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Linea Sviluppo Aziendale: 115 milioni per pmi e MidCap

Per favorire il rafforzamento produttivo e organizzativo delle imprese lombarde, la Regione offre una garanzia per i finanziamenti e un contributo a fondo perduto.

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Marianna Capasso

Per rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle imprese regionali (ma non solo), creando nuova occupazione e favorendo l’innovazione, nell’ambito Programma FESR 2021-2027 la Regione Lombardia ha delineato una nuova misura, per agevolare l’attivazione di investimenti produttivi.

Il Decreto n. 4.640 del 29 marzo 2023 ha stabilito l'approvazione della Linea Sviluppo Aziendale. L’agevolazione è riservata alle piccole e medie imprese e a quelle a media capitalizzazione (MidCap). Con importanti risorse, pari a 115 milioni di euro, le destinatarie potranno fortificare la propria flessibilità produttiva ed organizzativa, anche in relazione a un possibile crescita dimensionale e qualitativa, con il ricorso a nuove tecnologie digitali. In questo modo si potenzierà la resilienza del substrato imprenditoriale, in vista di (non augurabili) shock endogeni ed esogeni.

Sono previsti contributi a fondo perduto e garanzie su finanziamenti agevolati, per sostenere le spese necessarie all’investimento. Vediamo, allora, come strutturare un possibile progetto e beneficiare delle risorse che la Regione mette a disposizione, in maniera sempre generosa.

I destinatari della Linea Sviluppo Aziendale

Possono partecipare al bando le pmi e le MidCap regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati alla data di presentazione della domanda di accesso. È fondamentale possedere una sede operativa in Lombardia, presso la quale si concretizzerà il progetto di sviluppo aziendale; diversamente, il richiedente si impegnerà ad aprirla qualora vincitore di bando, non oltre la data di concessione dell’agevolazione.

Ciascun partecipante, poi, dovrà presentare un Credit Scoring compreso tra 1 e 10, in una scala che arriva fino a 12, sul modello specifico di valutazione, per calcolare la probabilità di inadempimento, come richiesto dal Fondo Centrale di Garanzia.

Ogni soggetto può presentare più di una domanda di partecipazione, a condizione però che abbia fatto rinuncia alle precedenti, o l’abbia formalmente ritirata. Ciò vale anche nel caso in cui non ci sia stata ammissione o sia decaduta la richiesta. Infine, può ripresentare l’istanza di partecipazione anche il soggetto che ha già ricevuto l’erogazione di un precedente contributo.

L’agevolazione nella Linea Sviluppo Aziendale: contributo più garanzia

Le risorse, a valere sul PR FESR 2021-2027, ammontano complessivamente a 115 milioni di euro, di cui 46 per il contributo a fondo perduto e 69 per il Fondo di garanzia destinato alle imprese.

L’agevolazione è infatti composta da un contributo in conto capitale sull’investimento (senza restituzione, quindi), al quale si aggiunge una garanzia regionale gratuita, a supporto di un finanziamento rilasciato da specifici soggetti finanziatori (in accordo con la Regione Lombardia).

La garanzia – che è gratuita, diretta, esplicita, incondizionata, irrevocabile ed escutibile a prima richiesta – è rilasciata dal Fondo a favore dei finanziatori e nell’interesse dei beneficiari. Ha quindi uno scopo ben preciso: qualora l’impresa non rimborsi il dovuto, l’ente creditizio (o simile) sarà comunque soddisfatto.

Con riferimento al finanziamento, invece, questo non può superare i 2,85 milioni, con un tasso di interesse nominale annuo variabile, determinato dai soggetti finanziatori, di seguito ad una apposita istruttoria economico-finanziaria, sul soggetto richiedente. Avrà una durata compresa tra 6 e 12 semestri, includendo anche un eventuale preammortamento.

Le due aree della sede operativa: A1 e A2

L’agevolazione verrà corrisposta sulla base degli investimenti effettuati dalle imprese. Varia a seconda della zona dove si colloca la sede operativa. Nell’ambito della Delibera, infatti, emergono due aree di intervento: l’Area A1, per le pmi e MidCap con sede operativa nella regione, e l’Area A2, per investimenti in specifiche zone, ovvero i comuni designati dalla normativa, come riportati nell’Allegato D.13.c.

Nel primo caso, per le domande presentate a valere sull’Area 1, il contributo massimo – conformemente al regolamento de minimis - sarà pari al 15% delle spese ammissibili (con alcune apposite eccezioni per le medie imprese).

Per le domande presentate a valere sull’Area 2 il contributo sale al 30% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese, al 20% per le medie imprese e al 10% delle spese ammissibili per le MidCap, nelle zone mappate in provincia di Pavia, Lodi, Como e Sondrio.

Nelle altre aree (province di Mantova e Cremona), invece, il contributo è pari al 25% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese, al 15% delle spese ammissibili per le medie imprese e al 5% per le MidCap.

Investimenti e spese ammissibili nella Linea Sviluppo Aziendale

L’investimento dovrà avere un importo minimo di 100mila euro, mentre il massimo agevolabile non potrà superare i 3 milioni di euro. È fondamentale rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm).

Sono finanziabili i progetti che realizzino investimenti per piani di sviluppo aziendale finalizzati all’ammodernamento e ampliamento produttivo; investimenti in attivi materiali e/o immateriali per installare un nuovo stabilimento, ampliare uno già esistente, diversificare la produzione o trasformare radicalmente il processo produttivo.

Le spese sono ritenute ammissibili se sostenute dal beneficiario; dovranno essere pertinenti al progetto d’investimento, ed effettuate solo dopo l’invio della domanda di partecipazione. Possono riguardare l’acquisto e l’installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi, a condizione che tutti siano necessari per conseguire il progetto.

È poi ammesso l’acquisto di software e licenze d’uso, marchi, brevetti e opere murarie o impiantistiche (con alcuni limiti). Sono infine ammesse anche le spese per leasing, affitto terreni et similia.

Come partecipare alla misura agevolativa Linea Sviluppo Aziendale

La domanda di partecipazione andrà presentata esclusivamente on-line sull'apposita piattaforma dalle ore 10:00 del prossimo 13 giugno 2023, data di apertura dello sportello. La chiusura, invece, dipenderà dall’esaurimento della dotazione finanziaria.

Sarà necessario allegare una serie di documentazioni – come riportato nel paragrafo C del Bando – ma soprattutto l’attestazione di un soggetto finanziatore, che comproverà la delibera del finanziamento. Tutti i dettagli relativi alla presentazione delle domande verranno riportati in un apposito manuale, disponibile a ridosso della data di apertura del bando (nelle prime settimane di giugno).

È stabilita una procedura valutativa a sportello, in cui farà fede la data e l’ora di invio. Sono previsti diversi criteri valutativi, tra cui la classe di rischio e un punteggio derivante da fattori relativi alla qualità del progetto, all’impatto dell’investimento e alla potenzialità nel creare innovazione e posti di lavoro.

Il soggetto gestore della misura è la società finanziaria della Regione, ovvero Finlombarda S.p.A: qualora ammesse all’agevolazione, le imprese riceveranno da questa il contributo a fondo perduto in un’unica soluzione a saldo, dopo la verifica della rendicontazione delle spese ammissibili.

In tutti i casi, i progetti andranno realizzati e rendicontati entro 15 mesi dalla pubblicazione del provvedimento di concessione, edito sul BURL. È tuttavia possibile richiedere una proroga non superiore a ulteriori tre mesi.

Linea Sviluppo Aziendale: 115 milioni per pmi e MidCap - Ultima modifica: 2023-04-14T13:04:40+02:00 da Marianna Capasso