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Filiere produttive ed ecosistemi industriali: 34 milioni di euro in contributi e finanziamenti

Apre il 28 marzo 2024 lo sportello del nuovo bando di Regione Lombardia, con agevolazioni destinate ai progetti di filiera presentati da pmi e MidCap, con il coinvolgimento anche delle grandi imprese.

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Marianna Capasso

Parte alle ore 15:00 del 28 marzo 2024 il nuovo Bando di Regione Lombardia. Il Bando destina importanti risorse al rafforzamento delle filiere produttive e degli ecosistemi industriali regionali, nelle catene globali del valore. La misura, sotto forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, favorisce i progetti fino a 5 milioni di euro.

La dotazione finanziaria totale è pari a 34 milioni di euro, a valere sui fondi europei del PR FESR Lombardia 2021-2027. Di questi, 30 provengono dall’Azione 1.3.4, e i restanti 4 sulle disponibilità dell’Azione 1.1.1 – ma destinati prettamente alle attività di Sviluppo Sperimentale. Vediamo, allora, chi può presentare la domanda, per quali progetti e l’ammontare dell’agevolazione.

Obiettivi e destinatari della misura filiere produttive ed ecosistemi industriali

L’agevolazione ha l’obiettivo di accrescere la capacità di innovazione, produzione e investimento di filiere ed ecosistemi, rafforzando in primis la competitività di quelle già esistenti. Allo stesso tempo, favorirà la costituzione e lo sviluppo delle nuove filiere, incoraggiando la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, in un’ottica di economia circolare. La misura, infine, favorirà l’innovazione, il miglioramento tecnologico e la digitalizzazione delle linee produttive.

Ma qual è la definizione di filiera? La normativa fa riferimento a raggruppamenti di imprese, legate insieme da un accordo che contiene la descrizione del progetto, la definizione dei ruoli e degli impegni e l’esborso economico di ciascun partecipante. Le filiere dovranno essere composte da almeno cinque partner – di cui non più di due legati da un rapporto di controllo e collegamento – di qualsiasi dimensione, a condizione che la maggioranza sia rappresentata da pmi.

Nella filiera può essere presente solo una grande impresasecondo la definizione normativa europea – a condizione che svolga attività di Sviluppo Sperimentale. Sono ammesse anche le MidCap (Middle-size capitalization), nelle attività di innovazione dei processi e dell’organizzazione, ma solo se collaborano “effettivamente” con le piccole e medie imprese – che, cumulativamente, dovranno sostenere almeno il 30% dei costi ammissibili.

È fondamentale, poi, il requisito della sede: tutti i partner dovranno avere almeno una sede operativa in Lombardia. Potranno però anche costituirla successivamente, non oltre la data di stipula del contratto di finanziamento. La deadline per la costituzione della “grande impresa” della filiera, invece, coincide con la data di presentazione della rendicontazione per l’erogazione del contributo.

Le agevolazioni della misura filiere: finanziamento o contributo?

L’agevolazione prevista dal bando assume la forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato. Va però fatta una distinzione, a seconda della dimensione aziendale. Il contributo, per pmi e MidCap coprirà un massimo del 10% delle spese ammissibili di competenza e nei limiti del regime di aiuto; sale al 25% per le grandi imprese, con un limite massimo di 625mila euro.

Il finanziamento, invece, non è previsto per le grandi imprese, ma solo per pmi e MidCap. Copre al massimo il 60% delle spese ammissibili, e fino a 2,5 milioni di euro. Ha una durata compresa tra 3 e 6 anni, con rate semestrali posticipate al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno. Il tasso fisso è molto basso, con una aliquota dell’1,5%.

L’agevolazione è concessa nel rispetto dell’articolo 25, con riferimento al Regolamento de minimis (Regolamento UE n. 651/2014), e secondo le disposizioni del nuovo Regolamento (UE) n. 2831/2023. Dal 2024 innalza la soglia degli aiuti erogabili, offrendo così maggiori sostegni finanziari alle imprese.

Il progetto di filiera: limiti e tempistiche

Ogni singolo partner della filiera dovrà prevedere un proprio intervento: l’insieme delle diverse azioni costituirà il progetto. È però fondamentale che questo rientri in una delle due categorie individuate dal bando, ovvero investimenti in sviluppo aziendale o innovazione di processo e di organizzazione. In abbinamento a una delle due precedenti azioni, sarà possibile prevedere un progetto di alta formazione o una attività di consulenza.

L’investimento del progetto di filiera dovrà presentare dei limiti, minimi e massimi. Non potrà essere inferiore ai 750mila euro, ma non potrà nemmeno superare i 5 milioni. In tutti i casi, ogni pmi dovrà sostenere un intervento per un valore minimo di 150mila euro. Il valore sale a 300mila per le MidCap e a 500mila per le grandi imprese. La durata del progetto non potrà essere superiore a 18 o 24 mesi (qualora preveda una attività di Sviluppo Sperimentale), a far data dalla pubblicazione del decreto di concessione dell’agevolazione sul BURL.

Spese ammissibili

Saranno ammesse le spese sostenute solo successivamente alla presentazione della domanda di contributo, a condizione che risultino funzionali e collegate al progetto di filiera. Le voci potranno prevedere costi in diversi ambiti.

  • Investimenti nello sviluppo aziendale (acquisto, installazione e allacciamento di macchinari attrezzature e impianti; acquisto di software e di diritti di privativa industriale; opere murarie e impiantistica solo se connesse e con limiti).
  • Innovazione di processo e di organizzazione (costi per strumentazione e attrezzature, per la ricerca contrattuale, per brevetti e licenze).
  • Alta formazione (comprese le spese di consulenza, e con un limite del 50% della spesa ammessa).
  • Sviluppo sperimentale funzionale allo sviluppo o al consolidamento del gruppo (solo per le grandi imprese, comprendendo anche le spese per il personale coinvolto e quelle per attrezzature e strumentazione).

Tempistiche e procedure della misura filiere produttive ed ecosistemi industriali

Nell’Accordo di Filiera andrà individuato un capofila: sarà questo a presentare la domanda, in nome e per conto del gruppo, attraverso la piattaforma digitale Bandi e Servizi di Regione Lombardia (con il tasto “fai domanda”). Lo sportello aprirà alle ore 15:00 del 28 marzo 2024, con chiusura prevista al 31 dicembre 2027, a meno che la dotazione finanziaria non si esaurisca prima. Potrebbe comunque essere prevista una proroga.

Nell’istanza il capofila dovrà riportare le informazioni necessarie ai fini della sottoscrizione dell’accordo di filiera – oltre a provvedere ad allegare tutte le altre documentazioni. È prevista una procedura a sportello, dunque in base all’ordine di protocollazione della domanda, con una valutazione che prevede una istruttoria formale e una di merito, funzionalmente a specifici criteri previsti nel bando, tra cui la qualità dell’operazione, la sostenibilità della proposta e i fattori economico-finanziari.

Il Soggetto gestore è Finlombarda S.p.A, che svolge, per conto di Regione Lombardia, la funzione di assistenza tecnica, provvedendo altresì a stipulare il contratto di finanziamento con ciascun Partner beneficiario – e a stabilire eventualmente la sospensione dell’erogazione, nei casi previsti dalla normativa. È sempre Finlombarda ad erogare il finanziamento, in due tempi diversi. Una prima tranche (pari al 70%) è a titolo di anticipazione alla sottoscrizione del contratto di Finanziamento, e la rimanente quota a saldo, dopo le opportune verifiche.

Ulteriore documentazione normativa è reperibile al link di Finlombarda S.p.A.

Filiere produttive ed ecosistemi industriali: 34 milioni di euro in contributi e finanziamenti - Ultima modifica: 2024-03-27T12:58:31+01:00 da Marianna Capasso