Intervenire efficacemente sul territorio con iniziative di formazione permanente, mirate a favorire e riqualificare nuova professionalità oltre che mantenere i posti di lavoro esistenti adeguando le competenze alle nuove attività richieste dall'economia digitale.
Sono questi i cardini delle linee di indirizzo dell'avviso al Programma del Fondo sociale europeo 2014-2020 "Percorsi formativi nell'ambito della formazione permanente" su Industria 4.0, presentate nella sede della Regione a Udine dall'assessore alla Formazione del Friuli Venezia Giulia Loredana Panariti.
Coniugare innovazione e occupazione
Panariti ha focalizzato l'attenzione sui cambiamenti tecnologici e sulla necessità di porre in atto azioni per riqualificare e favorire nuova professionalità, incrementare le conoscenze e potenziare le competenze o svilupparne di nuove per valorizzare il capitale umano.
"C'è il rischio" ha affermato Loredana Panariti "che i cambiamenti tecnologici riducano l'occupazione a una velocità maggiore di quella con cui si crea nuovo impiego; ciò richiede azioni di contrasto basate sull'adeguamento delle competenze delle persone alla nuova domanda di professioni sempre più qualificate".
I risultati attesi entro il 2019, data di chiusura del programma, che può contare su risorse finanziarie pari a oltre 2,6 milioni di euro, prevedono la formazione di almeno 3.600 persone e il completamento di 300 operazioni finanziate.
Gli obiettivi del programma
Il programma si rivolge ai disoccupati, inoccupati, inattivi e agli occupati residenti o domiciliati in regione e propone una metodologia di tipo esperienziale, learning by doing (imparare facendo).
Inoltre, prevede attività laboratoriali strettamente collegata all'ambito tecnico-professionale di riferimento oltre che collaborazioni, testimonianze qualificate, visite fuori sede, attività didattiche esterne anche in collaborazione con altri Enti territoriali, istituzioni attive nell'ambito della ricerca e dell'innovazione quali organismi di ricerca, università, enti gestori di parchi scientifici e tecnologici e di cluster tecnologici.
È previsto inoltre lo studio di casi aziendali e lo sviluppo di competenze trasversali. Viene favorita, infine, l'acquisizione di conoscenze utili per la definizione di progetti di autoimprenditorialità.