Zaini e marsupi da uniformi militari, guanti in nitrile e mattonelle di gomma da zerbini industriali, materiali di isolamento dai filtri del tabacco: sono esempi di utilizzo di materie prime seconde recuperate da scarti e rifiuti, sia con riciclo sia con riutilizzo. La piattaforma Cyrkl, che prende il nome dalle iniziali del fondatore praghese Cyril Klepek, è un marketplace B2B dotato di intelligenza artificiale per l’analisi dei dati e l’apprendimento automatico, dove aziende di ogni tipo possono incontrarsi virtualmente per il commercio di scarti e rifiuti, cercando di rimettere in circolo quanti più materiali possibili.
«Avere un servizio che ti permette di pubblicare annunci per i tuoi scarti apre nuove strade all’innovazione per l’economia circolare. Grazie al nostro marketplace si possono anche conoscere aziende in grado di riutilizzare ciò che finora è stato semplicemente riciclato, sfruttando così il valore dei propri rifiuti. Le imprese possono guadagnare dalle proprie vendite, risparmiare sui costi di smaltimento, risparmiare tempo e diminuire il proprio impatto ambientale, evitando l’emissione di ulteriore CO2. Possono così scoprire il vero valore dei propri rifiuti, assicurandosi di ottenere veri prezzi di mercato per i loro scarti», afferma Simone Grasso, Country Manager per l’Italia.
Per riutilizzo senza costi di riciclo, si intende che in determinati casi, applicando la normativa dei sottoprodotti, è possibile che alcuni scarti non assumano mai la qualifica di rifiuto. La differenza sostanziale con il riutilizzo di materiali riciclati o secondari risiede proprio nel non aver dovuto compiere alcun trattamento diverso dalla normale pratica industriale, abbattendo quindi costi e impatti relativi al riciclo dei materiali. «Questo è possibile chiaramente solo in determinati casi, ma quando possibile si dimostra una soluzione preferibile», precisa Grasso.
Dal 2019 l’azienda, che fa anche consulenza alle aziende sull’economia circolare, dalla scansione circolare sui rifiuti, alle analisi di mercato, applicazione delle nuove tecnologie per il riciclo fino all’intera progettazione del sistema produttivo - e del prodotto - in chiave ecosostenibile, si è già affermata in 13 Paesi europei e conta su un’ottantina di collaboratori. A livello globale sono già collegate oltre 17.000 aziende e oltre un migliaio in Italia. Le aziende possono dunque caricare on-line i propri materiali di scarto, per trovare controparti interessate a riciclare o riutilizzare i materiali con soluzioni più efficienti dal punto di vista economico ed ambientale. Tra i clienti Skoda Auto, Lidl e Saint Gobain.
Economia circolare, ovvero dare una seconda vita ai rifiuti
L’azienda finlandese Lindstrom, per esempio, produce una vastissima gamma di indumenti protettivi per gli addetti in produzione, tra cui zerbini in grandi quantità, che ritira ai clienti una volta giunti a fine vita. Il flusso di questo genere di rifiuti è molto consistente, poiché include quelli venduti e ritirati, quelli utilizzati dall’azienda stessa e gli scarti di produzione. Essendo formati soprattutto da gomma e da una fibra sintetica, il nitrile, il trattamento del rifiuto non è dei più semplici e la discarica sarebbe la soluzione più facile, perché la separazione dei due elementi rende il riciclo piuttosto complesso.
Tuttavia, l’azienda si è rivolta a Cyrkl per trovare una soluzione alternativa sostenibile dal punto di vista ambientale e, grazie all’estesa rete della piattaforma, è emerso un riciclatore in grado di estrarre le fibre sintetiche di nitrile, da cui ricavare un granulato di gomma valutato circa 150 euro a tonnellata. Una volta separati, i due materiali hanno preso strade diverse. Nel primo caso, il granulato di gomma è stato processato internamente dal riciclatore per la formazione di mattonelle in gomma ed è stato rivenduto anche come “rigranulato”. I granuli in gomma possono rientrare in circolo anche tramite altre produzioni, come la segnaletica stradale (dossi o paletti), sicché piastrelle e granuli di gomma sono stati caricati su Cyrkl per trovare nuovi potenziali utilizzi. Per quanto riguarda il nitrile invece, è possibile impiegare le fibre estratte, per esempio, per la produzione di guanti in nitrile, che sono molto resistenti e preferibili per chi ha allergie al lattice.
Un altro settore con tante barriere al riciclo per il raggruppamento di tessuti misti, ma anche con una tendenza sempre più diffusa a trovare e utilizzare materiali riciclati o di scarto è quello della moda. In particolare, la startup francese Saint Lazare di Capucine Thiriez è impegnata nell’“upcycling” di materiali destinati a essere smaltiti. Rimette infatti in circolo materiali come tela, feltro o pelle, provenienti da molteplici processi produttivi, disegnando e realizzando zaini, portafogli, marsupi, borse per computer, cinture e gioielli. Su Cyrkl ha acquistato delle uniformi militari che sarebbero state smaltite in un inceneritore, trasformandole invece in nuovi prodotti artigianali.
L’approccio è “win-win” sulla piattaforma: la startup, in cerca di materie prime seconde, ha infatti trovato un partner a sua volta in cerca di una soluzione alternativa all’incenerimento dei propri rifiuti tessili, perché lo smaltimento avrebbe avuto un forte impatto ambientale. Agendo da facilitatore tra le aziende, Cyrkl abbatte quelle barriere informative che limitano le opportunità per trovare alternative più sostenibili alla gestione dei rifiuti con risparmi ambientali ed economici.
Prossimo step: espansione globale
Imminente l’espansione nel continente americano di Cyrkl, che sfrutterà la tecnologia e il know-how sviluppati. «Trovare soluzione per i propri scarti e utilizzare materiali secondari, anziché materie vergini, consente nel lungo periodo di “chiudere il cerchio” delle risorse», conclude Cyril Klepek.
«La nostra mission è raddoppiare il livello globale di circolarità entro il 2030, costruendo una piattaforma globale trasparente per rifiuti industriali e green sourcing. Infatti, non vediamo l’ora di trasformare il nostro marketplace digitale in una piattaforma globale che, attraverso l’elaborazione intelligente dei dati, colleghi le aziende di tutto il mondo e trasferisca i principi dell’economia circolare al settore della gestione dei rifiuti e delle risorse».