo Aziendale, dedicata al rafforzamento produttivo e organizzativo delle imprese lombarde, ne avevamo già parlato ad aprile 2023. Ai 115 milioni della suddetta Linea, offerti in garanzia e come contributo a fondo perduto, la Regione ne aveva aggiunti 30, al momento già esauriti, con la Linea Attrazione Investimenti.
È invece ancora possibile partecipare alla Linea Green che, con ulteriori 65 milioni, promuove gli investimenti nell’efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dei sistemi produttivi.
Finalità e risorse della Linea Green per l'efficienza energetica
La misura agevolativa Linea Green si propone di attivare gli investimenti finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi produttivi, grazie al calo dei consumi energetici e al recupero di energia, con la possibile cattura dei gas serra derivanti dai cicli produttivi – attraverso l’adeguamento e il rinnovo degli impianti di produzione.
I progetti dovranno comportare una riduzione delle emissioni climalteranti, che andrà quantizzata attraverso un calcolo preciso, ovvero misurando il valore prima dell’investimento e comparando, lo stesso, nella fase successiva. La decrescita di emissioni dirette e indirette di gas ad effetto serra, espresse in kg di CO2/anno, dovrà essere di almeno il 30%, e verranno premiati i progetti che prevedano il ricorso a energie rinnovabili.
Per fare ciò l’impresa dovrà affrontare una spesa, con un investimento, e necessiterà quindi di risorse economiche. È qui che interviene la Regione. All’apertura del bando, la dotazione complessiva ammontava a 65 milioni di euro, suddivisa in una quota, pari a 31 milioni di euro, per il Fondo di garanzia a copertura dei finanziamenti, mentre gli altri 34 milioni sono offerti come contributo in conto capitale, a fondo perduto.
Linea Green: chi sono i destinatari?
L’agevolazione Linea Green è rivolta a pmi e grandi imprese (secondo l’accezione comunitaria) sebbene alle seconde sia data la possibilità di presentare domanda solo fino al 28 luglio 2023. È richiesta la regolare costituzione delle compagini, l’iscrizione, con status attivo, nel Registro delle Imprese, e il deposito di almeno due bilanci, alla data di presentazione della domanda.
Sarà necessario avere una sede operativa in Lombardia, presso la quale andrà effettuato l’investimento in oggetto. Tuttavia, è ammessa anche la possibilità di aprire l’unità successivamente, contestualmente all’ammissione al bando – e non oltre la data di concessione dell’agevolazione. Questo per facilitare anche le imprese stabilite non in territorio lombardo.
Bisognerà presentare, come quasi in tutti i bandi della Regione, il Credit Scoring. Questo consiste in una sorta di documentazione che certifica l’ammissibilità di un’impresa alla garanzia del Fondo, funzionalmente alle sue capacità di adempimento agli obblighi economici (leggi: solvibilità nel finanziamento). In una scala da 1 a 12, l’impresa richiedente non potrà superare il valore 10.
Il contributo a fondo perduto, per gli investimenti green
L’agevolazione copre parte delle spese ammissibili, ovvero quelle per l’acquisto e l’installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature e hardware, i costi per gli impianti di produzione energetica rinnovabile, i costi per impianti di cogenerazione/trigenerazione, sistemi di accumulo dell’energia e di inverter, domotica, privativa industriale e altre spese, anche generali.
Le percentuali di copertura, a fondo perduto, variano in base alla dimensione dell’impresa richiedente. Si va da un minimo del 15% per le grandi, a un massimo del 30% per le micro e piccole. Bisognerà tener conto però anche della zona in cui viene effettuato l’investimento. Questo perché ci sono aree preferenziali nel territorio lombardo, destinatarie degli aiuti a finalità regionale (come da tabella a pagina 12). In queste aree, quindi, le percentuali aumentano.
In tutti i casi, è prevista una spesa minima, per l’investimento, pari a 100mila euro. La somma tra finanziamento assistito da Garanzia e contributo invece non potrà superare i 9 milioni di euro (per le domande presentate entro il 28 luglio 2023 e concesse entro il 31 dicembre 2023) o 2,85 milioni (per quelle successive al 28 luglio 2023).
Le risorse a fondo perduto saranno erogate da Finlombarda S.p.A, il soggetto gestore della misura, in un’unica soluzione a saldo, dopo aver verificato la rendicontazione delle spese ammissibili. Per il finanziamento, invece, sarà possibile rivolgersi a uno degli intermediari finanziari firmatari della Convenzione quadro con la Regione Lombardia.
LINEA GREEN REGIONE LOMBARDIA | |
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APERTURA SPORTELLO | 17 maggio 2023 |
RISORSE | 65 milioni di euro, di cui: 31 milioni in garanzia 34 milioni in contributi a fondo perduto |
FINANZIATORI | Intermediari finanziari in convenzione con Regione Lombardia |
DESTINATARI | Pmi e grandi imprese |
IMPORTO MINIMO INVESTIMENTO | 100mila euro |
IMPORTO MASSIMO AGEVOLABILE (FINANZIAMENTO + CONTRIBUTO) |
9 milioni di euro (per le domande fino al 28/07/2023) 2,85 milioni di euro (per le domande dopo il 28/07/2023) |
PROCEDURA | Valutativa a sportello, con istruttoria formale e tecnica |
I progetti green: procedura, valutazione e tempistiche
Lo sportello è stato aperto il 17 maggio 2023 e, al momento, sono ancora disponibili risorse. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione, per via telematica, alla pagina della Regione, selezionando il bando e allegando la documentazione richiesta.
Con una procedura valutativa a sportello, Finlombarda S.p.A. procederà prima con un'istruttoria formale. Verificherà l’attestazione della avvenuta delibera di finanziamento, emessa dall’intermediario convenzionato con la Regione, la cui assenza potrebbe inficiare il procedimento. Seguirà poi l'istruttoria tecnica, funzionalmente all’analisi della qualità del progetto, all’impatto dell’investimento, alla capacità di valorizzare del territorio e alla coerenza dei costi e dei tempi di realizzazione.
Se ammesse all’agevolazione, le imprese dovranno garantire l’attuazione dei progetti entro 18 mesi dalla data di ufficializzazione della concessione, presso la sede operativa indicata nella domanda di agevolazione. Il non rispetto degli obblighi può portare alla decadenza del beneficio, come da normativa.
Sulla pagina dedicata alla misura, è presente tutta la documentazione.