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Il mismatch di competenze nel chimico-farmaceutico: l’indagine Skillmatch Insubria

L’indagine approfondisce le tematiche riguardanti l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, rilevando i mismatch relativi a profili offerti e competenze ricercate.

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Massimiliano Luce

Quali competenze sono richieste oggi nel settore chimico-farmaceutico? Quali sono i profili professionali più ricercati? Come ridurre gli skill gap?

A tutte queste domande ha risposto l'indagine Skillmatch Insubria. Sotto la lente di ingrandimento l’Insubria italiana e il Canton Ticino.

Lo scenario nell'industria chimica

Nelle province di Como, Varese e Lecco, in sei aziende del settore chimico tra le dieci intervistate sono state riscontrate situazioni di mismatch orizzontale. Si tratta di lavoratori che svolgono mansioni senza avere ricevuto alcuna attività formativa specifica.

Inoltre, il 70% dei rispondenti ritiene “pressochè inevitabile” il mismatch verticale “in entrata”. Soprattutto con riferimento alle hard skill.

Nel 60% delle aziende intervistate si rilevano poi casi di mismatch verticale “da obsolescenza”. Qui entrano in gioco fattori legati all’invecchiamento delle competenze o al deterioramento delle capacità fisiche del lavoratore.

Infine, sei aziende su dieci riscontrano casi di skill shortage. Qui pesa la scarsa disponibilità di candidati con adeguate competenze. Uno scenario che denuncia alcune inefficienze del sistema formativo. Tra le figure principali, mancano periti, laureati in chimica e ingegneri chimici.

Cosa accade nel settore farmaceutico

Anche nel settore farmaceutico l’elevata domanda di lavoro provoca casi di mismatch orizzontale. La causa risiede nella carenza di candidati e nell'invecchiamento della forza lavoro.

Metà delle aziende (su un campione di sei intervistate) evidenzia inoltre casi di mismatch verticale “in entrata”. Questi riguardano soprattutto le competenze specifiche del settore ma anche alcune soft skill. Per esempio quelle necessarie a cooperare in modo flessibile (team working) nell’affrontare i cambiamenti.

Come viene gestito il mismatch

Tendenzialmente tali mismatch vengono gestiti sia “spontaneamente”, tramite cioè il ricambio generazionale, sia mediante la definizione di appositi percorsi di up-skilling delle competenze.

Quattro aziende su sei segnalano casi di shortage di laureati in chimica/farmacologia e in medicina. I primi sono sempre più importanti per le funzioni produttive, vista la crescente complessità delle tecnologie utilizzate.

L'altro lato della frontiera: il Canton Ticino

Anche nel Canton Ticino sono stati rilevati casi di mismatch. Da un punto di vista quantitativo per profili qualificati in produzione, tecnici di laboratorio, qualità e amministrazione. Da un punto di vista qualitativo, più riferito a profili impiegati nella ricerca e sviluppo, in ambito commerciale e nella gestione strategica di processo.

Le cause principali di questo disallineamento delle competenze sono state individuate in vari elementi. Su tutti la crescente richiesta di competenze digitali. Pesa anche la scarsa notorietà di alcuni profili, come quelli dei tecnologi in chimica e chimica farmaceutica.

Questi e altri risultati dell’indagine saranno discussi e presentati, nel corso di un convegno che si terrà presso l’Università Carlo Cattaneo-Liuc a Castellanza il 24 giugno.

Il mismatch di competenze nel chimico-farmaceutico: l’indagine Skillmatch Insubria - Ultima modifica: 2022-06-23T09:00:00+02:00 da Massimiliano Luce