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La sfida della digitalizzazione per restare competitivi

Cosa si intende per digitalizzazione della fabbrica? Lo abbiamo chiesto a Federico Mastropietro, Digital Sales Consultant di SIC, che ci racconta come le soluzioni proposte da SICK consentono di creare un unico "cervello intelligente" in grado di operare autonomamente per rendere la produzione più efficiente, riducendo i costi.

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Francesca Nebuloni

Efficienza, riduzione dei costi, automazione, condivisione delle informazioni e innovazione dei modelli di business, sono solo alcuni aspetti che vengono comunemente associati al termine digitalizzazione, sia dal punto di vista dei costruttori di macchine che degli utilizzatori delle stesse. 

Le fabbriche sono infatti sempre più collegate in rete: esse parlano con gli umani e con le altre macchine, scambiando informazioni ad esempio,per capire dove si trova un certo prodotto nel processo di produzione, come si può ridurre il consumo di energia, o per verificare la quantità disponibile di materie prime, dando all’azienda un imprescindibile vantaggio competitivo. 

Abbiamo parlato di digitalizzazione con l’Ingegnere Federico Mastropietro, Digital Sales Consultant di SICK, leader tecnologico e di mercato nell’automazione di fabbrica, di processo e di logistica. 

Federico Mastropietro, Digital Sales Consultant di SICK

La digitalizzazione rappresenta oggi una necessità imprescindibile per ogni tipo di business e la fabbrica non fa eccezione, tanto che, a questo proposito, si parla ormai da tempo di Industria 4.0. Qual è la principale richiesta che vi arriva da parte dei vostri clienti?

Essenzialmente ci viene chiesta la maggiore visibilità possibile sullo stato dei macchinari. Non tanto perché questi siano obsoleti, anzi, proprio grazie agli incentivi legati ad Industria 4.0, molto spesso le aziende hanno macchine anche molto moderne; tuttavia, lamentano spesso il fatto che esse non siano veramente interconnesse e forniscano informazioni ciascuna secondo proprie modalità, rendendo difficile mettere le stesse a fattor comune a livello di azienda.

Come interviene SICK per rispondere a questa esigenza?

SICK interviene in vari ambiti, dall’analisi prestazionale al controllo di qualità, dai veicoli autonomi al controllo energetico. Dal punto di vista operativo, SICK sceglie la tecnologia migliore per costruire, assieme al cliente, la soluzione personalizzata più adatta alle specifiche esigenze, sempre con una forte attenzione al rapporto qualità- prezzo. 

Cosa riguarda, nello specifico, la visibilità che viene richiesta dalle aziende?

Riguarda vari ambiti. Per esempio, di recente, le aziende chiedono una forte visibilità sulle scorte di materie prime. Infatti, molto spesso all’interno dell’azienda si perde traccia del consumo reale: in passato questo veniva compensato con un surplus di materiale, ma ora, con l’aumento dei costi, le scorte sono ridotte all’essenziale. SICK mette a disposizione sistemi di tracciabilità interna in grado di rilevare in tempo reale lo stato dei volumi disponibili, ad esempio, mediante telecamere a visione tridimensionale, laser scanner, montati su carroponte, che effettuano scansioni del magazzino, sistemi radar all’interno di silos o misuratori di livello in caso di liquidi. 

E la richiesta riguarda anche visibilità a livello di macchinari.

Certamente. Ad esempio, per un cliente sono stati utilizzati i sensori tipicamente impiegati per riconoscere specifiche accelerazioni della macchina, allo scopo di monitorare il funzionamento della stessa. Soluzioni per la misura del consumo di aria compressa, invece, permettono di capire in che determinato ciclo di lavoro si trova la macchina

In tutto questo entrano in gioco anche strategie manutentive?

Per quanto riguarda l’analisi preventiva, viene monitorato il funzionamento normale per porlo a confronto con i casi anomali. L’analisi vibrazionale, invece, permette di definire vere e proprie strategie predittive, anticipando il comportamento della macchina.

Ripercorrendo la supply chain, SICK ha anche soluzioni di integrazione del software gestionale?

Abbiamo soluzioni di edge per raccogliere le informazioni da inviare al MES o all’ERP o anche a sistemi proprietari del cliente, dato che le nostre soluzioni sono sempre aperte. In particolare, negli ultimi anni ci stiamo orientando verso sistemi middleware, interposti fra sensori e MES/ERP che concentrino su di essi l’elaborazione, alleggerendo MES ed ERP da costosi sviluppi specifici. All’interno di questi sistemi di middleware vengono definite delle regole che provocano azioni in base ad eventi rilevati dalla sensoristica. Con la registrazione delle azioni sui sistemi gestionali si ottiene l’integrazione completa a livello di fabbrica, resa possibile proprio dal digitale.

Ma la digitalizzazione non si ferma alla supply chain della singola fabbrica.

No, infatti, interessa anche la logistica, attraverso l’integrazione dei dati provenienti dai veicoli autonomi e la gestione integrata della flotta. Ci serviamo inoltre, dei nostri sistemi avanzati di visione anche per tracciare la completezza della dotazione di bordo o per verificare in modo automatico che tutto l’occorrente sia disponibile su un tavolo di lavoro. Per chiudere il cerchio, possiamo aggiungere che siamo in grado di integrare, sempre grazie alla digitalizzazione, anche i sistemi robotici, mentre soluzioni di realtà aumentata facilitano l’operatività del personale di fabbrica, ma anche ne garantiscono la sicurezza. 

Digitalizzare la fabbrica significa dunque creare una sorta di unico “cervello intelligente” in grado di operare in modo efficiente nella direzione dell’incremento della ottimizzazione della produzione, con contenimento dei costi. La digitalizzazione di per sé stessa è un percorso evolutivo che l’azienda deve ormai intraprendere e che è necessario tenga conto della specifica situazione, a livello di macchinari, di processi e di forza lavoro. 

Per questo la strada migliore è senz’altro quella di avvalersi di un partner come SICK che, forte di una capacità tecnologica a 360 gradi, sia in grado di accompagnare il cliente nel modo migliore.  

La sfida della digitalizzazione per restare competitivi - Ultima modifica: 2023-11-29T09:15:02+01:00 da Francesca Nebuloni