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Sorveglianza del mercato e rispetto delle regole, le priorità del Cemep

Si è tenuta a Roma l'Assemblea costitutiva del Cemep - Associazione Europea di Costruttori di Macchine Elettriche ed Elettronica di Potenza

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  • n.305 - Settembre 2022
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Virna Bottarelli
Si è tenuta il 15 novembre a Roma l’Assemblea costitutiva del Cemep, l’Associazione Europea dei Costruttori di Macchine Elettriche e dell’Elettronica di Potenza. Nel corso dell’incontro, sono stati nominati i vertici: Juergen Sander di Vem alla presidenza e Andrea Solzi, già Segretario di Anie Energia, alla Segreteria generale.

I tre capigruppo italiani sono invece Maurizio Russo, per il Gruppo Motori (vice presidente Anie Energia), Paolo Colombo, per il Gruppo Inverter (presidente del Gruppo Azionamenti Elettrici di Anie Automazione) e Alberto Sciamè, per il Gruppo Ups (presidente dell’omonimo gruppo interno ad Anie Automazione).
Per i vertici del Cemep l’industria italiana è da sempre all’avanguardia
nella produzione di macchine elettriche, si è già adeguata in anticipo
alle regole comunitarie e sta collaborando con le istituzioni affinché
l’immissione nel mercato dei motori elettrici ad alta efficienza sia
sufficientemente monitorata in modo da garantire gli standard
individuati dal regolamento europeo. Tuttavia, i prodotti non conformi alla normativa vigente, ancora presenti sul mercato, danneggiano la  competitività dell'industria nazionale: la sorveglianza del mercato e il rispetto delle
regole saranno quindi una priorità assoluta per la neo-nata
associazione.

In occasione dell'evento di Roma, Anie Energia e Anie Automazione hanno anche fatto il punto su alcune tematiche alla base del rilancio della competitività dell’industria nazionale: innovazione tecnologica, efficienza energetica e sorveglianza del mercato.
Spunti interessanti sono emersi sulle opportunità di risparmio energetico e sulle potenzialità del mercato dei motori e degli inverter. Il regolamento 640/2009 della Commissione Europea che stabilisce i requisiti di progettazione ecocompatibile per l’immissione sul mercato e per la messa in servizio dei motori elettrici, prescrive che dal 1° gennaio 2015 i motori con una potenza nominale compresa tra 7,5 e 375 kW devono soddisfare il livello di efficienza IE3 o, in alternativa, soddisfare il livello di efficienza IE2 ed essere dotati di un variatore di velocità.
Considerato che il consumo annuo di energia elettrica in Italia associato all’uso di motori elettrici nell’industria è stimabile in circa 120 TWh, se tutti i motori elettrici installati a livello industriale appartenessero alla classe di efficienza IE3, si otterrebbe un risparmio annuo di energia elettrica di circa 7 TWh, con la sostituzione di circa 15 mln di motori e un giro complessivo corrispondente di 67,5 miliardi di euro.
Considerando le diverse applicazioni dei motori elettrici e l’attuale tasso di diffusione degli inverter, inoltre, se tutti i motori elettrici per cui l’inverter risulta tecnicamente applicabile ne fossero effettivamente dotati, si otterrebbe un risparmio annuo di energia elettrica stimabile in circa 10,2 TWh, con l’adozione di circa 7 mln di inverter ed un giro d’affari complessivo corrispondente di circa 27 miliardi di euro.

Sorveglianza del mercato e rispetto delle regole, le priorità del Cemep - Ultima modifica: 2013-11-18T15:15:24+01:00 da Virna Bottarelli