HomeProcess AutomationIndustrial SoftwareLa scelta giusta in cinque mosse

La scelta giusta in cinque mosse

Cinque aspetti da considerare prima di acquistare un sistema Scada

Leggi la rivista ⇢

  • n.305 - Settembre 2022
  • n.304 - Luglio 2022
  • n.303 - Giugno 2022

Ti potrebbero interessare ⇢

Arun Veeramani e Robert Jackson


Chiunque abbia lavorato a un progetto sa cosa vuol dire utilizzare gli strumenti giusti. In un mercato colmo di applicazioni Hmi e Scada, bisogna saper scegliere la giusta soluzione, non solo per far fronte alle attuali specifiche, ma anche in vista di caratteristiche aggiuntive da implementare in fase di sviluppo. Altro aspetto importante sono le tempistiche di sviluppo e i costi associati alla produzione in serie del sistema. Ecco di seguito cinque aspetti da considerare prima di definire un pacchetto specifico.

1. Integrare il pacchetto Scada con hardware nuovo e/o esistente
Nella maggior parte dei casi, l’utente possiede un’infrastruttura esistente basata su plc e terminali remoti (Rtu), ai quali è necessario aggiungere nuovi dispositivi per ottimizzare il sistema di automazione. Il pacchetto Scada in questione deve essere in grado di comunicare sia con la piattaforma hardware esistente, sia con dispositivi di ultima generazione come i pac. Sebbene la specifica Opc sia diventata di fatto lo standard industriale di comunicazione tra i dispositivi di automazione, esistono ancora molti sensori e strumenti che richiedono driver proprietari. La capacità di scrivere i driver nel proprio ambiente Scada diventa un fattore chiave per utilizzare un hardware nuovo su piattaforme esistenti. Oltre alla funzionalità client Opc, Modbus è un altro protocollo industriale che viene spesso utilizzato per accedere ai registri su Rtu e sensori. Tcp/Ip e Udp sono solo alcuni degli altri protocolli di basso livello da utilizzare per la comunicazione tra hardware diversi. Un sistema Scada aperto consente di comunicare con qualsiasi hardware esistente e nello stesso tempo d’implementare un nuovo hardware nel processo di sviluppo.

2. Costo totale al termine della produzione in serie
Molti produttori Scada applicano un costo sulla base del numero di tag utilizzati nello sviluppo del sistema Scada. Una normale applicazione può raggiungere un migliaio di tag. Qualora i produttori Scada applichino un sovrapprezzo per ogni tag, è necessario sviluppare l’applicazione considerando il numero di tag utilizzato. Una volta raggiunto il limite, bisogna ottenere l’approvazione di un altro ordine d’acquisto e spendere del tempo per la gestione delle relative procedure, invece di concentrarsi sullo sviluppo della propria applicazione. Terminata la fase di sviluppo, anche in fase di replica del sistema i produttori applicano il prezzo al numero di tag per i propri sistemi run-time. Questo può portare a uno sforamento del budget, se esso non è pianificato in modo appropriato fin dall’inizio. Per ridurre i costi è necessario trovare dei pacchetti che non applichino il prezzo sulla base del numero di tag, pur mantenendo ancora gli stessi requisiti prestazionali.

3. Considerare la flessibilità del pacchetto Scada per aggiungere funzionalità di analisi avanzata
Mentre i sistemi di automazione sono progettati per ottimizzare la produttività e ridurre i tempi di fermo, la presenza di sistemi Scada è richiesta per l’esecuzione di analisi avanzate e garantire flessibilità per implementare funzionalità che non sono tipiche dei sistemi tradizionali. Ad esempio, se in fase di acquisizione di segnali vibrazionali si volesse effettuare una trasformata di Fourier per capire se la vibrazione di sistema supera dei limiti prefissati, normalmente si dovrebbero utilizzare pacchetti di analisi separati o, nella migliore delle ipotesi, richiamare un linguaggio di programmazione come Visual Basic o C dal proprio pacchetto Scada. Se la flessibilità del pacchetto Scada è tale da consentire l’implementazione di funzionalità custom e la realizzazione di funzioni di analisi avanzate, si possono ridurre notevolmente i tempi di sviluppo e i costi di formazione dovuti all’apprendimento di pacchetti diversi per far fronte alle specifiche del sistema finale.

4. Programmare la logica del controller e le relative funzionalità Hmi/Scada nello stesso ambiente
Molto spesso si preferisce acquistare la maggior parte dei componenti hardware e software da un unico venditore. Tuttavia, programmando la logica dell’hardware di controllo e il sistema Scada nello stesso ambiente, è possibile ridurre il tempo di sviluppo. È possibile inoltre risparmiare sui costi di formazione poiché non si è obbligati a conoscere due ambienti di sviluppo.

5. Sistemi operativi da utilizzare per eseguire un’applicazione Scada
Generalmente, tutti i sistemi Hmi/Scada possono essere eseguiti su sistemi operativi Windows Xp e adesso anche su Windows Vista. Tuttavia, con la diffusione di Windows Ce e Windows Xp Embedded, per via dei costi relativamente bassi e dei software più snelli, i produttori di touchpanel hanno sviluppato diversi dispositivi per supportare questi sistemi operativi. Un’opzione, questa, che permette di mantenere basso il costo totale e di prevedere, dove possibile, proprio l’utilizzo di questi software a basso costo. A tale scopo, è necessario assicurarsi che il sistema Scada sia in grado di girare su diversi sistemi operativi. I sistemi operativi Linux e Macintosh non sono molto diffusi in questo settore, ma potrebbero essere presi in considerazione.

La scelta giusta in cinque mosse - Ultima modifica: 2009-10-02T16:07:29+02:00 da La Redazione