La simulazione consente, infatti, di prevedere il comportamento fisico di un velivolo - o di un suo particolare - ben prima di realizzare costosi prototipi fisici ed altrettanto lunghi e costosi test sperimentali.
"L'utilizzo della simulazione numerica", ha sintetizzato Harwood, "è importante per ottenere una significativa riduzione dei costi dei voli grazie a velivoli più efficienti, dotati di maggiori confort e sicurezza, e per sviluppare un nuovo modo di progettare.
Oggi, i punti deboli dell'industria sono proprio sulla gestione della conoscenza che viene generata nel flusso di progettazione cad-cae-plm e la conseguente gestione dello scambio e condivisione di informazioni tra diverse funzioni, reparti e aziende partner di un progetto. Molte aziende ancora non applicano analisi a livello di sistema, ma solo di componente o assieme, allungando i tempi di sviluppo durante l'integrazione nella piattaforma, così come sono poche le iniziative dedicate al robust design".
La simulazione numerica, che gioca un ruolo fondamentale nell'aiutare gli ingegneri ad affrontare tali problematiche, è, tuttavia, ancora di dominio di piccoli gruppi di analisti, spesso oberati da carichi di lavoro che non consentono loro di svolgere tutti i test necessari.
I software del futuro sono invece ricchi di funzioni automatiche, permettono di scrivere workflow che poi possono essere eseguiti anche da progettisti poco esperti di simulazione, lasciando agli analisti solo le indagini più complesse. Inoltre, grazie a una facile interconnessione tra fisiche, una elevata scalabilità su multicore e altri accorgimenti, essi sono veloci e aprono la strada a esplorazioni dello spazio di design realizzate in modo facile, per poter generare progetti robusti e ottimizzati.