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Imprese elettrotecniche ed elettroniche: la transizione green e digitale crea occupazione

Aumentano le assunzioni tra le imprese elettrotecniche ed elettroniche grazie alla trasformazione verde e digitale. Resta tuttavia aperta la sfida dello skill gap. Una survey di Anie Confindustria analizza lo scenario tra punti di forza e criticità.

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Massimiliano Luce

La transizione green e digitale crea opportunità di lavoro. Non è una semplice riflessione, né tantomeno una promessa. È quanto sta realmente accadendo nel caso delle imprese elettrotecniche ed elettroniche.

I numeri parlano di 47 mila assunzioni programmate nel 2023, con una crescita del +3,9% sul 2022. Dato che contribuisce per il 6,6% al totale delle assunzioni in programma nel corso dell’anno nell’industria manifatturiera nazionale.

Inoltre, dopo il crollo nell’anno della pandemia (-33%) e il rimbalzo l’anno successivo (+59%), la crescita nel biennio 2022-2023 ha portato a fine periodo un incremento delle posizioni richieste rispetto al 2019 del 18% (+7 mila circa le assunzioni programmate).

Le aziende più dinamiche sono quelle con più di 50 dipendenti (+9,4% le assunzioni programmate, pari al 57,4% del numero totale di assunzioni previste in corso d’anno).

Transizione green e digitale: opportunità, ma anche ostacoli

Tuttavia, le dinamiche demografiche e il ricambio generazionale stanno rendendo evidente il disallineamento tra le competenze offerte dal sistema educativo e le richieste dal mercato.

Mancano nel 58% dei casi profili adeguati (vs 37,1% nel triennio prepandemico 2017-2019), specificatamente candidati con titolo di studio universitario (69,8% vs 51,7%), livello di istruzione secondaria (56,8% vs 31,6%), formazione professionale (51,9% vs 34,7%).

Per gli ITS, che coprono solo il 4% dei profili ricercati dalle imprese, si osserva un lieve miglioramento negli ultimi quattro anni (68,3% del triennio 2020-2022 vs 63,3% del 2023).

Nel 2023 l’ostacolo principale nel reperire il personale è imputabile al ridotto numero di candidati disponibili, soprattutto con lauree in ingegneria industriale, elettronica e dell’informazione (71,3%).

Come superare le criticità: la survery di Anie

Una survey realizzata a giugno di quest'anno dal Servizio Studi di Anie su un campione di 160 imprese socie conferma questi dati. L’82% delle imprese si dichiara preoccupata per la mancanza di competenze tecnologiche specialistiche.

La mancanza e la carenza di competenze tecnologiche specialistiche, secondo le aziende intervistate, potranno comportare diverse criticità. Innanzitutto, perdita di opportunità di mercato (54%), rallentamento dei progetti (50%), incremento dei costi operativi (35%), difficoltà a investire in innovazione (24%).

Queste criticità che potrebbero essere “calmierate” da investimenti in programmi di formazione e sviluppo interni alle aziende (80%). Risultano altrettanto importanti le collaborazioni con università e istituti tecnici (67%), così come le forme di outsourcing di progetti tecnologici (17%). Senza dimenticare la possibilità di reclutare talenti internazionali (10%).

Imprese elettrotecniche ed elettroniche: doppio mismatch

Secondo le previsioni di Unioncamere, tra il 2024 e il 2028 le imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane esprimeranno un fabbisogno di circa 22.500 nuovi occupati. Ciò porterà lo stock occupazionale a fine periodo a circa 230 mila unità.

Ebbene, il 94% del fabbisogno occupazionale, pari a circa 21.200 unità, andrebbe a sostituire i lavoratori in uscita dal mercato (replacement demand, sostituzione di addetti per mantenere costante lo stock occupazionale determinato principalmente da fattori demografici). Solo 1.400 unità identificherebbero la domanda di lavoro incrementale (expansion demand).

Di conseguenza, i settori dell'elettrotecnica e dell’elettronica evidenziano un mismatch in primis quantitativo, oltre che qualitativo. Colmare questi gap è la sfida cruciale del futuro.

Imprese elettrotecniche ed elettroniche: la transizione green e digitale crea occupazione - Ultima modifica: 2024-09-30T12:00:00+02:00 da Massimiliano Luce