Ce lo ripetono ormai da più parti. Insomma, è un dato di fatto. Se in futuro vorremo essere più sicuri e protetti nelle aziende, dovremo abituarci a utilizzare più intelligenza artificiale. Ma dovremo anche imparare a esplorare i nuovi territori del quantum computing.
Queste tecnologie sono fra le grandi protagoniste della trasformazione digitale in atto in tutti settori. Sicurezza informatica inclusa.
Si tratta di due leve tecnologiche capaci di favorire una sicurezza informatica basata su piattaforme unificate. Il che permetterebbe alle aziende di tenere al centro delle priorità la resilienza, l’agilità e la centralità del dato.
Eppure, pare che solo il 14% delle imprese oggi sia davvero preparato a integrare l'intelligenza artificiale in casa propria. Solo il 15% poi sarebbe pronto a rispondere a una minaccia informatica grazie all'AI. A rivelarlo sono il Cisco AI Readiness Index 2023 e il Cisco Cyber Readiness Index 2023
Intelligenza artificiale e sicurezza informatica
Che fare dunque? Intanto, iniziare a comprendere che l'intelligenza artificiale è un'arma a doppio taglio. Per le imprese, è strumento di protezione; per chi intende sferrare attacchi malevoli, è uno strumento di attacco e minaccia.
Da un lato, gli algoritmi di intelligenza artificiale aiutano a creare truffe e frodi. Questo minaccia sempre più l'integrità delle aziende industriali, delle no profit e della PA. Dall'altro, le aziende devono ingegnarsi a sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale in grado di contrastare queste minacce.
Servono piattaforme e strumenti in grado di promuovere la trasparenza e la responsabilità dei contenuti generati dall'AI, compresi i meccanismi di autenticazione e provenienza dei contenuti. Serve più collaborazione con le istituzioni per aumentare la consapevolezza delle minacce legate all'AI.
Qualche esempio? Proteggere i dati da accessi non autorizzati, manomissioni o manipolazioni. Investire in sistemi in grado di rilevare le minacce. Fare delle valutazioni periodiche delle vulnerabilità. Aggiornare i sistemi di sicurezza e verificare in modo approfondito le infrastrutture di rete.
Dal quantum computing al quantum networking
Ci ripetono che il futuro sarà sempre più quantistico. Restando nel contesto della sicurezza informatica, questo significa orientarsi alla crittografia post-quantistica, ad esempio. Uno dei trend attesi per il 2024 è infatti l'adozione della crittografia post-quantistica (PQC), per proteggere i dati dai futuri attacchi quantistici. La PQC sarà utilizzata da browser, sistemi operativi, librerie e verrà integrata nei protocolli che vengono utilizzati per la crittografia classica.
Le reti quantum sono una delle tendenze più importanti in ambito networking. Questa tecnologia permetterà ai computer quantistici di comunicare e collaborare tra loro per ottenere soluzioni che siano scalabili.
Il quantum networking è un’area di ricerca e investimento in crescita soprattutto per la PA e il finance. Più in generale, tutte le aziende sono o saranno travolte dalla rivoluzione quantistica. Ed è bene prepararsi: una delle sfide principali del futuro sarà sfruttare questa rivoluzione in chiave quantum per la protezione dei dati.