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Servitizzazione: per i cfo è una priorità

Guardando ai vantaggi ottenibili in termini di time-to-market, prevedibilità dei ricavi e organizzazione aziendale, i cfo stanno guidando la transizione verso la servitizzazione. Lo rivela la ricerca Ifs, che ha coinvolto 2mila responsabili decisionali senior a livello globale.

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Massimiliano Luce

Il 32% dei cfo considera la servitizzazione una priorità entro i prossimi 18 mesi. I direttori finanziari stanno emergendo come promotori del cambiamento verso un modello basato sui servizi, per garantire la prevedibilità dei ricavi, delle spese e dei costi di terzi.

Lo rivela la nuova ricerca Ifs, azienda globale di Cloud Entreprise Software rappresentata in esclusiva in Italia da FI Solutions. L'indagine ha coinvolto 2mila responsabili decisionali senior a livello globale.

"Il ruolo del cfo si è evoluto enormemente nell'ultimo decennio, passando dalla semplice contabilità finanziaria a una comprensione profonda e all'influenza sulle strategie aziendali, nonché al supporto alla trasformazione", ha spiegato Alex Rumble, Svp di Corporate Communications, Product Marketing, AR, &CI di Ifs. "Oggi i cfo sono sostenitori visionari del cambiamento e della trasformazione digitale".

Ai cfo piace la servitizzazione

Al centro della servitizzazione, il cfo si concentra su tre elementi: un time-to-market più rapido ed efficiente, una maggiore visibilità e prevedibilità dei ricavi e del capitale di investimento (Capex), nonché l'accelerazione dell'allineamento dell'organizzazione tra persone, processi e tecnologia. Questo non solo supporta i processi aziendali, ma fornisce anche le informazioni necessarie a valutare e ottimizzare man mano le attività aziendali e intra-aziendali.

I cfo sono anche i più inclini (26%) a considerare il loro ruolo come quello di chi guida il cambiamento all'interno dell'organizzazione, poiché comprendono come le capacità tecnologiche impatteranno profondamente sull'azienda e la renderanno più orientata alla tecnologia nella progettazione e fornitura di prodotti e servizi. La ricerca dimostra che la ricerca e sviluppo sui prodotti (34%) e sui servizi (32%) sono le due principali aree di interesse per i cfo quando si tratta di processi aziendali servitizzati.

Il risultato più importante che i cfo cercano di ottenere dalla servitizzazione è il potenziamento delle capacità decisionali basate sui dati (32%). Questo spiega perché l'AI è la loro principale scelta tecnologica (49%), poiché fornisce input più rapidi, precisi e data-driven per le decisioni strategiche che influenzano i profitti.

La tecnologia come motore della crescita economica

L'uso della tecnologia come fattore di crescita dei ricavi ha un fondamento economico. Per esempio, l'Eam (Enterprise Asset Management) è fondamentale per il successo della servitizzazione (34%), poiché consente la manutenzione predittiva degli asset, prolungandone la vita, riducendo i tempi di fermo e diminuendo i costi.

L'Fsm (Field Service Management, 40%) massimizza i flussi di entrate redditizie e offre notevoli risparmi di costi nell'intero ciclo di vita del servizio, grazie a una pianificazione e programmazione della forza lavoro ottimizzate. Allo stesso modo, la ricchezza di dati provenienti dagli asset connessi, sfruttati attraverso l'automazione, il machine learning, l’IoT e la connettività end-to-end - tutti elementi essenziali per i cfo - spiega perché essi siano emersi come forti sostenitori della tecnologia e della servitizzazione.

I cfo hanno una forte fiducia nella preparazione dell'organizzazione (42%), il che indica che i processi sono già tracciati e che il passaggio alla servitizzazione sta procedendo nella giusta direzione.

Servitizzazione: per i cfo è una priorità - Ultima modifica: 2023-10-10T09:04:55+02:00 da Massimiliano Luce