L'identificazione biometrica per accedere a dispositivi di varia natura non è certo una novità, ma lo è senz'altro la soluzione concepita dalla società canadese Bionym, fondata nel 2011 come spinoff dell'università di Toronto, che ha sviluppato un dispositivo in forma di braccialetto indossabile, il Nymi Band, che misura un segnale elettrico univoco di ogni persona, più precisamente il battito cardiaco, è lo utilizza per rendere sicuri gli accessi a smartphone, PC, ma anche alla propria auto o alla propria abitazione. Questa tecnologia è stata sviluppata a partire da più di sei anni fa, prima ancora che la società si costituisse, sottolineando che non si tratta certo di un'improvvisazione ma di un serio percorso di ricerca e sviluppo che ha alle spalle quasi 10 ani di studi e sperimentazioni che hanno portato a verificare l'unicità del battito cardiaco di ciascuno di noi, al pari dell'impronta digitale. Dopo aver indossato il Nymi Band, la persona appoggia un dito sulla parte superiore di un sensore inviando alla sua circuiteria una vibrazione: se l'heartbeat è corretto, si illumina un LED e a questo punto l'accesso è consentito. Ovviamente la prima volta occorre il setting di un template biometrico, che si ottiene utilizzando per ciascuna persona il proprio ECG (elettrocardiogramma), anche se al riguardo non sono dall'azienda canadese indicati dettagli sulla procedura da effettuare. Da evidenziare comunque che il Nymi Band, una volta attivato, comunica l'identità di chi lo indossa ai diversi dispositivi che richiedono autenticazione, tramite un collegamento Bluetooth Low Energy. Il Nymi Band utilizza un sistema di sicurezza a tre livelli: il braccialetto stesso, il battito cardiaco dell'utente e un dispositivo di autenticazione autorizzato. Nel caso di uno smartphone, questo deve essere "registrato" tramite specifica App predisposta dall'azienda. Il sistema non è ancora in commercio, ma lo sarà a breve a un costo approssimativo inferiore agli 80 dollari.