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Sarà la modularità il leitmotiv di Drinktec 2013

Nei campi di applicazione trasversali al settore Beverage si guarda con sempre maggiore interesse ai gruppi modulari standardizzati, che consentono di rispettare i parametri imposti dal sistema Gmp. A Drinktec 2013 tutte le novità del caso

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Virna Bottarelli
Nella produzione di bevande e alimenti liquidi, aumentano in tutto il mondo le esigenze di gestione della qualità e documentazione dei processi e cresce l'importanza dell'approccio modulare alla costruzione degli impianti: nei campi di applicazione trasversali a tutto il settore, come la filtrazione, il riscaldamento o la pulizia, i gruppi modulari standardizzati offrono, infatti, vantaggi tecnici ed economici.
Non stupisce, quindi, che la modularità sarà un tema centrale di molte presentazioni in agenda a drinktec 2013, dal 16 al 20 settembre a Monaco di Baviera, dove fornitori di tutto il mondo incontreranno i grandi produttori
e distributori di bevande e liquid food (1.500 espositori e circa 60mila visitatori).

I due crocevia principali saranno i padiglioni A3 e A4, nei quali sarà raccolta l'offerta di sistemi di processi trasversali e saranno messe in evidenza il sistema Gmp (Good manufacturing practices), ossia quel sistema completo di assicurazione della qualità che si sta affermando a livello internazionale; come spiega Heinz-Jürgen Kroner, direttore generale dell'azienda espositrice di drinktec Pentair Südmo: “A chi come noi costruisce impianti, il Gmp pone essenzialmente due sfide: la riduzione dei costi di investimento ed esercizio in una fase di concorrenza sempre più agguerrita e l'aumento dei costi legati  legati alla qualità, alle prestazioni, alla sicurezza e alla documentazione. Per trovare la via d'uscita, bisogna seguire la direzione indicata dall'industria automobilistica, che costruisce un'ampia gamma di modelli e marchi su una piattaforma di veicolo standardizzata. Le case costruttrici si sono riposizionate in modo mirato dalla fabbricazione di singoli modelli alla produzione di moduli”.

Nella costruzione di impianti per l'industria delle bevande e degli alimenti liquidi, il processo di standardizzazione abbraccia diversi ambiti, dall'elaborazione dell'offerta all'ingegneria, dalla costruzione all'assemblaggio, dall'automazione agli acquisiti di parti e componenti. La Gmp prevede inoltre che i parametri relativi alla tecnica di processo e produzione non debbano essere solo rispettati, ma anche certificati e documentati. Anche in questo ambito la standardizzazione offre un grosso contributo: tutti i documenti necessari possono infatti essere prodotti velocemente grazie a procedure predefinite, con costi contenuti. L'esperienza dimostra che, in assenza di un approccio modulare, i costi legati alla sola certificazione Gmp possono incidere sull'investimento complessivo per una quota compresa fra il 10% e il 20%.

L'elemento base di qualsiasi modulo di processo standardizzato è lo skid, un'intelaiatura in acciaio sulla quale le parti meccaniche ed elettriche dell'impianto sono preassemblate e collaudate a livello funzionale prima della consegna. Durante il collaudo preliminare il costruttore dell'impianto provvede anche alle verifiche richieste dalla Gmp e alla preparazione della relativa documentazione.
Una volta giunto a destinazione, l'impianto può essere installato e messo in funzione molto velocemente, proprio perché le sue caratteristiche e funzionalità sono state verificate precedentemente in fabbrica. Una volta a regime, tutti i moduli sono facilmente accessibili, agevolando le operazioni e gli interventi, dal controllo visivo alla sostituzione del più piccolo componente, ad esempio una guarnizione.

I moduli di processo standardizzati abbattono i costi sia per i costruttori di impianti sia per gli utilizzatori, per questo una simile strategia costruttiva è interessante per moltissime fasi di processo nell'industria della birra, delle bevande, dei latticini e degli alimenti in generale.
Anche gli impianti più grandi traggono vantaggio dall'utilizzo di moduli skid, nonostante le dimensioni contenute, perché i moduli standard possono essere liberamente combinati e utilizzati sia come unità funzionali standalone, sia come soluzione integrata completa. 

Sarà la modularità il leitmotiv di Drinktec 2013 - Ultima modifica: 2013-01-10T15:16:39+01:00 da Virna Bottarelli