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Barzanò, è morto Giuseppe Sacchi: addio al re delle elettroforniture

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La Redazione

E' morto all'età di 88 anni Giuseppe Sacchi, fondatore della Sacchi elettroforniture di Barzanò, colosso nazionale nella vendita e distribuzione di materiale elettrico, illuminazione e automazione industriale. L'imprenditore brianzolo è mancato martedì sera, nello stesso giorno del 61esimo anniversario dell'apertura del primo negozio, avvenuta il 2 gennaio 1957. La piccola attività di paese nel corso del tempo è divenuta una realtà commerciale di prim'ordine, con 56 punti vendita, un megastore e un centro logistico spari tra Lombardia, Liguria, Piemonte, Trentino e Toscana, un fatturato di 500 milioni di euro, oltre un migliaio di lavoratori tra dipendenti e collaboratori in grado di consegnare 50mila prodotti nell'arco delle 24 ore, 400 fornitori e almeno 40mila clienti. Nel 2017 inoltre è stato stretto anche un accordo con i francesi della Sonepar.

Nel primo pomeriggio è arrivato anche il ricordo da parte dei dipendenti dell’azienda. Che pubblichiamo integralmente:

“Ha sempre avuto negli occhi una luce speciale, quella di chi ha speso la vita per realizzare un sogno: una grande azienda, un cammino di impegno e passione, un percorso compiuto giorno per giorno al fianco dei suoi fidati collaboratori. È venuto a mancare la sera del 2 gennaio Giuseppe Sacchi, 88 anni, fondatore dell’azienda Sacchi Elettroforniture, nata nel 1957 a Barzanò (LC) e oggi realtà di primaria importanza nella distribuzione di materiale elettrico, con oltre 1.000 dipendenti e 500 milioni di euro di fatturato annuo.
Insignito delle onorificenze di Cavaliere nel 1991 e di Ufficiale al Merito della Repubblica nel 1998, Giuseppe Sacchi lascia un’eredità importante, costituita dai valori che lo hanno reso un grande uomo e un grande imprenditore: l’onestà, la correttezza, lo spirito di sacrificio.
Terzo di sei figli, trascorre la sua infanzia prima a Olginate, nei pressi di Lecco, e poi a Monza. Il padre Gerolamo, modellista aeronautico alla Breda di Sesto San Giovanni, sarà il suo modello per rettitudine, attaccamento al lavoro, amore per la famiglia.
Ed è proprio il desiderio di portare un aiuto concreto ai familiari che nel 1942, in pieno periodo bellico, inizia tredicenne a lavorare come garzone di panetteria, mansione che lo vedrà impegnato fino alla partenza per il servizio militare.
Al ritorno Giuseppe Sacchi si iscrive alla scuola di perito elettrotecnico e apre quindi con i fratelli un negozio di vendita di materiale elettrico a Barzanò, nella Brianza lecchese. Nel 1957, con l’avvio dell’attività di commercio all’ingrosso, trova concreta applicazione la sapiente e coraggiosa intuizione dell’imprenditore: in pieno boom economico, Sacchi intercetta le esigenze degli elettricisti, che all’epoca impiegano un’intera giornata per acquistare la merce a Milano.
Da quel momento sarà lui a recarsi in città, per caricare la sua Fiat Seicento Multipla di lampadine, cavi ed elettrodomestici, da consegnare in tutti i paesi delle colline brianzole, introducendo, di fatto, l’idea di magazzino, logistica e vendite.
Il piccolo punto vendita di Barzanò è la base di partenza di una crescita inarrestabile, guidata dal talento e dalla visione del capitano d’azienda.
Nel 1977 viene inaugurata la filiale di Monza, e a seguire è un fitto succedersi di nuove aperture: la vicinanza territoriale al cliente si conferma punto di forza e motore di una crescita incessante. L’intuizione originaria e vincente della vicinanza alla clientela trova nell’innovazione il detonatore per un successo straordinario, testimoniato oggi dai numeri: 58 punti vendita di materiale elettrico
in 5 regioni italiane, un Centro Logistico, 1.030 collaboratori, oltre 40.000 clienti.
Al di là di questi numeri, c’è lo sguardo di un uomo capace di vedere lontano e di coinvolgere nella sua visione tanti altri, uomini e donne. Interrogato infatti sugli ingredienti di un successo straordinario, rispondeva: “La fortuna”, aggiungendo però immediatamente “e tanti bravi collaboratori”. Tralasciava volutamente di citare l’apporto personale di talento, impegno e coraggio imprenditoriale, anteponendo il valore dello stare e camminare insieme, del lavorare uniti per un progetto. Perché al carisma, alla passione per il lavoro e al rigore morale, in Giuseppe Sacchi si univano in modo singolare umanità, attenzione per l’altro, straordinaria capacità di relazione, sempre franca e corretta, con tutti: con i clienti, con i fornitori, soprattutto con i propri collaboratori. Che l’hanno amato, e che oggi lo piangono”.

Barzanò, è morto Giuseppe Sacchi: addio al re delle elettroforniture - Ultima modifica: 2018-01-03T23:53:16+01:00 da La Redazione