“Molte delle tecnologie che ci circondano oggi sono rese complesse senza motivo; basta un po’ di lavoro e di impegno per renderle più accessibili e alla portata di tutti”, ha detto Banzi.
“Quando le persone capiscono come funzionano le tecnologie riescono a dare un contribuito per migliorarle e, a quel punto, l’innovazione diventa collettiva. Per molti la tecnologia è un muro invalicabile, a noi piace rappresentarla come una scala sulla quale tutti possono salire, un gradino alla volta”.
“La metodologia con cui noi insegniamo è basata sul fare, ovvero privilegiamo la pratica alla teoria. Questa è una tecnica che funziona molto bene ad esempio con i bambini che, già alle scuole medie, imparano a trovare soluzioni semplici per problemi complessi. Più persone conoscono una tecnologia più quella tecnologia cresce e diventa patrimonio di tutti”.
Innovazione alla portata di tutti, il futuro secondo Sorgenia e Arduino
“Ci sentiamo molto vicini al mondo di maker di cui Massimo Banzi con Arduino è un protagonista”, ha detto Gianfilippo Mancini, amministratore delegato di Sorgenia (in foto, a sinistra, di fianco a Massimo Banzi).
“Con una tecnologia resa semplice e fruibile, ragazzi di soli 14 anni hanno dimostrato di saper fare cose straordinarie. Questo è esattamente l’approccio che adottiamo: vogliamo portare l’energia a un nuovo livello di semplicità e sostenibilità, anche grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali.
L’energia personale, condivisa e finalmente semplice è una idea molto affine a quella della comunità di Arduino. Rendere alla portata di tutti tecnologie e soluzioni personalizzate è il futuro dell’innovazione e aiuterà a rendere sostenibile il nostro piante e il nostro mondo”.