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Industrial AI, dati e simulazione per l’industria italiana del futuro

Dai Siemens Tech Talks 2025 emerge la visione condivisa di accelerare la trasformazione digitale dell’industria italiana grazie all’AI, ai dati e alla simulazione. Sul palco i partner tecnologici di Siemens: Microsoft, Nvidia e Accenture, insieme all’eccellenza sportiva di Ducati e Luna Rossa, a testimonianza di un ecosistema sempre più integrato e competitivo.

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Nicoletta Buora

L'AI industriale al centro della seconda edizione dei Siemens Tech Talks 2025. Il Ceo Floriano Masoero ha aperto i lavori con una visione ambiziosa e concreta per traghettare l’industria verso una nuova era, dominata dall’intelligenza artificiale, dalla simulazione e dall’integrazione tra mondo fisico e digitale.

“Siamo una startup di 127 anni (in Italia) che continua a innovare”, ha dichiarato Masoero, sottolineando come oggi l’industria sia la nuova frontiera della rivoluzione tecnologica. Ha anche messo in guardia dai rischi dell’AI non controllata: “Nel consumer si possono anche tollerare allucinazioni, ma nell’industria no”. Solo il 16% delle aziende italiane ha già avviato progetti di AI. “Noi vogliamo supportarle, con un’infrastruttura hardware e software e una suite pronta a scalare i progetti grazie anche alla collaborazione con Nvidia.”

Lo scenario futuro dell’AI Industriale

Floriano Masoero ha tracciato anche uno scenario futuro individuando due principali aree di impatto nel contesto industriale: da un lato i grandi player tecnologici svilupperanno linguaggi e suite generiche, dall’altro emergerà uno spazio importante per chi saprà specializzare i modelli in contesti verticali, aumentando l’affidabilità e riducendo le allucinazioni.

I vantaggi saranno tangibili: riduzione dei compiti ripetitivi, interfacce uomo-macchina semplificate con il linguaggio naturale al centro della comunicazione. Si assisterà all’arrivo degli AI agent anche nel mondo industriale e i robot diventeranno più intelligenti, dando vita a una vera e propria "Physical AI".A fronte di un maggiore consumo energetico da parte dei data center, l’introduzione dell’AI potrà, però, portare un’efficienza energetica del 30-40% nelle fabbriche.

Un altro importante cambiamento riguarderà i manager del futuro, che dovranno gestire non solo persone, ma anche tecnologie complesse come agenti intelligenti e robot. La componente umana resterà centrale e non sarà affatto banale: serviranno competenze tecnologiche, ma anche una forte capacità di generare empowerment nelle persone.

Microsoft, Nvidia e Accenture: alleanze strategiche per l'AI industriale

Tre nomi globali hanno affiancato Siemens in questa visione: Microsoft, Nvidia e Accenture.

Vincenzo Esposito di Microsoft ha illustrato il progetto Industrial Copilot, una forma evoluta di assistente digitale pensata per il mondo manifatturiero, citando il caso Danieli Automation a dimostrazione di come questa tecnologia sia già operativa e utile: progettazione, operations e produttività migliorano sensibilmente. “L’AI può davvero democratizzare la tecnologia anche per le Pmi, ma serve colmare il divario di competenze”.

Riccardo Bernasconi di Nvidia ha parlato del legame tra performance hardware e intelligenza artificiale. “L’AI ha bisogno di hardware specializzato. La nostra collaborazione con Siemens punta a unire chip di nuova generazione con software industriale avanzato, come Omniverse e Digital Twin”. Un esempio concreto: GAI Macchine, Pmi italiana che ha usato queste tecnologie per migliorare l’etichettatura nel settore dell’imbottigliamento.

Mauro Marchiaro di Accenture ha evidenziato come la trasformazione digitale debba coinvolgere tutta l’azienda, a partire dai board. “Le aziende devono pensare in modo integrato. L’AI porta con sé un tema di responsabilità, sicurezza e governance. Il nostro Accenture Siemens Business Group nasce per accompagnare le imprese in questo percorso.”

Le tecnologie applicate nel mondo delle infrastrutture: dai dati alla sostenibilità

Quattro realtà italiane hanno raccontato come la digitalizzazione abbia già trasformato i loro processi: AcegasApsAmga, Cogeis, Martini Alimentare e Teatro alla Scala.

Paolo Manià (Acegas) ha parlato di elettrificazione e monitoraggio energetico in tempo reale. Flavio Bertino (Cogeis) ha raccontato l’applicazione della digitalizzazione nel settore delle infrastrutture in alta quota. Emanuele Costa (Martini Alimentare) ha sottolineato come i progetti con Siemens abbiano ridotto i consumi del 16% e punta ora alla digitalizzazione completa dei sei stabilimenti. Marco Morelli (Teatro alla Scala) ha illustrato come l’uso di automazione e regolazione ambientale abbia migliorato comfort ed efficienza.

La simulazione e il digital twin nello sport: Ducati e Luna Rossa

Uno dei momenti più coinvolgenti è stato il confronto tra Davide Barana, Ducati Corse e Max Sirena, Luna Rossa, due eccellenze dello sport italiano che utilizzano le tecnologie Siemens.

“Dalla Desmosedici GP 2015 alle attuali Ducati MotoGP, il digital twin è parte integrante dello sviluppo tecnico”, ha affermato Davide Barana. “L’integrazione tra simulazione e realtà ci consente di ridurre il time-to-track e di migliorare le performance in ogni dettaglio, al punto che il mondo reale diventa validazione di quanto si fa nel virtuale”.

Max Sirena ha confermato: “Grazie al simulatore e al digital twin, Luna Rossa accelera i cicli di sviluppo e migliora le decisioni progettuali. Non solo, il simulatore è utilizzato anche per la preparazione atletica e nell’allenamento alla navigazione. Il fattore umano rimane, però, determinante”.

Si può giocare – e vincere – la partita dell’AI industriale

“Ci stiamo avvicinando a una fase evolutiva che ci porterà verso una forma di General AI. Il cambiamento è già in atto, e l’Italia – grazie alla visione e alla capacità dei suoi imprenditori illuminati – può giocare un ruolo importante nello sviluppo dell’AI industriale”, ha affermato Masoero in chiusura.

"Il nostro è un Paese con solide basi industriali, ma è fondamentale investire costantemente in Ricerca & Sviluppo: Siemens, per esempio, destina oltre il 6% del proprio fatturato a R&D. Dobbiamo iniziare a concepire l’AI non come una tecnologia del futuro, ma come uno strumento standard, già oggi scalabile e applicabile".

È tempo di costruire un nuovo storytelling sull’industria italiana.

Industrial AI, dati e simulazione per l’industria italiana del futuro - Ultima modifica: 2025-07-01T07:08:00+02:00 da Nicoletta Buora