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Pnrr: al via il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile

È nato il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile: firmano 25 università, e relativi centri di ricerca, e 24 grandi imprese. Entrano nel vivo le misure indicate dal Pnrr, Missione 4.2, “From Research to Business”.

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Laura Rubini

Una partecipazione pubblico-privata che conta complessivamente cinquanta attori distribuiti su tutto il territorio nazionale. Un investimento di 394 milioni di euro per i primi 3 anni (2023-2025). Un totale di 696 ricercatori dedicati e 574 quelli neoassunti. Sono questi i numeri di un progetto che nasce con l’ambizione di essere uno strumento reale per la crescita e lo sviluppo del settore della mobilità.

Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile è nato con la missione di accompagnare la transizione green e digitale in un'ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale del comparto e accompagnando le istituzioni locali a implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle città e nelle regioni del Paese.

Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile è infatti una risposta concreta ai bisogni di crescita di un settore chiave per l’economia. Da solo, si stima che il comparto raggiungerà un valore complessivo di 220 miliardi di euro nel 2030. Arriverà ad assorbire il 12% della forza lavoro. In questo contesto, si inseriscono le istituzioni comunitarie che spingono per il raggiungimento di una nuova mobilità sostenibile secondo le indicazioni del Green New Deal.

I temi al centro della mobilità sostenibile

Sempre più rilevanti sono i temi legati alla decarbonizzazione, alla decongestione delle reti di trasporto, alla mobilità autonoma connessa e smart, alla sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture, all’accessibilità, all’inserimento nel mercato di nuove professionalità e competenze. Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile risponde a queste esigenze supportando e stimolando la domanda e l’offerta di ricerca, innovazione tecnologica, formazione e competenze.

Saranno 5 le aree e gli ambiti tecnologici di maggiore interesse del progetto: mobilità aerea, veicoli stradali sostenibili, trasporto per vie d’acqua, trasporto ferroviario, veicoli leggeri e mobilità attiva. Il Centro Nazionale si occuperà di rendere il sistema della mobilità più “green” nel suo complesso e più “digitale” nella sua gestione. Lo farà attraverso soluzioni leggere e sistemi di propulsione elettrica e a idrogeno; sistemi digitali per la riduzione degli incidenti; soluzioni più efficaci per il trasporto pubblico e la logistica; un nuovo modello di mobilità, come servizio, accessibile e inclusiva.

Il Centro sarà strutturato secondo l’impostazione Hub & Spoke, ovvero con un punto centrale a Milano e 14 nodi distribuiti in modo capillare da Nord a Sud, a garanzia di quel riequilibro territoriale alla base delle iniziative indicate dal PNRR e grande obiettivo di modernizzazione del Paese.

All'interno del Centro, il Politecnico di Torino avrà il coordinamento di due spoke, “Air mobility” e “ Sustainable road vehicle”. Contribuirà inoltre alle ricerche condotte negli spoke Connected and Autonomous Vehicle, Connected networks and Smart Infrastructure, Innovative Materials and Lightweighting, Electric Traction and Batteries.

I soggetti coinvolti nel centro di mobilità sostenibile

Enti di ricerca promotori

Politecnico di Milano, Cnr, Politecnico di Torino, Politecnico di Bari, Università di Bergamo, Università di Parma, Università di Torino, Università di Palermo, Università di Bologna, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Cagliari, Università di Roma La Sapienza, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università di Salerno, Università Napoli Parthenope, Università del Salento, Università di Padova, Università di Pisa.

Enti di ricerca aderenti

Università Bicocca, Università di Brescia, Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Università di Firenze, Università di Genova, Università di Reggio Calabria, Università Politecnica delle Marche.

Fondatori

A2A, Almaviva, Angel Holding, Autostrade, Eni, Ferrari, Fincantieri, Fnm, Fs, Intesa Sanpaolo, Iveco Group, Leonardo, Pirelli, Poste Italiane, UnipolSai, Snam.

Partecipanti

Accenture, Atos, Avio Aero, Brembo, Hitachi, Teoresi Group, Thales Alenia Space (Jv Thales 67% e Leonardo 33%), Stellantis – crf

Gli altri centri nazionali

I Centri Nazionali sono reti diffuse di università, enti pubblici di ricerca, altri soggetti pubblici e privati impegnati in attività di ricerca, riconosciuti come altamente qualificati. Sviluppano infrastrutture, progettualità e soluzioni immediatamente fruibili per tutto il contesto sociale.

Saranno in totale cinque, coerenti con le priorità dell’agenda della ricerca europea e con i contenuti del Pnrr 2021-27. Per ogni programma è previsto un finanziamento tra 200-400 milioni di euro. Svilupperanno la ricerca di frontiera relativa ad ambiti tecnologici intorno a diverse tematiche.

  • Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni
  • Tecnologie dell’Agricoltura (Agritech)
  • Sviluppo di farmaci con tecnologia a RNA e terapia genica
  • Mobilità Sostenibile
  • Bio-diversità

Pnrr: al via il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile - Ultima modifica: 2022-06-16T14:09:00+02:00 da Laura Rubini