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Tecnologie digitali e sostenibilità, i temi trattati al Forum Software Industriale

Sempre più centrale nel processo di trasformazione digitale del mondo industriale, il software rafforza il suo ruolo anche nel nuovo paradigma dell’Industria 5.0, dove la sostenibilità, l'uomo e la resilienza sono gli elementi portanti.

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Nicoletta Buora

Nel mondo industriale la componente software sarà sempre più centrale per raggiungere obiettivi di sostenibilità, resilienza ed economia dei dati. Proprio la sostenibilità è stata la grande protagonista della terza edizione del Forum Software Industriale, appuntamento promosso da Anie Automazione Gruppo Software Industriale, che ha visto la presenza di oltre 150 partecipanti.

A livello globale la spesa del softwareha superato quella dell'hardware e le stime indicano che nel 2027 triplicherà il mercato, raggiungendo 290 miliardi di dollari. Da qui l’importanza che rivestono le tecnologie digitali per le imprese industriali e la necessità di dedicare momenti di approfondimento per accompagnare le aziende verso una trasformazione digitale estesa.

È questo l’obiettivo di Anie Automazione perché anche “in uno scenario complesso e incerto come quello attuale, le imprese possano fare leva sulla digitalizzazione per evolversi e porre le basi del nuovo paradigma Industria 5.0”, ha affermato il Presidente Andrea Bianchi, aprendo i lavori. “I tre fattori principali che la guidano - la centralità dell’uomo, la sostenibilità e la resilienza – aprono, infatti, nuove e sfidanti prospettive per il mondo produttivo”.

La rivoluzione digitale deve essere economicamente sostenibile

Oggi l’Italia è la seconda manifattura europea dopo la Germania, le esportazioni hanno superato per la prima volta la soglia dei 500 mld di Euro, grazie anche ad un sistema produttivo tra i più diversificati al mondo e cosa interessante è che sono stati registrati sei trimestri consecutivi di crescita da inizio 2021.

Possiamo affermare che l’Italia sta vivendo un momento positivo sul fronte dell’economia, nonostante il contesto storico piuttosto complesso, se consideriamo gli elevati costi dell’energia, la mancanza di materie prime e componentistica di base, i costi dei trasporti e, non ultimo, il cambio delle modalità di scelta dei prodotti da parte dei consumatori, oggi principalmente indirizzate dalla sostenibilità. Altro elemento nuovo è l’inflazione, una dinamica alla quale non si assisteva da tempo.

ll 2023 sarà abbastanza stabile per effetto dei backlog elevati, nonostante il calo degli ordinativi e della confidenza dei consumatori, sotto i minimi storici.

Partendo da questa analisi, Fabio Massimo Marchetti, Vice Presidente Anie Automazione e Presidente WG Software Industriale ha indicato che la strada da seguire è sempre quella della digitalizzazione, ma serve cambiare approccio. “Le tecnologie e le competenze per realizzare tale percorso ci sono: ora serve passare da un approccio tattico, limitato nel breve periodo e rivolto ad aspetti più pragmatici e operativi, ad un approccio strategico, per una visione complessiva di più lungo periodo”, ha affermato Marchetti. “Le imprese industriali per continuare nel loro percorso verso competitività e resilienza devono mettere al centro digitalizzazione, sostenibilità e l’uomo, adottando il paradigma dell’Industria 5.0”.

La sostenibilità diventa elemento di selezione

Molte delle Pmi italiane sono parte di filiere estese e oggi, sempre più, la valutazione per l’inserimento all’interno di una filiera si basa anche sulla sostenibilità, perché il brand che verrà immesso sul mercato ha bisogno di salvaguardare la propria reputation.

Si pensi all’importanza che assume la sostenibilità per le Pmi italiane che fanno parte di filiere globali come l’automotive o il food&beverage. “Qui si inserisce un fattore importante che riguarda la misurazione della sostenibilità, che diventa elemento di selezione”, spiega Marchetti. “Anche il settore finanziario lavora su questi parametri, per esempio l’erogazione di finanziamenti considera la sostenibilità perché un’azienda sostenibile ha una mitigazione del rischio nel lungo periodo più elevata”.

"Per supportare le imprese, Anie crea momenti di conoscenza quali questo Forum dedicato al software con una buona rappresentanza dell’offerta tecnologica per far conoscere le soluzioni e le evoluzioni delle tecnologie", ha concluso Marchetti. La tavola rotonda “Digitale e Industria: Focus sui processi”, ha visto la presenza di Duilio Perna, Managing Director – Beckhoff Automation, Enrico Fossati, Director of Business Development EMEA – Engineering Ingegneria Informatica  – Industries eXcellence Global, Giancarlo Carlucci, Ecostruxure Plant Marketing Manager – Schneider Electric, Giulio Folgarait,Digital Manufacturing Business Development Manager – Siemens Industry Software, Michele Ugatti, Ceo – Techsol, Fabio Massimo Marchetti, Head of Digital Industries – Var Group.

Ai temi della digitalizzazione e sostenibilità in ambito industriale, lo scorso maggio Anie Automazione, attraverso il Gruppo del software Industriale, ha anche dedicato un white paper per approfondire le tematiche.

Come utilizzare il digitale per rendere più competitive le imprese italiane

Nel suo keynote speech che ha introdotto la tavola rotonda Giovanni Miragliotta, Professore Associato e Senior Director Osservatori Digital Innovation, School of Management, Politecnico di Milano, ha parlato dell'importanza strategica di usare i dati per creare distintività e ottenere un differenziale per la competizione.

“La spinta alla digitalizzazione procurata dagli incentivi statali ha favorito un’ondata di processi di digitalizzazione che hanno fin da subito tratto rapidamente esperienza l’uno dell’altro, grazie anche alle best practices definite dalla community: università, centri di competenze, fornitori di tecnologia e imprese stesse.

Partendo dai macchinari connessi, si è passati all’utilizzo del dato per fare efficientamento energetico, ottimizzazione dei consumabili (fluidi, filtri) e riduzione degli sprechi. Il passaggio successivo, direttamente collegato, è quello del controllo di processo, e a seguire l’ottimizzazione della produzione e della logistica interna.

Nel tempo le prestazioni delle aziende migliorano tutte e chi non segue questo processo rimane indietro fino ad essere tagliato fuori dal mercato, ma se tutte le imprese adottano questo questo iter, inevitabilmente si appiattisce il gap competitivo.

E allora c’è bisogno di utilizzare le tecnologie digitale per riportare la capacità di generare una distintività nelle imprese manifatturiere e ottenere un differenziale per la competizione, non solo per fare efficienza e ottimizzazione.

Bisogna, cioè, utilizzare il digitale anche per fare exploration, cioè indagare in che modo l’azienda dopo 5-10 anni di applicazione del digitale si ritrova in vantaggio rispetto ai suoi competitor.

Tecnologie digitali e sostenibilità, i temi trattati al Forum Software Industriale - Ultima modifica: 2022-12-14T08:57:49+01:00 da Nicoletta Buora