HomeScenariMovimentazione fluidi: Sergio Ferigo racconta l'innovazione firmata FPZ

Movimentazione fluidi: Sergio Ferigo racconta l’innovazione firmata FPZ

La nostra intervista a Sergio Ferigo, l'amministratore delegato di FPZ, che ripercorre alcune delle tappe più significative dei 50 anni di innovazione dell'azienda nel campo della movimentazione fluidi, con qualche anticipazione sul futuro.

Ti potrebbero interessare ⇢

Valeria Villani

FPZ è specializzata nella movimentazione fluidi. L'azienda, dal suo quartier generale di Concorezzo (Monza-Brianza), produce soffianti a canale laterale per il trattamento in compressione e aspirazione di aria, gas tecnici, metano e biogas.

FPZ commercializza anche pompe dosatrici (linea di prodotto Doseuro), realizzate nello stabilimento di Cologno Monzese (Milano), e ventilatori industriali (linea di prodotto Arivent), prodotti nello stabilimento di Bovisio Masciago (Monza-Brianza).

L'azienda italiana ha una forte presenza internazionale, grazie a una rete di assistenza globale e alle filiali commerciali dislocate nel mondo, oltre a uno stabilimento produttivo negli Stati Uniti (Saukville, WI). Oggi, i prodotti FPZ sono in funzione, con le loro 3.000 versioni tra soffianti, pompe e ventilatori, in 70 Paesi.

La storia di FPZ: 50 anni di innovazione

FPZ, che ha da poco festeggiato il suo cinquantesimo anniversario, è stata fondata nel 1975, da Celso Ferigo, padre dell'attuale amministratore delegato Sergio Ferigo, insieme a Renzo Pavoni e Guido Zanier.

Dai primi prototipi realizzati a Sesto San Giovanni (MI) negli anni Settanta alla digitalizzazione dei processi e a un nuovo modello organizzativo a partire dal 2010, FPZ è cresciuta a livello internazionale restando fedele a un principio fondamentale, che riassume così Sergio Ferigo: “Oltre all’efficienza serve coerenza, oltre ai prodotti affidabili serve una cultura aziendale solida capace di attrarre e coltivare talenti”.

L'intervista a Sergio Ferigo, AD di FPZ

Riproponiamo di seguito la nostra intervista a Sergio Ferigo, che ripercorre con noi alcune delle tappe più significative dei 50 anni di innovazione firmata FPZ, con qualche anticipazione sul futuro.

>> Dott. Ferigo, quale idea ha ispirato la nascita di FPZ?

Un’idea semplice ma ambiziosa: progettare e costruire strumenti per la movimentazione dei fluidi, a partire dalla soffiante a canale laterale. 

>> Quale elemento ha influenzato più di altri il corso della vostra storia? 

Direi senza dubbio le persone. Tecnici, operai, impiegati, manager, collaboratori esterni, fornitori e clienti che hanno condiviso il cammino. Donne e uomini che hanno portato in FPZ competenze e personalità, idee e sogni, paure e voglia di fare. Alcuni sono stati con noi per pochi anni, altri per decenni: tutti hanno contribuito, in un modo o nell’altro, a scrivere pezzi importanti della storia di FPZ. 

>> Un momento di svolta, un vero cambio di passo, quando è avvenuto?

Ci sono stati due momenti di svolta fondamentali in questi 50 anni. Il primo, l’internazionalizzazione degli anni Novanta, con l’apertura delle prime filiali all’estero, proseguita in anni più recenti con l’acquisizione di aziende complementari. Il secondo, la scomparsa di mio padre Celso, il fondatore, nel 2002, che ha portato all’avvio di una profonda riorganizzazione dei processi e ha posto le basi per un rinnovamento culturale.

FPZ 50 anni
"I primi 50 anni di FPZ sono pieni di orgoglio, ma non di nostalgia. La nostra è una storia in movimento, aperta, piena di nuove sfide e grandi promesse. Con una certezza: il meglio deve ancora venire". Sergio Ferigo, AD di FPZ

>> Lei come si è formato e com’è cresciuto il suo ruolo in azienda?

Potremmo dire che la mia primissima formazione è avvenuta in casa, a tavola. Si parlava spesso di lavoro in famiglia: il lavoro come parte della vita, come tema quotidiano, come spazio di confronto. Così, senza accorgermene, imparavo anch’io. La svolta professionale è seguita a partire dagli anni 2000, da quanto ho assunto progressivamente un ruolo di guida in FPZ. Nel mio percorso manageriale ho creduto sin da subito nel Lean Manufacturing. Ho investito nelle competenze. Ho imparato che è essenziale prendersi cura delle persone come individui nella loro interezza, perché i processi aziendali, da soli, non funzionano: sono le persone che li rendono vivi.

>> Le persone sempre al centro, dunque. Oggi che spirito anima l’azienda?

In FPZ si lavora sempre con serietà, affidabilità e rispetto, ma senza smettere di divertirsi. Un elemento che ci distingue sin dalle origini, e a cui tengo molto, è proprio la nostra capacità di ridere, di non prenderci mai troppo sul serio, pur nella massima professionalità. Questa energia contagiosa si ritrova anche nell’Adventure Team, una realtà spontanea che in FPZ organizza attività ludiche, benefiche e sportive extralavorative. 

>> Pensando al futuro, cosa augura alle nuove generazioni, ai suoi figli?

La libertà. Con i miei figli, ad esempio, cerco, in un modo tutto nostro, di ricreare il legame tra lavoro e vita che mio padre Celso ha saputo trasmettermi. Li porto alle fiere, in azienda, li lascio esplorare, osservare, curiosare. Ma più di ogni altra cosa, li voglio liberi. Come libera è anche l’azienda che sto cercando di costruire: un luogo capace di stare in piedi da solo, guidato con saggezza, pronto ad accoglierli se lo vorranno, oppure a lasciarli andare se sceglieranno altre strade. 

Movimentazione fluidi: Sergio Ferigo racconta l’innovazione firmata FPZ - Ultima modifica: 2025-07-02T14:25:35+02:00 da Valeria Villani