Per finanziare i piani di cooperazione intersettoriale e internazionale tra imprese, e per supportare le idee innovative delle pmi, è partito il bando Pimap4Sustainability.
Si tratta di un progetto di Euroclusters finanziato dall’Unione europea, destinato al sostegno delle realtà aziendali regionali, lungo la value chain della manifattura avanzata, della fotonica e dei materiali avanzati.
L’obiettivo del programma è quello di rendere le imprese più resilienti, attraverso un processo di doppia transizione (verde e digitale), internazionalizzando altresì le proprie attività. Grazie allo sviluppo di nuovi prodotti, servizi o processi d’impresa, e utilizzando procedure innovative, i progetti selezionati contribuiranno alla sostenibilità globale delle imprese europee, a livello sociale, economico e ambientale. Vediamo allora i dettagli del bando, e come partecipare.
Obiettivi e finalità del progetto Pimap4Sustainability
Il programma PIMAP4Sustainability riunisce 6 tra i maggiori cluster europei – tra cui il francese Alpha-RLH che è anche coordinatore, e l’italiana AFIL – per far leva su tre fra le sei tecnologie abilitanti fondamentali, ovvero fotonica, materiali avanzati e manifattura avanzata.
Con il bando si punta anche a stimolare il potenziale di innovazione delle pmi e delle aziende europee, in tre settori industriali chiave (metallurgia, aerospazio e produzione industriale), in modo da accelerare l’adozione di nuovi processi verdi e digitali.
Attraverso un pacchetto composto da servizi e meccanismi di supporto, Pimap4Sustainability offre un sostegno diretto alle proposte meritevoli di progetti innovativi, afferenti alla qualificazione e riqualificazione della forza lavoro in aree innovative critiche, provando a massimizzare le opportunità internazionali per le pmi.
In particolare, l’idea proposta dovrà risultare “innovative lab-to-market”: il bando, infatti, sostiene principalmente i progetti che presentino una maturità tecnologica medio alta, da 5 a 8, con una durata compresa tra 6 e 9 mesi. Gli stessi progetti poi, dovranno prevedere, nell’ambito dell’idea, un miglioramento della sostenibilità ecologica, economica e sociale delle pmi europee, con implicazioni per l’intero ecosistema.
Grandi imprese, pmi e anche consorzi: chi sono i candidati ammessi?
Possono presentare domanda di partecipazione alla Call Pimap4Sustainability le pmi – secondo l’accezione comunitaria del termine – ma anche le imprese di grandi dimensioni, a condizione che tutte risultino residenti in uno Stato Membro UE o in un Paese associato al Programma per il Mercato Unico.
Considerando che Pimap4Sustainability mira a sviluppare progetti innovativi in collaborazione, anche i consorzi possono partecipare al bando, ma dovranno risultare composti da due aziende, di cui almeno una pmi, residenti in 2 diversi Stati membri dell’Unione Europea o in Paesi associati.
Sono ammesse anche le RTO (Organizzazione di Ricerca e Tecnologia), ma solo come subappaltatori, ricevendo fino a 20mila euro dal budget del progetto: non possono infatti risultare beneficiari diretti né partner. All’interno di ogni progetto, poi, i soggetti dovranno essere indipendenti l’uno dall’altro, come entità legali distinte, senza conflitti di interessi.
Non saranno ammesse organizzazioni in liquidazione o in difficoltà finanziarie, perché l’obiettivo di Pimap4Sustainability è supportare la crescita e lo sviluppo, e pertanto il finanziamento non potrà fungere da cuscinetto per eventuali perdite pregresse.
Le risorse e le misure agevolative previste dalla Call Pimap4Sustainability
Attraverso lo schema di finanziamento Pimap4Sustainability sosterrà i progetti che utilizzeranno le applicazioni delle tecnologie abilitanti (fotonica, materiali avanzati e produzione avanzata), destinate a tre mercati applicativi (aerospaziale, lavorazione dei metalli e produzione industriale).
Il budget complessivo, pari a 800mila euro, sarà distribuito tra 13 destinatari finali (singoli o in consorzio). Sono previsti due diversi schemi agevolativi: il primo, come sostegno all’innovazione, finanzierà progetti di collaborazione, mentre il secondo, nella forma di supporto alla formazione, contribuirà alla qualificazione della forza lavoro.
Pertanto ad ogni “vincitore” in prima battuta verranno assegnati fino a 60mila euro, non cumulativi, però, con eventuali quote ricevute dai fondi dei programmi di innovazione e formazione. Non è infatti ammesso qualsiasi doppio finanziamento con altri progetti Euroclusters.
A questo budget potrà aggiungersi il secondo strumento di finanziamento a cascata, relativo alle attività di formazione in due aree critiche per la sostenibilità delle pmi, ovvero la transizione verde e l’internazionalizzazione delle attività. Per la prima tipologia è prevista una sovvenzione pari a 5mila euro, per la seconda 10mila.
Come partecipare alla Call Pimap4Sustainability
Ogni interessato, che presenti gli specifici requisiti richieste dalla Call, può proporre la propria candidatura fino al 3 maggio 2023. Per la domanda andrà utilizzato il modello riportato nell’Allegato 1 del bando, compilato e inviato via mail (pimap4sustainability@alpha-rlh.com).
Come riportato nelle Linee Guida, è fondamentale che la proposta sia scritta in inglese perché sarà sottoposta all’attenzione di tutti i sei cluster. Oltre a tutti i documenti obbligatori e alle informazioni richieste, sarà possibile allegare anche una documentazione aggiuntiva, come una lettera di supporto o d’intenti.
È poi importante che il progetto abbia una “dimensione europea” e non nazionale, caratteristica che andrà sottolineata per evidenziare l’aspetto cooperativo regionale.
Considerando che le proposte saranno valutate da diverse persone, appartenenti a diversi settori e con background differenti, bisognerà usare un linguaggio comprensibile. Inoltre, la proposta dovrà risultare originale, frutto di una propria idea e non un plagio.
Call Pimap4Sustainability: la valutazione dei progetti
Dopo una prima verifica formale, relativa alle procedure burocratiche ed amministrative, si procederà con una valutazione sul merito delle proposte, che prevede l’attribuzione di un punteggio massimo di 20, secondo quattro diverse categorie:
- pertinenza del progetto rispetto ai temi di Pimap4Sustainability - 6 punti
- impatto del progetto in relazione all’obiettivo prefissato dalla pmi o dal consorzio - 6 punti
- attuazione - 6 punti
- composizione del consorzio - 2 punti
Solo le proposte che arriveranno a 15 punti verranno considerate ammissibili, sempre che venga raggiunto un valore minimo di 3/6 per i primi tre criteri. La valutazione sarà effettuata autonomamente da ciascun partner di Pimap4Sustainability, entro due mesi dalla chiusura del bando (entro quindi i primi di giugno 2023) utilizzando una griglia di valutazione chiara e trasparente (si vedano le Linee Guida).
Le 13 proposte selezionate saranno contattate dopo l’emissione della graduatoria e passeranno alla fase del Sub Grant Agreement (accordo di sub sovvenzione) della durata di un mese. Poi, finalmente, si potrà partire con la realizzazione.
Tutta la documentazione è presente on-line e sulla pagina Funding & Tender Opportunities della Commissione europea.