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I cobot alla conquista delle pmi italiane

Grazie alla democratizzazione della tecnologia, i cobot stanno cominciando a prendere piede in modo significativo anche in Italia. Parola di reichelt elektronik: l'azienda spiega in che modo vengono già utilizzati dall’industria e quali evoluzioni possiamo attenderci anche per le piccole e medie imprese del Belpaese.

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Massimiliano Luce

In Europa è in costante crescita il numero di aziende industriali che stanno già lavorando con i cobot. La conferma giunge da una ricerca condotta recentemente da reichelt elektronik. E, soprattutto, l'Italia si sta mostrando particolarmente attiva.

"Il settore della robotica continua a registrare in Italia una crescita significativa", conferma Tobias Wölk, Product Management Automation Technology di reichelt elektronik. "Alcuni studi dimostrano che entro il 2025 il numero di nuove installazioni potrà raggiungere quasi 700mila unità l’anno. Dall’analisi svolta recentemente in collaborazione con l’Istituto di Ricerca OnePoll da reichelt, inoltre, emerge come anche la robotica collaborativa stia cominciando a prendere piede in modo significativo anche Italia, con il 32% delle aziende manifatturiere intervistate che afferma di utilizzare i cobot".

Il sindacato approva

La capacità di liberare i lavoratori dalle operazioni più ripetitive e monotone è una delle ragioni del successo dei cobot. Senza contare gli esoscheletri che aiutano anche ridurre notevolmente lo sforzo fisico, si pensi al settore della logistica di magazzino. Tutto ciò rende il cobot un supporto, anziché un concorrente dell'operatore. Tanto più che sarà proprio quest'ultimo a dovere riprogrammare i robot collaborativi di progetto in progetto, rendendo la sua presenza essenziale.

"Di fronte alla preoccupazione generale sulla possibile perdita di posti di lavoro a fronte di maggiori investimenti sulla robotica, il segretario generale di Flai - Cgil Giovanni Mininni ha, inoltre, promosso l’impiego dei cobot all’interno delle linee di produzione, sottolineando la possibilità di ridimensionamento e redistribuzione dell’orario lavorativo in maniera più efficiente e, allo stesso tempo, di incentivare la formazione dei dipendenti", prosegue Wölk.

I cobot industria per industria

I settori industriali che stanno investendo nei cobot sono molteplici, racconta Wölk. "Questi vengono utilizzati nell’industria farmaceutica e chimica come assistenti di laboratorio altamente precisi. Inoltre, i cobot stanno guadagnando maggiore centralità all’interno dell’industria della plastica e nell’assemblaggio di piccole parti, specialmente nei settori dell’orologeria e dei giocattoli".

Decisiva sta risultando, per la sua diffusione, la cosiddetta democratizzazione della robotica. "I produttori ora offrono i cobot come una soluzione unica e completa, che include sia l’hardware che il software. Queste soluzioni integrate agevolano la configurazione di robot autonomi. Molte grandi aziende riconoscono il potenziale valore economico dei pacchetti all-in-one mentre sono diversi gli esempi a livello europeo di piccole e medie imprese che ricorrono al noleggio di cobot da impiegare all’interno di progetti di breve periodo, per testarne le potenzialità e poter valutare eventuali investimenti futuri".

L'esempio della modenese NeocodeX

In questa direzione anche in Italia si stanno compiendo grandi passi avanti. "NeocodeX, azienda modenese specializzata in robotica integrata a sistemi di visione artificiale con AI e software di tracciabilità, mette a disposizione delle imprese dispositivi hardware e software per l’automatizzazione dei processi produttivi. Grazie all’acquisizione di dati e informazioni in real-time, i robot di NeocodeX sono utili al miglioramento dei metodi di produzione in settori che spaziano da sistemi di controllo qualità di prodotti alimentari, a prodotti farmaceutici".

"Recentemente, inoltre, l’azienda ha inaugurato il nuovo polo tecnologico di Modena arricchito con un laboratorio specializzato nella cobotica avanzata accessibile a studenti di scuole superiori e università, fornendo così un importante contributo alla ricerca sull'intelligenza collaborativa", conclude Wölk.

I cobot alla conquista delle pmi italiane - Ultima modifica: 2023-11-15T10:11:30+01:00 da Massimiliano Luce