HomeCompetenze 4.0Competenze 4.0: l’impegno delle imprese nella formazione professionale e continua

Competenze 4.0: l’impegno delle imprese nella formazione professionale e continua

Premiate alcune best practice nella formazione professionale e continua per portare competenze tecnico-professionali 4.0 in azienda. Il premio SkillMatch Award va a Rodacciai di Lecco e a Enrico Cantù Assicurazioni di Saronno, in Italia, e a Schindler Supply Chain Eu e Maturi & Sampietro nel Canton Ticino.

Leggi le riviste ⇢

Ti potrebbero interessare ⇢

Gaia Fiertler

Il riconoscimento “SkillMatch Award”, alla sua prima edizione, premia imprese particolarmente attive nella formazione, le cosiddette “Learning friendly company”, nelle Province di Como, Lecco, Varese e nel Canton Ticino per diffondere il valore dell’apprendimento per la crescita delle persone e delle aziende stesse. Nella valutazione sono stati presi in considerazione tre parametri: le politiche di formazione del personale, sostenibili nel tempo e attente ai fabbisogni dei lavoratori; la formazione innovativa per metodi, strumenti utilizzati e persone coinvolte e le partnership con il sistema educativo, altre imprese, associazioni e istituzioni, collaborazioni volte ad alimentare ecosistemi di formazione e innovazione.

Istituito nell’ambito del Progetto Interreg di ricerca-azione SKillMatch Insubria, lo SkillMatch Award prevede le due categorie “Grande impresa” e “Piccola/media impresa”. Per la prima, una giuria costituita da esponenti del panorama economico-finanziario, accademico e istituzionale italiano e svizzero ha scelto Rodacciai di Lecco e Schindler Supply Chain Eu per il Canton Ticino e, per la seconda categoria, Enrico Cantù Assicurazioni di Saronno e Maturi & Sampietro per la Svizzera.

Rodacciai e RoadJobAcademy, per rispondere alla carenza di competenze 4.0

Rodacciai di Bosisio Parini in Provincia di Lecco è tra le aziende promotrici e sostenitrici del network RoadJob, che nasce nel 2018 come risposta del territorio alla carenza di competenze 4.0, con la realizzazione della RoadJob Academy, coordinata da Marco Onofri, giovane HR manager di Rodacciai.

Il network comprende 26 aziende delle Province di Como, Lecco e Monza e Brianza, 11 istituti ed enti di formazione e alcune agenzie per il lavoro, come Gi Group, Randstad e Umana, tutte realtà che, insieme, contribuiscono a creare un ecosistema efficace nella transizione scuola-lavoro.

Esperti di lean manufacturing, Industria 4.0, processi di lavorazione meccanica, sistemi informatici aziendali e di organizzazione sono tra i docenti che preparano, con due mesi di corso, giovani diplomati a entrare in fabbrica con competenze subito spendibili. L’academy interaziendale propone al momento tre “Road”, che si svolgono nei loro laboratori e sulle linee produttive e con una co-docenza universitaria e tecnico-industriale.

Da sinistra, Giovanna Afeltra ed Eliana Minelli, LIUC-Università Cattaneo, Marco Onofri, Rodacciai, e Ornella Larenza, Supsi

Co-progettati sulla base dei bisogni delle aziende del network, riguardano manutenzione industriale, produzione meccanica per la conduzione di macchine automatiche e semiautomatiche ed elettronica applicata alle macchine industriali. L’Academy eroga anche il primo corso annuale IFTS in apprendistato di primo livello, che forma il tecnico della deformazione plastica degli acciai su impianti 4.0, alternando didattica sul campo (550 ore) e in aula (450 ore) con lavoro retribuito in azienda (700 ore). Il corso è stato progettato e realizzato in collaborazione con LIUC Università Cattaneo di Castellanza e Enaip Lombardia. Vi aderiscono gli istituti tecnici del territorio Badoni di Lecco, Fiocchi di Lecco e Marco Polo di Colico.

«La mancanza di percorsi di orientamento efficaci nel nostro Paese, rispetto a cui auspichiamo che le risorse messe a disposizione dal Pnrr possano far fare un cambio di rotta; l’innegabile problema demografico e istituti tecnici e professionali non sempre aggiornati né dotati di strumentazioni e macchinari avanzati, hanno portato alcune virtuose aziende manifatturiere a realizzare il progetto RoadJob Academy, risposta privata ai bisogni di competenze tecnico-industriali del territorio», spiega Eliana Minelli, professore associato Liuc - Università Cattaneo, coordinatrice progetto Interr Skillmatch Insubria e membro del comitato scientifico di RoadJob Academy.

Le medie e grandi imprese dunque danno l’esempio e si consorziano per far convergere risorse e competenze in un’Academy interaziendale dove creare sinergie e accelerare la formazione di competenze e l’intercettazione di giovani promettenti. «Questa esperienza di academy professionale interaziendale è un interessante esempio di possibilità di unire le forze, avere più visibilità sul territorio e più voce in capitolo con istituzioni ed enti formativi, mettendo così a terra progetti concreti ed efficaci di riduzione del mismatch tra domanda e offerta di competenze. Le piccole-medie non hanno più scuse, queste academy sono l’ideale anche per loro perché permettono di consorziarsi per garantire formazione continua all’interno e attirare i giovani, investendo su di loro e formandoli su technicality che a scuola non vengono insegnate», precisa Minelli.

I casi svizzeri di formazione duale

«Se in Italia sono ancora delle best practice le aziende, soprattutto Pmi, che riconoscono la formazione come investimento sulle persone e sulla loro employability e sulla propria organizzazione e sviluppo aziendale, sul fronte svizzero la formazione professionale e continua è una prassi consolidata sia nelle grandi imprese, sia nelle Pmi. Va precisato che in Svizzera la proattività delle imprese avviene all’interno di un sistema pubblico ben organizzato ed efficace, che stimola a mettere a disposizione macchinari, know-how e personale per accompagnare l’ingresso dei giovani in azienda. Abbiamo quindi deciso di premiare quelle che contribuiscono ancora meglio delle altre!», spiega Minelli.

Al centro, Anna Bastone, Schindler Locarno

In particolare, la sede di Locarno di Schindler, multinazionale nel settore scale mobili e ascensori, viene premiata come modello di eccellenza di formazione duale, in grado di operare in rete con istituzioni pubbliche e private.

«Propone percorsi di apprendistato innovativi e interdisciplinari, che affiancano alle competenze specifiche del settore meccanico anche l’attenzione alle soft skill, come la capacità di adattamento e di relazione interpersonale. L’azienda è inoltre impegnata nel superamento degli stereotipi di genere, sostenendo le carriere femminili», commenta Ornella Larenza, ricercatrice presso il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della Supsi e responsabile del Progetto SkillMatch Insubria per il Canton Ticino.

Al centro, Francisco Sampietro, Maturi e Sampietro

Anche la pmi Maturi & Sampietro di Mezzovico, sempre in Canton Ticino, carpenteria metallica che produce serramenti dal 1968, è molto attiva nella formazione professionale di base.

Offre regolarmente posti di apprendistato (in homepage sul sito aziendale viene pubblicizzata la continua ricerca di metalcostruttori/trici e disegnatori/trici metalcostruttori) e garantisce la formazione continua, incentivando i dipendenti a intraprendere percorsi di formazione professionale superiore, dando la possibilità di conciliarli con l’attività professionale.

Competenze 4.0: l’impegno delle imprese nella formazione professionale e continua - Ultima modifica: 2023-02-28T12:55:38+01:00 da Gaia Fiertler