L’intelligenza artificiale è destinata a stravolgere il mondo della tecnologia, dei media e delle telecomunicazioni. Qui le vendite di chip di Generative AI che potrebbero raggiungere i 40 miliardi di dollari nel 2024. Quasi tutti gli enterprise software vendor integreranno questa novità in alcune delle loro offerte entro la fine del prossimo anno. Una mossa che accrescerà in prospettiva le entrate di 10 miliardi di dollari.
È quanto emerge dal report “Tmt Predictions 2024” di Deloitte. L'indagine fotografa le tendenze tecnologiche del 2024. Protagonista l’intelligenza artificiale, l’integrazione della sostenibilità nei modelli di business fino ai nuovi flussi di entrate catalizzati dalle sinergie della rete satellitare-terrestre.
“L’intelligenza artificiale mette sul tavolo non solo opportunità di crescita, ma anche sfide senza precedenti per tutto il settore”, spiega Francesca Tagliapietra, Technology, Media & Telecommunications Leader di Deloitte Italia. “Sarà fondamentale restare al passo con l’evoluzione normativa, visto che la regolamentazione dell’Unione Europea potrebbe avere un impatto e un’influenza sui mercati di tutto il mondo e quindi una ripercussione anche per gli investimenti”.
Come il settore telco ridurrà l'impatto ambientale
Come emerso dal Tmt Predictions 2024 di Deloitte, il settore delle telecomunicazioni sta cercando di ridurre ulteriormente il proprio impatto ambientale. Tutto ciò attraverso iniziative che riguardano il passaggio dalle reti di cavi in rame alla fibra ottica ad alta efficienza energetica; lo smantellamento delle reti 3G ad alta intensità energetica, l’elettrificazione delle flotte aziendali e l’impiego di tecnologie di risparmio energetico nelle apparecchiature radio 5G.
Deloitte prevede che le società di telecomunicazioni a livello globale potrebbero ridurre nel 2024 la propria impronta di carbonio del 2%; di fatto 15 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente (CO2e).
2024: l'anno dell'intelligenza artificiale e della sostenibilità
“Mentre gli avvenimenti a livello internazionale generano incertezza – aggiunge Tagliapietra –, l’industria tecnologica e dei chip può rafforzare la resilienza della catena di approvvigionamento focalizzando la propria attenzione e aumentando gli investimenti nel riciclaggio dei rifiuti elettronici, nelle reti di fornitura digitale, nello stoccaggio e nella produzione sostenibile di semiconduttori".
"Di pari passo anche l’AgriTech può svolgere un ruolo fondamentale nell’affrontare sia la sicurezza alimentare sia la sostenibilità ambientale, rivoluzionando le pratiche agricole con un’impronta green”, conclude Tagliapietra.