All’ SPS di Parma, Fanuc ha mostrato il robot collaborativo Fanuc CR-7iA/L capace di elaborare ed eseguire comandi vocali, grazie all’integrazione di un’applicazione di elaborazione del linguaggio naturale, sviluppata da Alascom in collaborazione con Cisco.
Utilizzando tecnologie quali machine learning, programmazione neurolinguistica e intelligenza artificiale, Alascom ha proposto un nuovo paradigma di interazione tra uomo e robot, permettendo una collaborazione attraverso un linguaggio “naturale”.
Gli operatori possono interagire con il robot utilizzando comandi vocali e il robot risponde vocalmente alle richieste, eseguendo il task autonomamente.
Grazie ai suoi sensori avanzati che prevengono ed impediscono qualsiasi contatto accidentale con l’ambiente circostante, il cobot Fanuc è in grado di svolgere compiti complessi in tutta sicurezza per gli operatori sgravandoli da attività pericolose e/o ripetitive, conformandosi ad una produzione flessibile ed effettuando operazioni di diversa complessità che si adattano alle richieste specifiche delle singole applicazioni.
Tutti possono comunicare con il cobot
Utilizzando l’applicazione di Alascom, che si integra con la soluzione Cisco Webex Teams via bot, è possibile comunicare in linguaggio naturale al robot collaborativo operazioni e comandi ed ottenere informazioni sul suo funzionamento, efficienza, eventuali fermi, e così via.
Questo significa che oltre ai tecnici specializzati anche altre figure meno esperte presenti in fabbrica possono finalmente visualizzare i dati produttivi in modo semplice e immediato, senza che sia necessario aggiungere software dedicato al proprio computer o effettuare l’accesso a svariate pagine web, e questo semplicemente sfruttando lo strumento aziendale di collaborazione Cisco Webex Teams.
Inoltre, è possibile ricevere degli alert in modo automatico via chat bot e storicizzarli, riducendo così il volume delle comunicazioni tramite e-mail. Il collegamento alla rete industriale sicura di Cisco assicura il rispetto di tutti i requisiti di cybersecurity per la protezione dei dati sensibili relativi alla produzione.
ZDT, per azzerare i tempi di fermo macchina
ZDT Zero Down Time è, invece, una soluzione - sviluppata sempre in collaborazione con Cisco - che attiva il monitoraggio da remoto dei robot per azzerare i tempi di fermo improvviso.
ZDT mantiene costantemente sotto controllo in tempo reale lo stato dei robot e del controllore, la produttività e l’usura, analizza i dati relativi al funzionamento, identifica e segnala attraverso notifiche eventuali problemi prima che questi si verifichino.
Grazie alla Big Data Analytics dei dati raccolti è possibile migliorare il tempo ciclo, aumentare la vita del robot e beneficiare del risparmio energetico.
I risultati che si ottengo sono mediamente downtime ridotti del 48% e miglioramenti dell’efficienza complessiva degli impianti nell’ordine del 16%.