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Fabbrica intelligente: nasce Slim Lab

Inaugurato nella bergamasca Slim Lab di Unibg per lo sviluppo, l’integrazione e la dimostrazione di tecnologie e processi per la fabbrica intelligente con l’essere umano sempre al centro. La parola alla coordinatrice e responsabile Caterina Rizzi.

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Massimiliano Luce

Un living lab al servizio della fabbrica intelligente, rivolto alla creazione di un ambiente lavorativo più umano e dove sperimentare processi manifatturieri avanzati. A Dalmine ha appena visto la luce il Laboratorio Smart Living in Manufacturing  (Slim Lab). Una iniziativa di UniBg, aperta a tutte le realtà economiche e sociali del territorio.

“Il laboratorio Slim è nato grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia nell’ambito del Piano Lombardia – Interventi per la ripresa economica e dell’Università di Bergamo”. A presentare l'iniziativa è Caterina Rizzi, coordinatrice e responsabile di Slim Lab. Rizzi è anche docente del Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione presso UniBg.

Regione Lombardia ha contribuito con 1,7 milioni di euro allo sviluppo del progetto. La missione di Slim Lab è presto detta: al centro l’essere umano per garantirne il benessere. “È dedicato ad attività di ricerca e di trasferimento tecnologico per lo sviluppo, integrazione e dimostrazione di tecnologie e processi per la fabbrica intelligente, ponendo al centro l’essere umano.”

L’obiettivo è di favorire il trasferimento tecnologico sposando crescita economica e sociale. “È un laboratorio dove le tecnologie vengono concepite, sviluppate e declinate nei casi applicativi non solo per migliorare il sistema produttivo in un’ottica di sostenibilità; ma anche e soprattutto per essere al servizio della persona, migliorare la qualità del lavoro, assicurare un ambiente sicuro ed attrattivo per gli operatori.”

Il team e i gruppi di ricerca di Slim Lab

Caterina Rizzi, Docente del Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione presso UniBg e Coordinatrice progetto SLIM e Responsabile del Laboratorio

Slim Lab aiuterà le realtà territorio ad acquisire e approfondire le competenze sulle tecnologie; ma anche a porsi proattivamente per lo sviluppo di progetti e soluzioni ad alta innovazione. Le competenze risultano perciò decisive, come dimostra l’organizzazione interna del laboratorio.

“La fase di realizzazione del laboratorio ha visto il coinvolgimento di cinque gruppi di ricerca afferenti ai due Dipartimenti di Ingegneria dell’Ateneo bergamasco: Virtualisation & Knowledge Group, Tecnologie e Sistemi di Lavorazione, Science and Technologies of Materials, Cels e Cal (Control and Automation Lab).”

“Attualmente, più di 15 ricercatrici e ricercatori con competenze complementari e multidisciplinari svolgono in collaborazione attività di ricerca utilizzando tecnologie all’avanguardia. Spaziano da soluzioni di additive manufacturing a celle di lavorazione ibride con operatori umani e robot collaborativi ad applicazioni di realtà virtuale e aumentata per il training degli operatori ed il monitoraggio dello stato di salute degli stessi e la salubrità dell’ambiente di lavoro.”

La linea manifatturiera al centro delle attività

Il Laboratorio mette a disposizione una linea manifatturiera in scala ridotta per attività di ricerca e formazione su processi produttivi innovativi.

“Il laboratorio comprende una linea manifatturiera modulare di assemblaggio e packaging in scala ridotta. È costituita da unità automatiche per la movimentazione e il controllo di componenti e da un robot collaborativo per l’interazione fisica uomo-macchina. È completata da una infrastruttura per l’interfacciamento della linea con una sensoristica distribuita tramite l’adozione di vari protocolli tra loro interoperabili; il fine è valutare grandezze significative (es. rumore) e lo stato di funzionamento delle macchine operatrici.”

“Inoltre, sono disponibili due macchine di additive manufacturing di ultima generazione (una a fusione di polvere metallica ed una per materiali polimerici che permette di realizzare pezzi multi-materiale) e diverse attrezzature per il controllo dimensionale e della qualità dei pezzi realizzati, per l’analisi delle polveri metalliche anche in caso di riciclo e delle superfici a livello micro e nano-metrico.”

Slim Lab mette a disposizione una linea manifatturiera in scala ridotta per attività di ricerca e formazionesu processi produttivi innovativi

Nella fabbrica intelligente il benessere degli operatori è fondamentale

Nel disegno di Slim Lab la fabbrica intelligente pone al centro le persone. L’attenzione verso il progresso sociale e l’ambiente di lavoro è massima.

“A completamento sono disponibili dispositivi per il tracciamento dei movimenti della persona nell’ambiente lavorativo per studiare e prevenire l’insorgenza di patologie a carico del sistema muscolo-scheletrico e l’eventualità di infortuni sul lavoro e tecnologie di realtà virtuale e aumentata, quali una Virtual wall per la realtà virtuale semi-immersiva, visori, dispositivi per il tracciamento dei movimenti oculari, per il rilevamento di frequenza cardiaca, dell’attività muscolare e cerebrale. Tali tecnologie vengono utilizzate per sviluppare applicazioni, secondo logiche di digital-twins sia della linea sia degli operatori, a supporto della progettazione di sistemi manifatturieri e logistici.”

“Le soluzioni innovative che vengono e verranno sviluppate mirano non solo a migliorare l’efficienza dei processi produttivi; sono concepite anche per garantire il benessere dei lavoratori e migliorare la sostenibilità dei processi produttivi, non solo da un punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico.”

La ricerca al servizio del territorio

L’obiettivo di Slim Lab, in termini di innovazione e benessere, è di diventare un riferimento per il territorio. Da qui l’idea di aprirsi ad altre esperienze.

“Il laboratorio è stato progettato come un living lab aperto a tutte le realtà economiche e sociali del territorio che intendono, da un lato, acquisire e approfondire le competenze sulle tecnologie e i processi manifatturieri avanzati; dall’altro, porsi proattivamente per lo sviluppo di progetti e soluzioni ad alta innovazione.”

“Sono già in essere collaborazioni con realtà presenti sul territorio, quali il JOiiNTLab presso il Kilometro Rosso ed il Point di Dalmine. È un ambiente altamente modulare e facilmente configurabile per riprodurre differenti scenari manifatturieri, per permettere il training virtuale e fisico dei diversi attori coinvolti, quali ad esempio le aziende manifatturiere del territorio, gli operatori del settore della medicina del lavoro e della prevenzione degli infortuni; non ultimi, i lavoratori potranno sperimentare ed utilizzare direttamente le soluzioni sviluppate.”

“Infine, si configura anche come un demo center e centro di trasferimento tecnologico di riferimento. Non solo per il territorio bergamasco, ma anche per la Regione Lombardia.”

L'ambiente di Slim Lab dedicato alle tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale

Fabbrica intelligente uomo-centrica: la sfida da vincere

Slim Lab ha già individuato quale potrebbe essere la sfida maggiore nel migliorare l’efficienza dei processi produttivi garantendo sempre e comunque il benessere dei lavoratori. Non solo: il laboratorio ha ben chiaro come affrontarla e vincerla.

“Nonostante l’apparente forte impronta tecnologica, la vera sfida è riuscire a valorizzare il ruolo della persona ponendola al centro della fabbrica, facendo in modo che le tecnologie possano tradursi in fattori abilitanti per potenziare le capacità cognitive e decisionali degli operatori e migliorare le condizioni ergonomiche di benessere psico-fisico nei luoghi di lavoro.”

“La tecnologia fornisce sicuramente un valido supporto; ma questo obiettivo lo si può raggiungere solo coinvolgendo i vari attori che hanno ruoli e competenze diverse ma complementari e che permettono di affrontare i problemi da diverse prospettive.”

Fabbrica intelligente: nasce Slim Lab - Ultima modifica: 2024-05-24T06:00:00+02:00 da Massimiliano Luce