In occasione della Giornata della Ricerca e dell’Innovazione “R&IDays”, lo scorso 20 marzo 2024 la Commissione Europea ha adottato il secondo Piano Strategico di Horizon Europe. Ha così delineato la strategia per l’ultimo triennio del Programma Europeo.
Sono stati definite tre nuovi KSO (Key Strategic Orientation), basati su Transizione verde, Transizione digitale ed Europa “più resiliente, competitiva, inclusiva e democratica”, per affrontare le principali sfide globali, realizzando investimenti in ricerca e innovazione.
La struttura e gli obiettivi di Horizon Europe per la ricerca e l'innovazione
Horizon Europe è il Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione, nell’arco temporale 2021-2027. Successore di Horizon 2020, ha una durata di sette anni e una dotazione finanziaria di 95,5 miliardi. In questa dotazione sono compresi anche i 5,4 miliardi destinati al Piano per la ripresa Next Generation EU.
Si tratta del maggior progetto di ricerca e innovazione, a livello globale e transnazionale. Raggiunge non solo i Paesi Membri UE ma anche tutti gli Stati che decidono di associarsi. Attuato direttamente dalla Commissione Europea, Horizon finanzia le attività utilizzando lo strumento delle “Call for Proposals”.
Horizon Europe ha tre principali obiettivi.
- Punta al rafforzamento delle basi scientifiche e tecnologiche dell’UE, promuovendo la competitività.
- Attua le priorità strategiche in ambito comunitario, favorendo lo sviluppo sostenibile, come stabilito dall’Agenda 2030.
- Rafforza lo Spazio Europeo della ricerca.
Si compone di due Strategic Plan. Il primo per il quadriennio 2021-2024 e il secondo che partirà nel 2025 per concludersi a fine 2027.
Transizione verde e digitale: le priorità del secondo Strategic Plan di Horizon Europe
Il nuovo Piano Strategico di Horizon Europe per il prossimi triennio finanzia progetti in Europa e oltreconfini. Spinge l’acceleratore sulle più importanti sfide globali, tra cui il cambiamento climatico, l’inquinamento e la transizione.
Da un’analisi dei precedenti risultati è emersa la necessità di aumentare il numero di investimenti nella transizione verde e digitale, durante il prossimo triennio. Infatti, è stato riscontrato un ritardo nell’ambito della seconda, rispetto a Cina e Stati Uniti, mentre si conferma la leadership nella sostenibilità green.
Per realizzare i progressi sono stati individuati 9 nuovi partenariati europei, tra quelli proposti nel mese di luglio 2023. Particolarmente interessanti Innovative Materials for EU, Raw Materials for the Green and Digital Transition e Textiles of the Future. L’UE continua così a ricoprire un ruolo da garante per lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie critiche, offrendo alle sue imprese la possibilità di realizzare l’innovazione.
Second Strategic Plan di Horizon Europe: gli step futuri
Il Piano è stato sviluppato con il coinvolgimento degli Stati membri, dei Paesi associati e del Parlamento europeo. Utilizza anche lo strumento della consultazione pubblica tra le diverse parti correlate. Tra l’altro, il Plan introduce il NEB, il New European Bauhaus, una sorta di “movimento pionieristico” che riunisce cittadini, comuni, esperti, imprese, università e istituzioni per realizzare gli obiettivi di sostenibilità e inclusione.
Partendo quindi dai tre orientamenti strategici (Transizione verde, Transizione digitale ed Europa “più resiliente, competitiva, inclusiva e democratica”), nei prossimi mesi verranno delineati nuovi programmi di lavoro per definire le opportunità di finanziamento. Opportunità destinate ai progetti di ricerca e innovazione del triennio 2025-2027.
Entro la fine di aprile 2024, sarà lanciata una Call per raccogliere i feedback, da utilizzare per il Programma di lavoro 2025. Si inizieranno a delineare anche i vari bandi. Verranno così sovvenzionati i progetti più interessanti, con un ammontare variabile in base alla tipologia di azione prevista dal bando, ovvero RIA (Research and Innovation Action), CSA (Coordination and Support Action) e IA (Innovation Action).
