Il packaging flessibile di Goglio diventa 4.0. L'azienda ha investito nelle soluzioni cloud, IoT, AI, Machine Learning e di analisi dei Big Data di Microsoft.
L’adozione delle soluzioni cloud si inserisce all’interno del progetto MIND, Machine Insight Data, con il quale Goglio ha l’obiettivo di rendere più intelligenti e connesse le macchine, per ricavarne i dati che, una volta analizzati e presentati in forma efficace, vengono utilizzati nella costruzione dei servizi per i clienti.
La piattaforma di cloud computing Microsoft Azure ha permesso all’azienda un significativo miglioramento della performance delle macchine. Infatti, secondo i dati a disposizione di Goglio, una macchina connessa registra prestazioni superiori del 20% rispetto a una stand alone. Inoltre, i dati trasmessi e analizzati consentono di regolarla al meglio, ottimizzandone il funzionamento, e di manutenerla in modo proattivo e in futuro anche predittivo, riducendo così le interruzioni del 95%.
Il Gruppo ha, inoltre, adottato le soluzioni Azure Cognitive Services e Azure QnA Maker per sviluppare un efficace assistente Virtuale che semplificano il monitoraggio dei KPI, la richiesta di supporto tecnico e la gestione dei macchinari, anche grazie a report e alert inviati direttamente sul cellulare. Queste soluzioni consentono ai clienti, nel totale rispetto della privacy dei dati, di confrontare facilmente le performance delle proprie macchine con quelle di altri, scegliendo i tool tecnologici e i livelli di servizio più rispondenti alle proprie esigenze.
Infine, con l’obiettivo di permettere ai clienti di seguire da remoto le fasi di precollaudo dei macchinari acquistati, Goglio si è affidato ad Azure Media Streaming, soluzione che consente di ispezionare le macchine da remoto scegliendo le inquadrature migliori, visualizzando al contempo i dati in telemetria e interagendo con i sistemi.
“Grazie alle soluzioni abilitate da cloud, AI e Big Data siamo riusciti a realizzare un ambizioso progetto di digitalizzazione della nostra offerta, che va oltre al pay per performance ed è più focalizzato sui servizi”, ha dichiarato Paolo Carabelli, Responsabile Infrastrutture ICT e Digital Transformation di Goglio.