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Industria 4.0: la strategia dell’ITS Lombardia Meccatronica per ridurre lo skill gap

A un mese dalla nomina alla Presidenza, Laura Rocchitelli fa il punto sul modello ITS e sulle sue prerogative e ne delinea le strategie di sviluppo. Con una corsa contro il tempo per non perdere l’occasione unica dei fondi del Pnrr.

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Gaia Fiertler

La nuova Presidente ha un impegno a breve e uno a medio termine con l’ITS Lombardia Meccatronica. Il primo è quello di non perdere l’occasione unica di utilizzare bene i fondi del Pnrr. Sono in arrivo 500 milioni di euro per il potenziamento del sistema ITS Academy (Istituti tecnologici superiori), anche se è una corsa contro il tempo per i vincoli strettissimi tra la recente pubblicazione dei decreti attuativi e la presentazione dei progetti fissata per il 5 luglio.

A medio termine, invece, l’impegno è di fare più rete tra gli ITS a partire dalla Lombardia e puntando all’Europa. «L’Europa premia le reti», spiega la neopresidente dell’ITS Lombardia Meccatronica Laura Rocchitelli, CEO di Rold, Presidente del Gruppo Meccatronici e Membro dell’Advisory Board di Steamiamoci, entrambi espressione di Assolombarda.

Laura Rocchitelli

Presidente, come utilizzerete i fondi del Pnrr?
Premesso che queste sono settimane decisive per chiarire alcuni aspetti confusi dei decreti attuativi, avremo circa un mese per finalizzare la candidatura dei nostri progetti. Questo vale per tutte le Fondazioni in Italia: una corsa contro il tempo, ma una occasione da non perdere. Come ITS Lombardia Meccatronica abbiamo deciso di affidare a un project manager dedicato la gestione dei progetti, che poi andranno rendicontati per ottenere i finanziamenti. Investiremo nel potenziamento dei laboratori meccatronici presenti nelle nostre sedi in Lombardia. Per farlo dobbiamo tener conto delle esigenze formative delle imprese radicate nei distinti territori: Brescia ha un tessuto industriale diverso da quello di Como, di Pavia o di Bergamo. Ne consegue che anche le competenze 4.0 richieste possano essere diverse, con specializzazioni differenti a seconda dei macchinari su cui i tecnici opereranno.  

È una prerogativa degli ITS costruire percorsi didattici sui bisogni reali delle imprese…
Sì, è il grande valore aggiunto degli ITS che, ricordiamo, vanno a coprire quell’anello formativo post diploma che continua a fornire sapere, ma applicato a contesti reali. L’attività formativa svolta sul campo, co-disegnata con l’impresa ospitante il tirocinio, in base al suo progetto migliorativo e innovativo, copre 800 ore su 2.000 ore in due anni di biennio. Con questo tipo di formazione, riconosciuta con un titolo di studio dallo Stato e corrispondente al quinto livello della nomenclatura europea (tra il quarto livello del diploma e il sesto della laurea), dotiamo i giovani di competenze davvero spendibili sulle tecnologie più innovative applicate all’impresa. La percentuale di placement a 12 mesi dal diploma superiore è dell’80% che, nel nostro ITS meccatronico per l’industria, arriva al 95%. C’è fame di questi “super tecnici”, come vengono chiamati, perché portano innovazione in azienda.

Qual è il target di imprese per i diplomati superiori ITS?
Per ora sono soprattutto assorbiti dalle medie e grandi aziende, ma anche nelle piccole imprese c’è bisogno di operatori altamente specializzati per rispondere alle sfide della transizione digitale ed ecologica. Ad ogni modo, negli Open Day per il biennio 2023-2025 cui ho partecipato in questo primo mese da Presidente, ho visto anche tante Pmi presentarsi ai ragazzi e rendersi disponibili a ospitarli per tirocini e stage durante la formazione superiore e anche dopo. Noi come ITS abbiamo circa 170 soci, ma attorno a noi gravitano più di 500 imprese lombarde, ovviamente anche pmi.

Quali sono gli sbocchi professionali dei tecnici meccatronici?
Come tecnici specializzati sulle nuove tecnologie che abilitano l’Industria 4.0, i diplomati meccatronici ITS possono programmare e supervisionare le macchine a controllo numerico e i robot, occuparsi di prototipazione con stampa additiva (3D), o fare manutenzione di macchinari molto complessi in presenza e a distanza. Ma possono anche scegliere la relazione con il cliente sia come tecnici commerciali, sia nel servizio post vendita. È una professione nuova, poco conosciuta, che colma un vuoto di competenze molto importante, con una formazione su misura non solo rispetto alla carenza di competenze delle imprese, ma anche rispetto alle attitudini dei ragazzi. Intanto c’è una selezione all’ingresso, con un colloquio attitudinale per comprendere le motivazioni che spingono a scegliere questo percorso di specializzazione. Poi, durante il biennio, in classi da 25-30 ragazzi al massimo, si è seguiti da tutor che accompagnano nella direzione più congeniale alla personalità, abilità e aspettative di ciascuno. Il risultato è che non solo il placement è superiore alla media di diplomati e laureati, ma anche in continuità con il percorso didattico seguito. Questo è motivo di soddisfazione per i giovani che entrano in azienda positivi e motivati e diventano collaboratori ingaggiati e contributivi.

Lei come imprenditrice collabora con gli ITS?
Sì, ho un’ottima relazione ed esperienza con il mondo degli ITS. In particolare, negli ultimi anni abbiamo ospitato in tirocinio tre studenti dell’ITS informatico Incom di Busto Arsizio, con un percorso didattico realizzato ad hoc su nostre specifiche esigenze industriali di applicazione dell’IT alla meccanica. Oggi, tutti e tre gli studenti sono diventati nostre risorse interne. Fanno parte del team del nostro spin-off, BytePhonenix, che sviluppa soluzioni digitali per l’industria e non solo, dove ognuno di loro può incidere e fare la differenza.

Qual è la sua strategia di sviluppo dell’ITS Lombardia Meccatronica?
Il nostro ITS è consolidato sul territorio lombardo, presente in sette Province, con sedi, laboratori e rapporti stretti con le imprese. Come dicevo, potenzieremo i laboratori e le linee produttive didattiche per formare sempre più gli studenti sulle macchine più avanzate che programmeranno e utilizzeranno in fabbrica. Abbiamo un’offerta ampia di percorsi biennali per tecnici meccatronici sia trasversali all’industria, sia verticali, in particolare nel settore autoferrotranviario, in quello dei veicoli a motore ecosostenibile e in quello biomedicale. Come strategia di sviluppo, contiamo di potenziare la dimensione di rete con altre Fondazioni, nel solco di quanto già avviato da Monica Poggio, che mi ha preceduto nel ruolo. L’obiettivo è quello integrare ancora di più le competenze, di fare più massa critica nell’offerta di profili specializzati per le imprese e di rispondere alle richieste dell’Europa che premia la capacità di fare rete. Per esempio, il programma Erasmus finanzia scambi tra ITS di Paesi diversi, iniziativa che abbiamo avviato con una scuola francese. Dopo uno scambio di una settimana tra i due Paesi, ora i nostri tre studenti più meritevoli stanno svolgendo un tirocinio in aziende francesi fino a metà luglio, mentre nostre aziende stanno ospitando i tre più meritevoli della scuola francese. Inoltre, con l’ITS informatico Rizzoli di Milano abbiamo già avviato nel 2022 un percorso di apprendistato duale, che forma il Digital Manufacturing Specialist. Un altro esempio già operativo è CIMA, un nuovo spazio fisico nell’area MIND, che è nato lo scorso ottobre dall’unione tra quattro Fondazioni: Fondazione ITS Angelo Rizzoli per le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, Fondazione ITS Lombardo per le Nuove tecnologie Meccaniche e Meccatroniche, Fondazione ITS Mobilità Sostenibile e Fondazione ITS Tech Talent Factory. Valore Italia è capofila del progetto che, in futuro, potrà vedere ulteriori sviluppi.

Industria 4.0: la strategia dell’ITS Lombardia Meccatronica per ridurre lo skill gap - Ultima modifica: 2023-06-12T17:09:07+02:00 da Gaia Fiertler