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Digitalizzazione e sostenibilità: 4 miliardi dal Fondo 394

Per favorire digitalizzazione, sostenibilità e competitività delle pmi italiane sul mercato internazionale, viene rifinanziato con 4 miliardi lo storico strumento agevolativo che, dopo 40 anni, cambia pelle allineandosi sempre più alle transizioni gemelle.

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Marianna Capasso

Simest, con i suoi strumenti agevolativi, continua a collocarsi al fianco delle imprese italiane nel mondo, offrendo un prezioso supporto per gli investimenti in ambito digitale ed ambientale, ma non solo. Già nel mese di aprile 2022, la Società controllata da CDP aveva lanciato la misura “Transizione Digitale ed Ecologica”, coprendo parte delle spese in innovazione e favorendo la sostenibilità e la competitività delle micro e pmi, sui mercati internazionali.

Dopo poco più di un anno, nel mese di luglio 2023, Simest assieme al MAECI ha ufficializzato il rifinanziamento e la nuova operatività del Fondo 394, con una  dotazione di 4 miliardi di euro destinati principalmente alle pmi, per investimenti in sostenibilità e digitalizzazione, ma anche finalizzati alla competitività sui mercati esteri.

Salgono quindi a sei le Linee di finanziamento previste dal Fondo 394/81. Vediamo quali sono e come fare per accedere all’agevolazione, che prevede un finanziamento agevolato con una quota di fondo perduto, seppur minima.

Il rifinanziamento del Fondo 394/81

Il Fondo, di tipo rotativo, è uno strumento storico, gestito da Simest in convenzione con il MAECI, grazie alle risorse pubbliche nazionali e, da ultimo, europee, nell’ambito del PNRR – Next GenerationEU. Il Fondo, infatti, non è una “invenzione” recente – come molti credono – ma è stato istituito esattamente 42 anni fa, il 29 luglio, con la Legge 394 del 1981.

Con gli anni ha subìto delle modifiche ma nasce come strumento per aiutare le imprese italiane nelle iniziative di internazionalizzazione. Si è adattato, nel tempo, alle nuove esigenze del sistema economico italiano e, durante la crisi pandemica, ha rappresentato una leva eccezionale per la ripresa economica e dell’export.

Nel 2021, con il PNRR, ha cambiato pelle, allineandosi alle transizioni gemelle e agli obiettivi della Missione 1, senza però perdere il suo orientamento internazionale. È stata ampliata la gamma degli strumenti, con l’introduzione di due nuove Linee di finanziamento, che si affiancano a quelle storiche, in un mash up di esigenze, richieste e necessità del mercato.

Ai classici finanziamenti per l’apertura di sedi all’estero, per lo sviluppo dell’e-commerce, per la partecipazione a fiere internazionali e per l’inserimento del Temporary Manager, si affiancano la Linea Transizione Digitale ed Ecologica e quella per le Certificazioni e consulenze. Vediamole nel dettaglio.

Transizione Digitale o Ecologica, la prima novità del Fondo 394

Partiamo proprio dalla prima novità, la nuova linea agevolativa Transizione Digitale o Ecologica: è destinata alle micro e pmi, ma anche alle imprese delle filiere produttive, a quelle con interessi nei Balcani Occidentali e alle compagini localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali successivi al 1° maggio 2023.

L’agevolazione prevede un finanziamento per le realtà aziendali che effettueranno investimenti in innovazione digitale o transizione ecologica, nonché investimenti produttivi generici per rafforzare la solidità patrimoniale, in un’ottica di competitività sui mercati internazionali. Il tasso agevolato è basso (0,464%) ed è prevista una quota a fondo perduto del 10%, con una restituzione entro 6 anni.

L’importo massimo finanziabile è variabile, da 10mila a 500mila euro per le micro imprese, per arrivare a 2,5 milioni per le pmi e 5 milioni per le altre imprese, anche funzionalmente però ai ricevi medi. Fino al 50% dell’importo complessivo deliberato può essere investito in transizione digitale e/o ecologica, mentre la restante quota è destinabile al rafforzamento patrimoniale dell’impresa – con percentuali che variano a seconda del progetto – come stabilito nella apposita circolare operativa.

Finanziare certificazioni e consulenze, una spinta per le imprese

L’altra novità riguarda i finanziamenti per certificazioni e consulenze, professionali, regolati con appositi contratti siglati con società terze, e riferibili a spese considerate ammissibili nel medesimo ambito.

In particolare, la misura è destinata alle micro, piccole e medie imprese che intendano realizzare progetti di internazionalizzazione, innovazione tecnologica, digitale o ecologica, richiedendo un supporto esterno. Allo stesso modo, l’agevolazione è finalizzata all’ottenimento delle certificazioni di prodotto, di brevetti per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica.

Al finanziamento, che può avere durata massima quadriennale, verrà applicato un tasso di interesse agevolato dello 0,464%, con una quota massima a fondo perduto del 10%. L’importo minimo finanziabile è pari a 10mila euro, mentre il massimo varia confrontando il minore tra il 20% dei ricavi e la quota massima erogabile.

Nuove strutture ed e-commerce: le altre linee di finanziamento Simest

Gli altri quattro finanziamenti sono già noti alla platea imprenditoriale. La Linea “Inserimento Mercati” è destinata a tutte le imprese, con particolare attenzione alle mpmi. Con un finanziamento di 6 anni, a tasso agevolato (0,464%, con una quota a fondo perduto del 10%), l’impresa potrà ricevere fino a 3,5 milioni, in base alla propria grandezza (da 500mila per le micro a salire).

Con le risorse, il beneficiario dovrà realizzare investimenti sui mercati internazionali, relativi all’apertura di nuove strutture commerciali all’estero – qualora non ne sia già in possesso – o potenziare e sostituire le strutture già esistenti, anche in considerazione del personale locale.

C’è poi la linea dedicata all’E-commerce, per le aziende intenzionate a sviluppare il proprio commercio elettronico in Paesi esteri, con riguardo a beni e servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. La liquidità agevolata servirà a migliorare o creare una propria piattaforma digitale, o ad acquisire uno spazio su una appartenente a terzi (il cosiddetto “market place”).

La restituzione dovrà avvenire entro 4 anni, e l’importo varia da 10mila euro a 500mila, in funzione del bilancio aziendale e della tipologia di investimento.

Progetti all’estero con fiere e Temporary Manager

C’è poi la classica e tanto amata, quanto utilizzata, linea “Fiere ed Eventi”, per la promozione di beni e servizi prodotti in Italia o a marchio italiano registrato. Destinatarie sono le tutte le imprese (soprattutto mpmi) intenzionate a partecipare a fiere, mostre, eventi e missioni imprenditoriali o di sistema, di carattere internazionale, in presenza o da remoto, in Italia o all’estero.

Il finanziamento quadriennale è a tasso agevolato (0,464%), con una quota a fondo perduto del 10%, con un range che varia a seconda del richiesto, con percentuali stabilite dalla normativa.

Infine, c’è la Linea Temporary Manager, con un finanziamento quadriennale – a tasso agevolato e con quota a fondo perduto (10%) – grazie al quale micro e pmi possono avvalersi, temporaneamente, di un professionista specializzato nella realizzazione di progetti di internazionalizzazione, innovazione tecnologica, digitale o ecologica.

Per inserire la figura del Temporary Manager in azienda sarà necessario un contratto con una società di servizi terza. Le risorse agevolate variano da 10mila a 500mila. Oppure possono essere al massimo pari al 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci), come stabilito dalla circolare apposita.

Fondo 394: come richiedere il finanziamento?

Da domani, 27 luglio 2023, sarà possibile inviare la domanda di finanziamento: dalle ore 9 il portale Simest accoglierà le istanze, con la presentazione della documentazione. Bisognerà acquisire una posizione nella coda virtuale e, quando arriverà il proprio turno, sarà possibile effettuare la compilazione entro un tempo massimo – oltre il quale bisognerà accedere nuovamente al meccanismo di coda.

La fascia oraria per l’operazione è ristretta: dalle 9 alle 18, dal lunedì al venerdì. Qualora l’impresa, in coda virtuale, non riuscisse ad entrare, la posizione resterà valida anche il giorno successivo. Per arrivare preparati, è utile disporre di tutta la documentazione necessaria richiesta nella circolare specifica della Linea agevolativa di interesse, ricordando che è necessario dotarsi di firma digitale.

I nuovi clienti dovranno registrarsi sul portale Simest dal 27 luglio 2023, mentre i vecchi potranno accedere con le proprie credenziali. In tutti i casi, le informazioni sono rinvenibili nell’apposita pagina dedicata.

Logicamente la presentazione della domanda non dà diritto al finanziamento, ma saranno necessarie successive verifiche e istruttorie, nonché la disponibilità finanziaria delle risorse. Ai “selezionati” Simest darà comunque apposita comunicazione.

Dettagli operativi e normativi

Digitalizzazione e sostenibilità: 4 miliardi dal Fondo 394 - Ultima modifica: 2023-07-26T08:00:14+02:00 da Marianna Capasso