Lunedì 15 aprile 2024 si celebra la Prima Giornata Nazionale del Made in Italy. La data non è un caso. Il 15 aprile coincide con la nascita di Leonardo da Vinci (anno 1452), simbolo del genio italiano. Il Made in Italy assume anche un ruolo sociale, con un suo contributo allo sviluppo economico e culturale del Paese.
Lo stabilisce la Legge Quadro pubblicata a fine 2023 (Legge 206/2023). La normativa è basata su principi di sostenibilità ambientale della produzione e sulla transizione dei processi produttivi verso la digitalizzazione. Non annulla “le peculiarità artigianali” che caratterizzano la produzione italiana, e ridà slancio costruttivo all’immagine del Paese.
Il MIMIT, uno dei primi propulsori del Disegno di Legge, ha individuato nella giornata una preziosa opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla creatività ed eccellenza italiana. Intende offrire al cittadino la possibilità di avvicinarsi alla cultura e al comparto produttivo nazionale.
Prevista una serie di eventi sul territorio nazionale. Ci sono mostre, cerimonie e aperture speciali di aziende. Si dà ufficialmente luce alla qualità delle opere dell’ingegno e ai prodotti italiani. Questi meritano di essere celebrati: è giusto dedicare loro una ricorrenza, alla stregua di tutte le altre festività nazionali.
I giovani e la formazione nella Prima Giornata Nazionale del Made in Italy
L’occasione sarà anche un modo per sensibilizzare gli studenti. E, soprattutto, incoraggiarli a scegliere professioni che possano contribuire a far eccellere il comparto manufacturing, cardine dell’economia italiana e volàno per la crescita del Paese.
Tra i diversi eventi nell’ambito della tecnologia particolarmente interessante è quello organizzato da Federmacchine per i giovani degli ITS, Istituti Tecnici e Licei. Gli studenti potranno comprendere contenuti e valore dell’industria italiana del bene strumentale, e cogliere le possibili opportunità di crescita professionale. C’è poi Anima, che dedica una settimana all’Open Day in fabbrica.
D’altra parte, è la stessa Legge che affronta proprio una delle questioni più delicate nel panorama produttivo nazionale: il mismatch tra domanda e offerta lavorativa. L’Italia è infatti uno dei pochi Paesi industrializzati dove scarseggiano le scuole tecniche. Con l’articolo 18 del Titolo III (Istruzione e formazione) viene istituito un nuovo percorso liceale che promuove conoscenze, abilità e competenze connesse al Made in Italy.
L’innovazione nella Legge quadro sul Made in Italy
Diversi gli eventi in programma anche nell’ambito dell’innovazione e della tecnologia, non solo durante il Celebration Day ma per tutto il mese. Attraverso il ricorso alla tecnologie e alla trasformazione innovativa si valorizzano le expertise di un popolo che – da poeti, navigatori e Santi – diventa sempre più digital-friend.
Uno degli obiettivi della Legge è proprio il consolidamento delle filiere strategiche (menzionate nel Titolo II). Per farlo è stato anche istituito il Fondo nazionale del Made in Italy, per accelerare i processi di transizione energetica e favorire i modelli di sviluppo per una economia circolare. Sono poi programmati incentivi per la proprietà industriale (articolo 6). Il voucher 3I – Investire In Innovazione avrà un rifinanziamento, con un'autorizzazione di spesa pari a 9 milioni di euro.
Nel Capo II si dà ampio spazio alle “Nuove tecnologie”, con riguardo a temi digital quali blockchain, e-commerce e metaverso. Con 30 milioni di euro (4 per il 2023 e 26 per il 2024) il MIMIT promuove e sostiene la ricerca applicata, lo sviluppo e l’utilizzo della tecnologia basata su registri distribuiti (DLT), per la tracciabilità e la valorizzazione delle filiere, grazie al carattere esaustivo ed affidabile delle informazioni rilevabili.
Per la campagna di comunicazione del MIMIT è stato realizzato il video che celebra “l’Italia che crea, che produce eccellenze e che costruisce il futuro”.