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Food & beverage: vola l’export del machinery italiano

Dimensioni, performance e mercati. Tutti i dati del primo "Osservatorio machinery Cibus Tec per il Food & beverage", progetto curato da Nomisma.

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Massimiliano Luce

Più di 2.100 imprese attive, 61.000 addetti, un giro di affari di 15,7 miliardi di euro nel 2022, con un fatturato in crescita del +7,6 rispetto al 2019 e una forza lavoro in aumento del +11,7%. Numeri che mostrano la forza della meccanica per l’industria food & beverage, notoriamente uno dei settori di eccellenza della manifattura italiana.

In questo scenario, a Parma, ha aperto ieri i battenti Cibus Tec, dedicato alle tecnologie per il settore alimentare e delle bevande. Fino al 27 ottobre, gli oltre 40.000 visitatori attesi dall’Italia e da 120 paesi del mondo, potranno fare la conoscenza delle soluzioni tecnologiche più avanzate per l’industria alimentare. Tutto ciò grazie alla presenza di oltre 1200 espositori - tra cui le migliori aziende italiane - e più di 400 brand esteri da 30 nazioni del mondo.

Il riferimento alle realtà italiane non è certo casuale. La filiera, infatti, rappresenta uno dei settori del Made in Italy più vocato ai mercati internazionali. Anche in questo caso i numeri parlano chiaro, a partire dall'export di 8 miliardi di euro nel 2022 (+24,2% rispetto al 2012). Nei primi sei mesi del 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, il trend delle esportazioni è in crescita (+16,4%), e a fine 2023 si stima di chiudere con un valore pari a circa 8,8 miliardi (+10% sul 2022).

Food & beverage: i dati dell'osservatorio

La cerimonia di inaugurazione ha approfondito ulteriormente lo scenario, grazie ai dati del primo Osservatorio machinery Cibus Tec per il Food & beverage. A questo proposito, sottolineamo l’intervento di Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma, che ha curato la realizzazione del progetto.

Di Faustino ha innanzitutto ricordato che la ripresa dell'economia globale si sta attenuando in diversi paesi, Italia compresa. Da noi il trend del prodotto interno lordo è passato dal +3,8% del 2022 al +0,7% del 2023. Oltretutto, le tensioni sorte in Medio Oriente rischiano di fare salire nuovamente i prezzi delle materie prime energetiche (petrolio e gas naturale).

"In Italia l'inflazione scende, ma resta elevata; e tra imprese e consumatori si riduce il clima di fiducia", ha segnalato Di Faustino. "Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi anni? Crescita del Pil attorno all'1% e calo dell'inflazione".

L'export 2023 raggiunge la doppia cifra

Nonostante l’incerto scenario macro-economico e geopolitico internazionale, le opportunità di un’ulteriore espansione dell’export italiano di tecnologie e macchinari per il food & beverage nei prossimi anni sono plausibili. Per cominciare già a fine 2023 l'export raggiungerà il valore di 8,780 miliardi di euro, segnando +10% rispetto al 2022. Nel packaging l'Italia è leader, market share 23%, mentre nel food processing si colloca a pocchissima distanza dalla Germania. Nel bottling, infine, occupa il terzo gradino del podio.

"Il mercato di maggiore interesse per le imprese italiane sono sicuramente gli Stati Uniti, principale importatore mondiale (7 miliardi di euro nel 2022) e prima destinazione dell’export made in Italy (1,2 miliardi di euro)", ha dichiarato Di Faustino. "Un primato destinato a mantenersi tale anche in futuro grazie ad un’industria alimentare in espansione e tassi di crescita importanti della domanda di macchinari italiani”.

“Si tratta di un mercato che sta proseguendo la propria crescita anche nel 2023 (+18% l’import dall’Italia nei primi 6 mesi dell’anno a fronte di una media del +10%) e che presenta precise specificità fra i diversi stati federali. Sebbene la domanda complessiva di macchine made in Italy si concentri difatti in California e negli stati del Midwest, del Sud e dell’East-coast, per ciascun segmento vi sono dei propri mercati di riferimento: per il food processing la prima destinazione dell’export italiano è la California, mentre per bottling e packaging sono rispettivamente New York e Georgia”, ha concluso Di Faustino.

Food & beverage: vola l’export del machinery italiano - Ultima modifica: 2023-10-25T09:32:33+02:00 da Massimiliano Luce