Dal titolo “Executive Master Teknè 5.0”, il percorso ha l’ambizione di proiettare in una visione “Human centric”, propria dell’evoluzione 5.0 delle tecnologie digitali, l’interazione uomo-macchina in ambienti automatizzati e robotici. Più concretamente, è un programma di upskilling per middle manager di estrazione tecnica e Innovation manager per accompagnarli nel processo di digitalizzazione d’impresa.
Il corso di formazione 4.0, 250 ore distribuite su nove mesi con la formula long week-end, alternerà a momenti d’aula comuni, in parte online, esperimenti e applicazioni di Industria 4.0 sulla linea pilota di Smart manufacturing e Big data di Bi-Rex a Bologna.
«Tekné 5.0 di Bi-Rex mette le aziende in condizione di autonomia, offrendo una cassetta degli attrezzi per avviare un percorso di digitalizzazione personalizzato, creare nuove opportunità di business e di competitività grazie alla valorizzazione dei Big datae a un approccio metodologico unico che guarda alla frontiera dell’Industria 5.0, dove la tecnologia si adatta alle esigenze dell’uomo e dell’azienda e non viceversa», afferma Massimo Pulvirenti, responsabile Formazione e Consulenza di Bi-Rex.
Dalla vision al proof of concept (studio di fattibilità)
L’impostazione del corso sarà molto personalizzata, calata sulle esigenze produttive e di competenze dei singoli partecipanti, una ventina in tutto. Il format prevede infatti di trasmettere gli strumenti teorici, tecnici e pratici necessari per realizzare un piano di avviamento 4.0, sulla base di una valutazione di maturità tecnologica dell’impresa, un project work in base alle specifiche esigenze di innovazione e un piano di implementazione.
«A conclusione del percorso, che durerà un anno con formula modulare di un week-end circa al mese, prevediamo per i casi più semplici la realizzazione di un caso d’uso, in seguito estendibile ad altri processi/prodotti aziendali. Per i casi più complessi, invece, arriveremo a uno studio di fattibilità eventualmente con una prima prototipazione», spiega Paolo Bellavista, direttore del Master executive Tekné 5 e professore di Distributed and Mobile Systems all’Università di Bologna.
Il valore del mix di competenze nella formazione 4.0
Il percorso ha la funzione di fornire competenze aggiuntive ai tecnici aziendali rispetto alla loro specializzazione, che in una Pmi può essere IT, di ricerca e sviluppo o tecnico-commerciale. L’upskilling è sia in chiave digitale, di data analytics e big data, sia in chiave organizzativa sui processi di innovazione.
«L’intento è di formare una figura ibrida interna che guidi e stimoli la transizione digitale ed ecologica. Tipicamente puntiamo a candidati che in partenza abbiano conoscenze ICT di base e/o conoscano i loro processi aziendali, competenze che il master integra con una overview completa ed esaustiva di tutte le tecnologie principali di Industria 4.0 e gli standard di innovazione. I veri risultati economici e di ottimizzazione, riduzione degli sprechi e di efficienza si ottengono, infatti, dalla combinazione di più tecnologie applicate a diversi processi aziendali. Poiché non sempre si può avere l’esperto di dominio di ogni area, da far lavorare in modo congiunto con gli altri colleghi, il nostro corso cerca di colmare queste lacune, soprattutto per le Pmi, e offre conoscenze 4.0 in più agli Innovation manager delle grandi aziende», prosegue Bellavista.
Saper scegliere le soluzioni giuste
Il manager formato da Bi-Rex sarà anche la figura chiave per selezionare le soluzioni digitali e di AI più adatte a traghettare la propria azienda verso l’Industria 4.0. Ne trarranno beneficio anche gli Innovation manager delle aziende più grandi, perché acquisiranno quei fondamenti digitali per scegliere i fornitori con maggiore contezza.
«La selezione delle nuove tecnologie è un fattore critico per le aziende. C’è stato un boom di acquisti tecnici negli ultimi anni, favoriti dagli sgravi fiscali, che spesso non hanno generato l’innovazione e il ritorno dell’investimento sperati per mancanza di competenze. Avere una figura interna che faccia da cerniera tra processi e fornitori/consulenti rende l’azienda più autonoma e più consapevole di quello che le serve e di che cosa la possa aiutare veramente», aggiunge il direttore.
La faculty del Master è composta da professori universitari e manager aziendali. I moduli didattici prevedono l’incontro con partner e fornitori di servizi, visite ad aziende già 4.0 e l’inserimento nel network dell’ecosistema Bi-Rex e Gellify, partner del progetto insieme alla componente accademica. Le competenze acquisite dal partecipante saranno certificate attraverso un digital badge, con tecnologia blockchain.
«Le tecnologie Industria 4.0 da più di dieci anni sono al centro di una rivoluzione digitale che, se governata e non subita, può contribuire in maniera significativa alla crescita delle imprese e del Paese. Spesso le imprese italiane, al 95% costituite da pmi, dopo essersi affidate ai vendor di tecnologie sono in difficoltà nel comprendere e adottare questi strumenti, talvolta perché non dispongono di risorse umane con profilo adeguato. Tuttavia, quando il processo di innovazioneè endogeno diventa più efficace», aggiunge Pulvirenti.
Agevolazioni con i fondi del PNRR
Il programma è stato progettato grazie ai fondi del PNRR assegnati dal MIMIT e prevede una riduzione sul prezzo dei servizi erogati e con una intensità di aiuto legata alla tipologia del servizio e alla dimensione delle imprese. Le iscrizioni si chiuderanno il 16 ottobre ed è previsto un ulteriore sconto in caso di iscrizione anticipata entro fine settembre e per iscrizioni multiple. Presentazione del corso mercoledì 27 settembre 2023 a questo link.
