Sono queste le tre priorità di investimento delle imprese manifatturiere. All'apertura della diciannovesima edizione della manifestazione Mecspe, a BolognaFiere, il 23 novembre, si colgono segnali di ottimismo e di ripresa. In chiave sostenibile e digitale, e con le persone sempre al centro
Le persone al centro dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione del manifatturiero, sempre e comunque. E, questa volta, dopo quasi due anni, in presenza, a metterci "fisicamente" la faccia, anche se mascherata: è un po' questa la sensazione che si ha visitando i padiglioni della fiera Mecspe 2021, organizzata da Senaf dal 23 al 25 novembre nella nuova location di BolognaFiere.
Dall'area Fabbrica senza Limiti, in questa edizione focalizzata su Gamification nell'industria, al Salone Fabbrica Digitale, dall'Arena Start Up Factory e alla Piazza Competence Center, fino al padiglione 30 dedicato a Power Drive, Automazione e Robotica - le zone nelle quali si è concentrata la nostra visita - il trend comune è quello di un "movimento digitale e sostenibile" che avanza nel comparto della manifattura italiana grazie alla forza e alla caparbietà delle persone, manager e operatori di fabbrica, che se ne fanno quotidianamente interpreti.
Interpreti di un movimento digitale e sostenibile
La centralità delle persone, e quindi la necessità di investire nello sviluppo delle loro competenze e della loro specializzazione, a supporto dei percorsi di digitalizzazione e di sostenibilità sempre più necessari nel mondo manifatturiero, è emersa fortemente anche nel convegno inaugurale della fiera, organizzato nella mattinata del 23 novembre, al quale hanno preso parte Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, Luisa Guidone, assessora all’Economia di vicinato e commercio della città di Bologna, Carlo Romeo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Gianna Bigliardi del Consiglio Generale Confindustria Emilia Area Centro, Antonio Bruzzone, direttore generale BolognaFiere, Stefano Cattorini, direttore generale del Competence Center BI-Rex, e Ivo Nardella, presidente di Senaf-Gruppo Tecniche Nuove.
"L'industria manifatturiera che si incontra qui a Mecspe è protagonista assoluta della ripartenza della nostra Regione dopo i mesi durissimi che abbiamo alle spalle. Nonostante le restrizioni necessarie per contrastare la pandemia, la stragrande maggioranza di queste aziende non si è mai fermata", ha detto il presidente Bonaccini.
"Come Regione abbiamo ben chiaro il nostro orizzonte di lavoro: continueremo a sostenere le imprese, fornendo strumenti e risorse per investimenti in digitalizzazione, formazione e sostenibilità, come fissato nel perimetro del Patto Regionale per il Lavoro e per il Clima, puntando sull’eccellenza dei prodotti, sull’ineguagliabile competenza di chi li progetta e li distribuisce, rendendo il Made in Italy come biglietto da visita vincente sui mercati esteri”.
La digitalizzazione è una priorità
Anche dai risultati dell'Osservatorio Mecspe del II Quadrimenstre, realizzato da Senaf, che sono stati presentati durante il convegno inaugurale da Stefano Cattorini, direttore generale del Competence Center BI-Rex, è emerso che digitalizzazione, sostenibilità e formazione sono le tre priorità di investimento per tutte le aziende del comparto manifatturiero che desiderano accelerare la ripartenza.
Lo stesso processo di trasformazione digitale, che interessa già le aziende di grandi e piccole dimensioni e che subirà un’ulteriore accelerata grazie ai fondi del Pnrr, ha bisogno di persone preparate a gestirla: è necessario che le aziende dispongano di tutte le competenze e gli strumenti per realizzare la trasformazione 4.0, percorso già avviato dalla maggioranza di esse a seguito della pandemia.
Nell'Osservatorio si delinea un 61% di aziende che ritiene di avere adeguato le proprie tecnologie a seguito del Covid-19, puntando in particolare su sicurezza informatica, 5G, IoT e robotica collaborativa, anche se rimangono ancora in pochi (13%) a essere a conoscenza di tutte le opportunità legate al 4.0 e al Pnrr nel dettaglio.
La via green del manifatturiero
Sul fronte della sostenibilità, ad oggi sono già il 40% le aziende manifatturiere che si considerano sostenibili, grazie a numerose azioni pratiche già intraprese o in corso d’opera, come l’uso di dispositivi a basso consumo energetico, l’acquisto di macchinari e/o impianti efficienti di nuova generazione e l’installazione di impianti di produzione d’energia elettrica e termica da fonti rinnovabili.
Meno soddisfacente è invece il livello di conoscenza dei criteri ambientali, sociali e di governance che definiscono il nuovo comportamento virtuoso delle imprese (i criteri ESG). Questi rappresentano i parametri attraverso cui valutare l’impatto di un’attività imprenditoriale e saranno sempre più decisivi per poter attrarre investimenti e migliorare la reputazione dell’azienda.
Eppure, nell'Osservatorio si legge che solo un’azienda su tre (34%) li conosce. Tra gli accorgimenti applicati, quelli di gestire l’azienda ispirandosi a buone pratiche e principi etici (73%) e quelli di introdurre misure per il miglioramento del benessere e della qualità del lavoro dei dipendenti (48%).
Sviluppare competenze per il futuro del manifatturiero
Per attuare il cambiamento è necessario essere preparati a farlo, il che conferma la centralità della persona e delle sue scelte. Compito delle aziende è disporre di tutte le competenze utili per realizzare la trasformazione 4.0, aspetto considerato centrale per il 52% delle imprese. In questo senso la metà degli intervistati (49%) ha risposto di aver già formato il personale e di prevedere corsi di aggiornamento.
Circa un’impresa su dieci (11%) ha preferito invece rivolgersi al mercato assumendo lavoratori già formati e un altro 17% intende farlo.
La formazione resta il fattore fondamentale per poter rimanere competitivi sul mercato e il ruolo di Università e di Istituti Tecnici Superiori (ITS) si fa determinante: il 48% delle imprese già collabora con figure di questo tipo.
Mecspe 2021: le persone al centro
"Ogni iniziativa di innovazione tecnologica, di internazionalizzazione, di digitalizzazione o di automazione dei processi tramite l'introduzione di tecnologie robotiche o software non può avere né successo né reale efficacia se non è sostenuta, e direi addirittura preceduta, da un adeguato investimento in formazione tecnica e specializzazione delle persone che ne sono responsabili", ha commentato nella mattinata del 23 novembre il presidente della Regione Emilia Romagna.
"Scuola e università devono essere confermate come le aree prioritarie di investimento per le Regioni e per l'intero Paese. La manifestazione Mecspe è un importante momento di confronto, utile a porre le basi per attuare future iniziative nei contesti manifatturieri con responsabilità e concretezza".