Il bollettino mensile dell'Abi ha confermato una ripresa dei prestiti da parte degli istituti bancari ma, al contempo, un aumento delle sofferenze lorde.
Dal documento emerge che la raccolta bancaria è risultata pari a 1.673,3 miliardi, in calo del 2,05% su base annua, mentre il totale dei prestiti, che ha raggiunto i 1.825,264 miliardi, è in crescita dello 0,6%.
Entrambi i valori sono quindi superiori a quelli registrati nel 2007, ovvero prima della crisi.
In particolare, i nuovi finanziamenti alle imprese hanno segnato, nei primi sette mesi dell'anno, un incremento di circa il 16% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, mentre per le nuove erogazioni di mutui per l'acquisto di immobili si è registrato un incremento annuo dell'82,2%.
A fronte di una maggiore disponibilità degli istituti bancari a erogare nuovi finanziamenti, sono in netta crescita le sofferenze lorde, che a luglio hanno raggiunto i 197,1 miliardi, ovvero 1,3 in più rispetto al mese precedente e addirittura superiore di 24,7 miliardi (+14,5%) se il confronto viene effettuato con i valori dell'anno precedente. Questo significa, in pratica, che in rapporto agli impieghi, a luglio le sofferenze risultano pari al 10,3%, il valore più elevato dell'ultimo ventennio. Nello specifico hanno difficoltà nel rispettare gli impegni il 17,1% dei piccoli operatori economici e il 17,4% delle imprese.
Per quanto riguarda le sofferenze al netto delle svalutazioni, a luglio sono risultate pari a circa 84,8 miliardi di euro. Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente tali sofferenze sono aumentate di circa 6,6 miliardi (+8,4% l'incremento annuo, in leggera decelerazione rispetto al +8,7% di un anno prima). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato al 4,68% (4,62% a giugno 2015 e 4,30% a luglio 2014).
Infine ad agosto, il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,36%, minimo storico (3,39% il mese precedente; 6,18% a fine 2007). Mentre il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è collocato al 2,06% (il valore più basso da maggio 2010) e addirittura dimezzato rispetto al 5,48% di fine 2007.
A testimonianza della ripresa in atto, la variazione su base annuale dello stock dei prestiti alla branca delle attività manifatturiere è risultata positiva in aggregato (+0,67%) e, ancora più importante, è risultata positiva in ben otto degli undici sotto-segmenti per cui si dispone dei dati:
fabbricazione di autoveicoli e altri mezzi di trasporto +4,57%
altre attività manifatturiere +4,24%
fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche +2,45%
industrie alimentari +1,93%
fabbricazione e raffinazione del petrolio, prodotti chimici e farmaceutico +1,04%
industrie tessili +0,49%
fabbricazione prodotti elettronici +0,39%
metallurgia +0,31%
industria del legno e dell’arredo -2,23%
articoli di carta e prodotti della stampa -1,93%
fabbricazione di macchinari -0,57%