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MindSphere: la via dell’ecosistema per la fabbrica digitale

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Gaia Fiertler

Piattaforma “as a service” di Industrial IoT, Industrial Edge e Low Code Development, intorno a MindSphere ruota un ecosistema di collaborazione tra imprese, startup, provider e ricerca, che spinge anche la trasformazione digitale delle pmi. Ora che le risorse non mancano.

Sfruttare l’ecosistema e appoggiarsi a una piattaforma aperta incloud di Industrial Internet of Things (IIoT) conviene, con il 90% di risparmio rispetto a un sistema proprietario e con un rate di successo del 60% rispetto al 5% delle imprese con sistemi chiusi nel collegare le macchine e ricavare dati da correlare tra loro per prendere decisioni “data-driven”.

MindSphere
Giuliano Busetto

L’Italia è ancora fanalino di coda nel processo di digitalizzazione, al 25% posto in Europa per adozione di tecnologie avanzate e diffusione di competenze digitali, anche se il confronto non sarebbe del tutto omogeneo secondo il presidente di Mindsphere World Giuliano Busetto poiché il Nord Europa, che è in testa, non ha un tessuto manifatturiero esteso come il nostro.

Di fatto, in Italia sono stati compiuti investimenti importanti tra il 2019 e il 2021 nel Cloud, passando da 2,77 miliardi di euro nel 2019 a 3,84 nel 2021 (fonte Politecnico di Milano). Tuttavia, nonostante gli investimenti favoriti dal credito d’imposta in macchinari più evoluti, il presidente ammette di non vedere ancora nelle imprese una reale trasformazione digitale dei processi, né quel salto di mentalità con l’utilizzo dei dati per creare valore e per sviluppare nuovi modelli di business.

«La tecnologia corre, i manufatti saranno ancora costruiti da macchine utensili e gli imprenditori devono innovare digitalmente se vogliono restare sul mercato», raccomanda Busetto. L’Italia è nel suo momento d’oro per accelerare, grazie ai 23,89 miliardi di euro in arrivo per l’innovazione tecnologica del sistema produttivo e grazie a quei 3,84 miliardi del Piano di Transizione 4.0 destinati proprio all’acquisto di beni intangibili innovativi, come Industrial Software, servizi di Cloud Computing e Big Data Analytics, che rappresentano il 10% circa dei 14 miliardi di euro complessivi.

MindSphere e il traino dell’ecosistema

In particolare, se l’analisi dei dati sulla performance aiuta a migliorare la performance stessa, l’adesione a un ecosistema di aziende avanzate, provider tecnologici, startup innovative e ricercatori che sviluppa Data Analytics su una sola piattaforma condivisa, traina anche le pmi e le startup nel loro processo di innovazione e trasformazione digitale e le mette a contatto con player più grandi a livello internazionale.

«Il futuro dell’industria è sempre più legato al digitale, che apre infinite porte all’innovazione, nei suoi diversi aspetti tecnologici e commerciali. È una sfida gigantesca e affascinante, per vincere la quale sono cruciali i ruoli della ricerca, della formazione e della collaborazione impresa-università. Come Fondazione Politecnico di Milano siamo impegnati a favorire la crescita di iniziative congiunte che possano moltiplicare la diffusione degli ecosistemi come MindSphere World, perché più questi dispiegano le loro potenzialità più sono gli utenti che li conoscono, li sanno usare e li sfruttano», commenta Andrea Sianesi, presidente Fondazione Politecnico di Milano.

La soluzione aperta di IoT industriale

MindSphere è la soluzione di IoT Industriale “as-a-service” di Siemens basata sul modello di ecosistema, che integra IoT, Industrial Edge, Cloud computing e sviluppo software con strumenti “low-code”.I vantaggi sono l’elaborazione strategica dei dati per trasformarli in servizi, l’utilizzo di un’unica connettività per una moltitudine di macchine e dispositivi provenienti da provider indipendenti, l’accesso gestionale facilitato attraverso una sola interfaccia e un market place dove ogni contributore può vendere i suoi dati e le sue soluzioni digitali.

In pratica, è un business model basato su un sistema operativo aperto che raccoglie dati da fonti diverse, in quanto la sua interfacciabilità consente la raccolta trasversale dei dati. Inoltre, grazie all’associazione Mindsphere World fondata nel 2017, partner e player possono scambiarsi informazioni sui dati raccolti, condividere practice e collaborare all’evoluzione del sistema, mentre prima ogni azienda li raccoglieva ma non li condivideva né li metteva a sistema per evolvere.

La mission di MindSphere World è proprio quella di creare un ecosistema attorno alla piattaforma, che va oltre l’architettura tecnologica aperta e i puri accordi commerciali, creando invece una community con regole di collaborazione e ingaggio a garanzia di un business competitivo e di qualità.

Oggi l’associazione è presente in 7 regioni al mondo (Germania, Italia, Belgio, Nord America, Corea del Sud, Taiwan/Japan, Asean/Singapore) con 170 soci, tra cui 36 selezionati in Italia tra imprese produttrici di macchine utensili, compresa l’associazione di categoria Ucimu, la Fondazione Politecnico di Milano e vendor tecnologici (compresa Siemens Italia).

Con il suo fare squadra attorno a una piattaforma industriale, MindSphere risponde non solo all’esigenza di rilancio del Paese, ma anche a quella di competere a livello internazionale: «Dobbiamo essere consapevoli che non è importante, oggi, disporre della migliore tecnologia, se poi manca l’ecosistema in grado di sostenerla con una piattaforma di supporto sulla quale far convergere la community di utilizzatori, un modello di business condiviso e regole comuni. Solo così le nuove tecnologie si possono trasformare in valore, altrimenti da soli con software e piattaforma non è più conveniente, né continuamente aggiornato.

MindSphere
Andrea Gozzi

La risposta vincente arriva quando si riesce a promuovere una tecnologia sposata alla community», spiega Andrea Gozzi, Segretario Generale di MindSphere World, che garantisce la proprietà intellettuale dei dati, separando il possesso delle app dal possesso dei dati, che restano in capo all’utilizzatore della soluzione. L’associazione stimola la crescita dell’ecosistema, come driver di una cultura IoT aperta e ben canalizzata sulle esigenze industriali, presenta una forte attenzione per le pmi che esportano e fa squadra con chi non può fare investimenti interni.

Con MindSphere, cambia il paradigma in fabbrica

D’altronde, se fino a 20 anni fa il software rappresentava solo il 20% del valore di un asset industriale, oggi rappresenta il 66%, insieme al servizio post vendita (fonte McKinsey) e le pmi vanno aiutate a salire a bordo della trasformazione digitale dei processi e dei modelli di business perché è vantaggioso anche per loro.

«Oggi è cambiato il paradigma della macchina utensile, che da bene strumentale diventa produttore di beni e servizi, grazie ai dati e alle informazioni che creano valore. Per far questo serve connessione, integrazione tra le macchine, software e cloud e di grande supporto è il digital twin, il modello digitale dell’impianto, che fa risparmiare tempo e risorse in prototipi e tiene sotto controllo il funzionamento delle macchine in direzione della manutenzione predittiva. Le piccole e medie imprese devono dotarsi di competenze adeguate e di soluzioni fornite da terzi, perché da sole non ce la farebbero. Così la fabbrica digitale sta avendo grande impulso grazie alle misure fiscali e alla disponibilità di soluzioni cloud accessibili alle pmi», commenta Alfredo Mariotti, Segretario Generale Fondazione Ucimu.

 

MindSphere: la via dell’ecosistema per la fabbrica digitale - Ultima modifica: 2021-11-11T09:52:59+01:00 da Gaia Fiertler