L'Expo 2015, che si aprirà ufficialmente tra poche settimane, sarà il primo expo attento al valore della sostenibilità. Per questa ragione le aziende sono state chiamate a essere protagoniste in modo davvero responsabile . Partendo da questa consapevolezza, Confindustria ha scelto di promuovere, all'interno del Padiglione Italia, la mostra 'Fab Food. La fabbrica del gusto italiano'.
L'eccellenza della cultura alimentare italiana è riconosciuta in tutto il mondo e in vista dell'aumento di popolazione mondiale - si stima che nel 2050 saremo 9 miliardi di persone - proprio le aziende alimentari italiane vogliono conservare il proprio ruolo da protagoniste. Da qui l'impegno di creare una filiera industriale capace di offrire prodotti sani e sicuri, con la qualità e la quantità necessarie per soddisfare le richieste del mercato.
Valori che saranno esaltati proprio nella mostra Fab Food, un percorso in dieci tappe, sviluppato con la collaborazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, che proporrà attrazioni creative, ma puntuali, per illustrare la complessità e le connessioni della filiera agro-alimentare italiana. Una filiera chiamata a nuove sfide e che, come ha spiegato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, grazie a Expo può tornare a crescere: “Negli ultimi mesi molte aziende si sono salvate grazie alle gare di Expo e il favorevole rapporto euro/dollaro sta facilitando l'export. Inoltre proprio l'Expo può essere sfruttato dalle aziende per rilanciarsi, perché mette in mostra il nostro Paese. L'Italia è al quinto posto mondiale nella produzione alimentare, ma dobbiamo migliorare l'immagine del Made in Italy e difenderci dalla contraffazione. Tutto il mondo sarà in Italia per conoscere l'italian style, perché noi siamo qualità, gusto e stile”.
“Per questo”, ha concluso Squinzi, “la mostra sarà un esempio di come l'industria vuole essere protagonista di una corretta cultura alimentare e di un nuovo modello di alimentazione industriale sostenibile. Ricerca e innovazione sono protagonisti in questo processo, che vede trasferire la qualità e la tradizione del nostro gusto all'interno di prodotti alimentari industriali e sicuri”.