HomeCompetenze 4.0Formazione 4.0: arriva un corso executive per digitalizzare le Operations

Formazione 4.0: arriva un corso executive per digitalizzare le Operations

Bologna Business School e Bonfiglioli Consulting lanciano insieme un percorso formativo per comprendere le opportunità che offre il digitale nelle Operations sia interne che lungo la filiera. Attivato anche un Osservatorio Permanente delle Operations da Bonfiglioli.

Leggi le riviste ⇢

Ti potrebbero interessare ⇢

Gaia Fiertler

L’Open Program Digital Transformation in Manufacturing and Supply Chain si rivolge soprattutto a decisori aziendali, direttori di funzione e imprenditori. Ma anche a capi reparto e tecnici interessati, per acquisire competenze sulle nuove tecnologie, districarsi tra fornitori e soluzioni digitali e aprirsi a nuovi modelli di business.

Attraverso questo percorso, infatti, manager e imprenditori arricchiranno la propria cassetta degli attrezzi di conoscenze e criteri per valutare, attivare o potenziare il proprio “Digital Journey”. Saranno in grado di fare studi di fattibilità e di confrontarsi con i fornitori e le soluzioni proposte. Potranno individuare dove risiedono i dati in azienda per iniziare a usarli e a valorizzarli, con competenze e strumenti digitali adeguati. Una maggiore cultura del dato e un suo uso corretto in azienda possono aumentare l’efficienza produttiva. Possono anche ridurre sprechi e consumi e migliorare l'impatto ambientale.

I contenuti del corso executive

ll percorso muove dall’analisi dell’evoluzione delle Operations interne ed esterne, come flusso fisico e flusso informativo. Arriva poi all’automazione flessibile integrata, ossia la digitalizzazione applicata al manifatturiero. Introduce ai sistemi di gestione più avanzati e fornisce principi di “Data mining e analysis” e gestione dei dati prodotti dalla produzione e dalla Supply chain con loro trasformazione in informazioni utili. Quindi si discuteranno casi reali di aziende che hanno già introdotto tecnologie di Big Data & analytics, Cloud, IoT e AI. Infine, si dedicherà spazio al tema della competenze necessarie per sostenere questi processi di trasformazione digitale.

«Non è un percorso verticale per tecnologi di processo o informatici. Affronteremo i principi base delle tecnologie che abilitano l’Industria 4.0 calate nei contesti industriali, con casi, esperienze, testimonianze che confronteremo e discuteremo insieme. L’obiettivo ultimo è quello di aiutare le aziende a fare una valutazione corretta del proprio livello di maturità digitale. E, partendo da lì, a riuscire a soppesare opportunità e rischi nell’introdurre nuovi progetti», spiega Alberto Regattieri, professore ordinario di “Impianti industriali meccanici” dell’Università di Bologna, direttore didattico dell’Open Program in partenza il 1° dicembre, con scadenza iscrizioni il 27 novembre.  

L'Osservatorio permanente sulla transizione digitale ed ecologica

Accanto a questa progettazione formativa con Bologna Business School, Bonfiglioli Consulting ha avviato un Osservatorio permanente delle Operations. L'iniziativa intende monitorare in modo dinamico il livello di maturità digitale e green delle imprese italiane. Il progetto proseguirà nei prossimi due anni, con 60 domande suddivise in 5 sezioni: informazioni dell’azienda, Operation excellence, Sostenibilità, Trasformazione digitale e Risorse umane. Infatti, processi (Operation Excellence), tecnologie (Trasformazione digitale) e ambiente-persone (Sostenibilità) sono le tre direttrici di sviluppo dell’industria manifatturiera che tendono a intersecarsi tra loro.

All’Osservatorio ad oggi hanno risposto un centinaio di aziende per lo più B2B (63%). L'iniziativa è aperta all’adesione di altre aziende con Operations interne e almeno 30 dipendenti, con l’intenzione di estendere il bacino anche alle imprese B2C. Il campione rappresenta per lo più aziende medie. Di queste, 79 hanno già certificato le proprie risposte. Nel 73% dei casi hanno risposto figure del top management (C-Level). La percezione è positiva sul proprio business nell’ultimo triennio per quota di mercato, marginalità, fatturato e numero di addetti.

«Quello che emerge ripetutamente dalla nostra indagine è una certa distanza tra intenzioni, pianificazione e reale attuazione. E, in particolare, tra l’auto-percezione digitale e l’effettiva messa in campo di progetti e strumenti», commenta Marco Brandalesi, responsabile Supply Chian, Manufacturing & Operational Excellence di Bonfiglioli Consulting. 

Digitalizzare non vuol dire solo installare un Erp o un Mes

Su quest’ultimo aspetto, per esempio, il 64% pensa di avere un buon/ottimo livello di digitalizzazione. Poi però, quando si chiedono le tecnologie adottate, la maggioranza cita Erp (80%) e Mes (54%). Le percentuali calano drasticamente rispetto alle tecnologie digitali. Il Cloud Computing è al 27% di utilizzo e ha intenzione di adottarlo un ulteriore 14%. Solo uno su 5 ha implementato l’IoT, con un ulteriore 14% che l’ha pianificato. Solo il 4,3% ha soluzioni di Intelligenza artificiale, mentre un 20% le ha parzialmente implementate. Sono infine assenti da questo campione tutte le altre tecnologie che abilitano l’Industria 4.0. Ovvero Big data & analytics, blockchain, augmented e virtual reality, additive manufacturing, advanced manufacturing solutions e cybersecurity.

Sullo scollamento tra il dire e il fare, emerge per esempio che sempre in piccola parte i processi e gli strumenti sono allineati alla strategia. Come pure le risorse umane e i sistemi IT. Questi, per esempio, sono investimenti pianificati da oltre un’azienda su due. Poi, di fatto, solo una su 3 ha una architettura IT consolidata e in evoluzione. Inoltre, solo una su 4 ha una gestione informatizzata delle Operations, anche se è in programmazione per oltre il 50%. Lo stesso vale per gli strumenti e i processi da adottare per mettere in pratica la strategia aziendale. Questa risulta basata soprattutto su riduzione del time-to-market, dei costi di prodotto, di impatto ambientale e che punta sulla differenziazione in termini di servizi, prodotti e qualità.

Tuttavia, per realizzare queste strategie meno del 20% ha implementato un programma di Operational Excellence consolidato e in evoluzione. Il 40% ne ha pianificato però l’implementazione. Meno del 20% ha strumenti per trasformare la strategia in azione e il 31% ce l’ha in programma. Infine, neppure una su 2 (46%) dichiara di avere una organizzazione definita per ruoli e processi. Il 65% ce l’ha in programma.

«Dalla nostra indagine risulta esserci consapevolezza dell’utilità dei processi e sistemi digitali, ma c’è ancora cautela nel metterli a terra, un po’ per mancanza di competenze adeguate, un po’ perché non si ha ancora sicurezza sui ritorni dell’investimento. L’Open Program vuole proprio aiutare a mettere in pratica le intenzioni e le pianificazioni delle imprese, anche con le testimonianze di chi ha già avviato la trasformazione digitale e ne inizia a raccogliere i frutti. Mostreremo come competenze, digitalizzazione e sostenibilità siano connesse tra loro: una fabbrica che parla con i dati, infatti, riesce a lavorare sui consumi e ad evitare derive funzionali», conclude Michele Bonfiglioli, amministratore delegato di Bonfiglioli Consulting.

Formazione 4.0: arriva un corso executive per digitalizzare le Operations - Ultima modifica: 2023-11-01T08:00:49+01:00 da Gaia Fiertler