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Intelligenza Artificiale: il mercato risponde bene all’emergenza sanitaria

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Il mercato dell’Intelligenza Artificiale (IA) ha risposto bene all’emergenza sanitaria, segnando una crescita del 15% rispetto al 2019 e raggiungendo un valore di 300 milioni di euro.
Questo è il dato di sintesi della ricerca dell'Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, presentata in occasione del convegno “All-In: puntare sull’intelligenza artificiale per la ripresa del Sistema Paese”  lo scorso 18 febbraio.

Il software traina il mercato dell'Intelligenza Artificiale

Il mercato dell’Intelligenza Artificiale è spinto soprattutto dai software, su cui si concentra il 62% della spesa, guidata dalla vendita di licenze di software commerciali e dallo sviluppo di software o algoritmi personalizzati.
I servizi coprono il restante 38% del mercato e sono rappresentati principalmente da system integration e consulenza, mentre gli investimenti in hardware sono ancora marginali.
I progetti di AI che attirano più investimenti sono gli algoritmi per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (Intelligent Data Processing), che coprono il 33% della spesa (+15%).
Seguono le soluzioni per l’interpretazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing) con il 18% del mercato (+9%), gli algoritmi per suggerire ai clienti contenuti in linea con le singole preferenze (Recommendation System) con un’incidenza del 18% (+15%) e le soluzioni con cui l’IA automatizza alcune attività di un progetto e ne governa le varie fasi (Intelligent Robotic Process Automation), che valgono l’11% della spesa (+15%).
Il restante 20% del mercato è suddiviso equamente fra Chatbot e Virtual Assistant (10%), che sono i progetti con la crescita più significativa (+28%), e le iniziative di Computer Vision (10%, +15%), che analizzano il contenuto di un’immagine in contesti come la sorveglianza in luoghi pubblici o il monitoraggio di una linea di produzione.

L'Intelligenza Artificiale nelle imprese: faticano le pmi

Il settore più attivo come investimenti in soluzioni di AI è la finanza con 23%, seguita da energia/utility con il14%, la manifattura 13%, telco e media 12% e assicurazioni 11%.
Più di metà delle 235 imprese medio-grandi italiane analizzate dall’Osservatorio ha attivato almeno un progetto di IA nel corso del 2020. Ma emergono differenze notevoli fra le grandi imprese, dove queste iniziative sono presenti nel 61% dei casi e si concentrano sulla crescita organizzativa e culturale oltreché sulla valorizzazione dei dati e lo sviluppo di algoritmi, e le medie aziende, che appaiono ancora poco mature e hanno progetti attivi solo nel 21% dei casi.
Il 91% del campione ha un giudizio positivo sulle iniziative di IA, con risultati sopra (45%) o in linea (46%) con le aspettative, solo il 9% sperava in risultati migliori.
 
 

Intelligenza Artificiale: il mercato risponde bene all’emergenza sanitaria - Ultima modifica: 2021-02-25T10:34:08+01:00 da Nicoletta Buora