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La cybersecurity secondo Cisco: una visione a lungo termine

Privacy, Intelligenza Artificiale e Formazione sono le tre parole chiave individuate da Cisco per il futuro della cybersecurity. Ne hanno parlato Giuseppe Massa e Fabio Florio di Cisco Italia in un recente incontro con la stampa, durante il quale è stata presentata la ricerca Cisco Consumer Privacy Survey 2023.

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Nicoletta Buora

La progressiva digitalizzazione e la conseguente espansione della connettività stanno offendo ai criminali informatici possibilità più ampie di colpire organizzazioni di ogni tipo, indebolendo le economie globali.

Cisco, in qualità di business leader, ha individuato tre parole chiave - Privacy, Intelligenza Artificiale e Formazione -per attuare una strategia di cybersecurity basata su una visione a lungo termine.

Fabio Florio, Business Development Manager di Cisco Italia, ha fatto punto sulla formazione, l’elemento di maggior criticità perché le imprese italiane non riescono a reperire personale con le competenze giuste.

Fabio Florio

In questo ambito Cisco è impegnata da 25 anni con la sua Networking Academy, che negli anni è riuscita a coinvolgere in Italia circa 320.000 persone e con iniziative come Cibersecurecity.

Si tratta di una nuova piattaforma nata dalla collaborazione tra Milano Smart City Alliance e il Comune di Milano per formare e informare la cittadinanza sul tema della sicurezza informatica, promuovendo un utilizzo consapevole degli strumenti digitali.

Formazione gratuita per i nuovi professionisti di cybersecurity

Tra le nuove iniziative, Cisco ha messo a disposizione proprio in ottobre, mese internazionale della cybersecurity, mille borse di studio, che consentono di seguire gratuitamente il percorso Cybersecurity Career Path delle Networking Academy Cisco.

La formazione dura sei mesi, da dicembre 2023 a giugno 2024.  Sono previste lezioni online, webinar con professionisti di settore, laboratori finali che verranno proposti dagli Academy partner Cisco di tutta Italia. 

I partecipanti avranno inoltre accesso alla community delle Networking Academy, con tutte le sue opportunità, e potranno entrare in contatto con realtà aziendali che operano nel settore digitale. Il percorso formativo costituisce anche un’introduzione alla certificazione Cisco Certified Support Technician – Cybersecurity.

Possono candidarsi alle borse di studio persone tra i 16 e i 45 anni con una istruzione superiore o universitaria, ed è raccomandato avere una conoscenza dell’inglese di livello B2. Per candidarsi è necessario avere seguito entro il 27 novembre 2023 il corso introduttivo “Intro to Cybersecurity” e inviare il form di iscrizione. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.scuoladigitalecisco.it.

Privacy sui dati personali, cresce la consapevolezza tra i giovani

Secondo il Cisco Consumer Privacy report 2023, l’analisi globale (con dati italiani) relativa alle percezioni e ai comportamenti dei consumatori in materia di privacy, i giovani sono sempre più attenti ai loro diritti in materia di privacy.

I risultati di questa ricerca, che da cinque esplora le attuali tendenze in materia di privacy, sono stati presentati da Giuseppe Massa, National Cybersecurity Officer di Cisco, che ha evidenziato la crescita importanza della privacy dei consumatori e l’impatto di ciò per le imprese e governi

Giuseppe Massa

Il 42% dei consumatori di età compresa tra i 18 e i 24 anni ha chiesto informazioni sui dati personali gestiti dalle organizzazioni, un numero sette volte superiore rispetto ai consumatori di età pari o superiore ai 75 anni (6%).

Il motivo sta nella perdita di fiducia nelle organizzazioni a causa dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale (AI), con un 50% degli intervistati che dice di rivolgersi al governo per stabilire le regole e far rispettare e proteggere la privacy dei dati.

I giovani consumatori sono i paladini della privacy dei dati, con il 22% degli intervistati italiani (33% a livello globale) che si qualifica come "Privacy Active".

Si preoccupano, cioè, della privacy e sono disposti ad agire per proteggerla; e lo hanno fatto, per esempio cambiando azienda o fornitore a causa delle loro politiche sui dati o delle pratiche di condivisione dei dati.

Le contraddizioni legate all’Intelligenza artificiale

Nonostante la perdita di fiducia nelle organizzazioni a causa dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale, dallo shopping ai servizi di streaming, sino all'assistenza sanitaria, il 42% degli intervistati italiani (48% a livello globale) concorda sul fatto che l'AI può essere utile per migliorare la loro vita.

In Italia il 61% degli intervistati (54% a livello globale) è disposto a condividere i propri dati personali in forma anonima per contribuire a migliorare i prodotti e i processi decisionali dell'AI.

Per questo, serve implementare misure per costruire o riconquistare una relazione di fiducia con il consumatore che sia duratura, attraverso una maggiore trasparenza; per esempio, offrendo spiegazioni di come funzione l’AI e garantendo il coinvolgimento umano tramite un programma di gestione dell'etica dell’AI.

Tant’è che molti consumatori si aspettano che sia il governo a stabilire degli standard e a far rispettare le protezioni della privacy.

La metà (50%) degli intervistati ha dichiarato che il governo nazionale o locale dovrebbe avere il ruolo principale nella protezione dei dati, mentre il 21% ha affermato che le aziende private dovrebbero esserne le principali responsabili.

Una prima istantanea sull’uso dell’AI generativa

Il report di Cisco fornisce anche una prima istantanea dell'uso dell'AI generativa e di alcuni dei potenziali rischi e sfide per la privacy.

L'AI generativa è ancora relativamente nuova per la maggior parte delle persone, tanto è vero che più della metà (52%) degli intervistati ha dichiarato di non conoscerla.

Tra coloro che utilizzano regolarmente l'AI generativa (12%), soltanto la metà ha dichiarato di astenersi dall'inserire informazioni personali o riservate nelle applicazioni di AI generativa, con il restante 50% che potrebbe quindi farlo.

Questo nonostante l'88% degli intervistati abbia indicato che sarebbe un po’ o molto preoccupato se i propri dati inseriti nella AI Gen venissero condivisi.

La cybersecurity secondo Cisco: una visione a lungo termine - Ultima modifica: 2023-10-28T16:00:22+02:00 da Nicoletta Buora