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Export, digitalizzazione e transizione green: le nuove risorse SIMEST per l’internazionalizzazione

In attesa delle novità in tema di dazi, le imprese dovrebbero valutare diverse alternative al proprio business internazionale. E l’America latina potrebbe essere una valida opzione, grazie ai finanziamenti agevolati di SIMEST.

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Marianna Capasso

La possibile imposizione daziaria da parte dell’amministrazione statunitense ha tenuto per settimane la comunità imprenditoriale con il fiato sospeso. Con l’occasione, diverse imprese export oriented si sono interrogate sull’effettiva (ed eccessiva) necessità di dipendere dal mercato americano.

E poiché da ogni evento si può trarre un insegnamento, questa situazione ancora in stallo sta sicuramente dando modo di riflettere. Pensando, in primis, anche ad alternative per il proprio business. Dunque, al di là di quello che ci riserva il futuro, il Made in Italy ha bisogno di diversificare i suoi clienti.

Sono molte le realtà industriali che iniziano a guardare verso l’America centro meridionale. Non solo perché è da sempre un ottimo alleato. Ma anche perché potrebbe rappresentare la soluzione logisticamente più vicina al mercato statunitense.  Se poi pensiamo al finanziamento agevolato, offerto da SIMEST, sembra quasi una scelta obbligata. 

Le agevolazioni per le filiere italiane in Sud America

In soccorso delle imprese a vocazione internazionale arriva SIMEST. Che si schiera dalla parte delle aziende con interessi strategici in America centrale o meridionale. Con il suo finanziamento agevolato prova a rafforzare la competitività internazionale e a sostenere gli investimenti produttivi e commerciali. Ma anche a fortificare il patrimonio delle imprese e a favorire l’innovazione tecnologica, digitale ed ecologica.

Il finanziamento agevolato non potrà durare più sei anni e avrà un tasso dello 0,4% circa. È prevista anche una quota a fondo perduto, variabile dal 10 al 20 per cento, a seconda della Regione di residenza. Le risorse potranno coprire gli investimenti realizzati nel continente meridionale americano, ma anche le spese di formazione del personale.

Il finanziamento dovrà avere un importo minimo non inferiore a 10mila euro, ma per il massimale sono previsti dei limiti che variano: l’importo massimo richiesto potrà avere un valore pari al minore tra il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci oppure 500mila euro nel caso delle microimprese. Questo limite sale a 2,5 mln per pmi anche innovative e startup, o 5 mln per le altre imprese

Pmi innovative e startup, tra i destinatari

Micro, piccole e medie imprese. Ma anche pmi innovative e startup tra i destinatari del finanziamento agevolato promosso da SIMEST per le imprese con interessi in Centro e Sud America. È possibile partecipare sia in forma singola che associata. Ma sarà necessario sottoscrivere un contratto di rete, ex ante. È poi richiesta la sede legale e operativa in Italia, nonché il pieno e libero esercizio dei diritti.

L’impresa – attiva, regolarmente costituita e iscritta nel Registro delle Imprese – dovrà presentare un Piano di Investimenti. E realizzarne almeno il 30% in America centrale o meridionale. In alternativa, dovrà avere un fatturato export pari ad almeno il 5% del totale – secondo quanto riportato nell’ultimo Bilancio. In questo secondo caso, dovrà risultare stabile nel Paese, direttamente o tramite una controllata.

C’è anche una terza possibilità, per poter ricevere il finanziamento agevolato. Il 10% del fatturato totale dovrà provenire da contratti o ordini con una o più imprese italiane che hanno affari (sede, import/export) nell’area centro sudamericana.

Finanziamento agevolato: le spese ammesse

Nella Circolare n. 1/394/2025 sono riportate tutte le spese ammissibili. Tra queste:

  • l’acquisto di macchinari, apparecchiature e impianti
  • il leasing di macchinari, apparecchiature e impianti
  • la riconversione dei beni produttivi o strumentali
  • gli investimenti in tecnologie hardware e software.
  • la realizzazione e l’ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale.

Tra le varie spese, rientrano anche quelle per gli investimenti connessi all’Industria 4.0 e 5.0. L’agevolazione, poi, copre le spese per investimenti green-oriented, effettuati in Italia. Dunque, quelle per l’efficientamento energetico e idrico, o i costi per la mitigazione degli impatti climatici. È possibile utilizzare parte dell’erogazione (non più del 40%) per le spese di formazione professionale in Italia o nella regione americana.

La procedura per inoltrare la domanda

Per presentare la domanda di finanziamento è necessario collegarsi al portale di SIMEST e compilare le Sezioni. L’istruttoria segue l’ordine cronologico.

Sarà il Comitato Agevolazioni a deliberare l’intervento agevolativo. Ma bisogna fare in fretta: la misura è già attiva dal 25 marzo 2025. E le risorse potrebbero terminare.

Export, digitalizzazione e transizione green: le nuove risorse SIMEST per l’internazionalizzazione - Ultima modifica: 2025-04-30T08:50:03+02:00 da Marianna Capasso