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Ambiente, acqua, energia e industria 4.0. Un Convegno Icim fa il punto della situazione

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In occasione di MCE, per celebrare i suoi 30 anni di attività, Icim - Ente di certificazione indipendente a maggioranza Anima, Federazione della Meccanica Varia di Confindustria - ha dato vita al convegno dal titolo: “Imprese e Mercati. Evoluzione o Rivoluzione? Ambiente, Acqua, Energia e Industria 4.0: le Nuove Regole del Gioco”, con l’obiettivo di verificare lo stato attuale di conoscenza delle novità normative relative ai settori ambiente, acqua, energia e industria 4.0, da parte di imprese e organizzazioni italiane che a quelle norme devono sapere adeguarsi per competere ad armi pari nel contesto internazionale.

Riunendo relatori del mondo imprenditoriale e istituzionale per meglio comprendere una realtà in rapida e continua evoluzione Icim ha, in un certo qual modo, interpretato fino in fondo il suo ruolo di riferimento tecnico e di supporto per le aziende di importanti comparti dell’industria e della manifattura nel nostro Paese, sottolineando come la certificazione di processi, prodotti e competenze possa diventare strumento di sviluppo e di differenziazione sul mercato.

Due tavole rotonde per entrare nel vivo delle tematiche

Dopo le introduzioni dei Presidenti di Icim e Anima, Pierangelo Andreini e Alberto Caprari, il convegno si è arricchito di due tavole rotonde moderate da Paolo Gianoglio, Direttore HR e Relazioni Industriali di Icim.

La prima tavola rotonda ha affrontato il tema della regolamentazione nei settori acqua, energia e ambiente e sono state messe in evidenza la rinnovata necessità e gli incentivi per l’efficienza energetica, l’urgenza di garantire la qualità dell’acqua e ridurne gli sprechi, le nuove limitazioni all’uso dei Gas Fluorurati; la seconda è stata interamente dedicata a Industria 4.0, con particolare riferimento agli sviluppi delle tecnologie IoT e alle nuove regole per garantire la sicurezza delle informazioni alla luce del nuovo Gdpr (General Data Protection Regulation).

Acqua, energia e ambiente: regolamentazione ed efficienza energetica

Scorrendo gli interventi degli ospiti sul tema “ambiente ed energia”Andrea Orlando, Direttore Generale di Anima, ha evidenziato come le norme siano uno strumento che permette alle aziende di confrontarsi su parametri chiari, noti e condivisi e siano quindi fondamentali per la competitività.

A seguire, Laura Parigi, Presidente e AD di NPI Italia, produttrice di tubazioni e accessori per il settore idrotermosanitario, ha rafforzato il concetto espresso da Orlando, sottolineando anche l’importanza di armonizzare le norme a livello europeo nel settore dei prodotti a contatto con l’acqua, per garantire salute e sicurezza ai consumatori ed evitare aumenti di costi che si ripercuotono sulla competitività delle aziende

Walter Rebosio, Technical & Training Department Managerdi Mitsubishi Electric Europe e Presidente del Consorzio ReMedia, uno deiprincipali Sistemi Collettivi italiani non profit per la gestione ecosostenibile Raee (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), è intervenuto sull’eliminazione progressiva dei Gas Fluorurati imposto dal Regolamento UE 517, sostenendo la necessità di maggiore informazione e formazione dell’intera filiera, dal produttore al consumatore, per evitare che le disposizioni si riducano al solo aggravio per quelle aziende che applicano correttamente le regole.

Gli ha fatto eco Carmine Battipaglia,Presidente di CNA Installazione Impianti, che ha posto l’accentosull’importanza di evitare sia eccessivi adempimenti burocratici alle micro imprese sia di garantire controlli su chi le regole non le applica penalizzando le aziende virtuose.

Infine, anche Alberto Montanini, Direttore Normative e Rapporti Associativi di Immergas e Presidente di Assotermica, ha posto l’accento sulle regole confermando che la normazione è al centro della strategia di Immergas, la quale ha deciso di focalizzarsi sulla formazione degli installatori perché il settore della climatizzazione deve far fronte a una notevole evoluzione normativa che non riguarda solo la sicurezza di prodotti e impianti ma coinvolge prestazioni, ambiente, efficienza energetica.

Industria 4.0: IoT e sicurezza delle informazioni alla luce del nuovo Gdpr

La seconda tavola rotonda è stata dedicata alla trasformazione digitale delle imprese e su questo tema si è espressa Valentina Carlini dell’Area Politiche Industriali di Confindustria, sottolineando come il Piano Industria 4.0 non si possa identificare esclusivamente con l’iper-ammortamento. Il 2018 sarà particolarmente dedicato alla formazione, mentre prosegue il processo di definizione e sviluppo dei Digital Innovation Hub, che devono contribuire alla crescita della consapevolezza delle imprese.

E la formazione delle imprese, ha sottolineato Marco Taisch, Docente del Politecnico e membro della cabina di regia del Piano nazionale I 4.0 deve riguardare tutti i livelli aziendali e avere, come primo obiettivo, l’acquisizione di consapevolezza sull’elemento distintivo dell’Industria 4.0: la grande mole di dati resi disponibili che devono diventare un asset strategico per l’impresa.

Sulla sicurezza dei dati si è basato anche l’intervento di Domenico Squillace, Presidente di Uninfo, Ente Federato UNI per la normazione delle "Tecnologie Informatiche e loro applicazioni": i dati, ha affermato Squillace, sono la nuova ricchezza, ma la sicurezza dei dati è un aspetto ancora oggi sottovalutato dalle imprese italiane.È necessario un forte impegno per elevare il livello di conoscenza e per definire, altresì, un vocabolario comune di interconnessione tra macchine e sistemi di fabbrica, senza compromettere sicurezza e prestazioni.

La necessità di consapevolezza, secondo Marco Magaraggia, Business Development Manager di Altea Federation, brand sotto il quale importanti società di consulenza aziendale collaborano in un modello federativo, diventa urgente, insieme alla creazione di soluzioni semplici, se si pensa che le PMI italiane non sono preparate a questa rivoluzione.

E infine, anche Paolo Cavalleri, Packs Operation Unit and System Engineering Director di Epta SpA, gruppo multinazionalespecializzato nella refrigerazione commerciale, nel suo intervento ha posto l’accento sulla sicurezza dei dati, portando ad esempio la telegestione degli impianti di refrigerazione di Epta, che prevedono strutture IT molto solide e modelli di predizione sofisticati che consentono saving del 20%. La tecnologia ha quindi reso possibile un diverso modello di business, dove la gestione è una parte integrante del prodotto e non più un servizio after-sales.

Ambiente, acqua, energia e industria 4.0. Un Convegno Icim fa il punto della situazione - Ultima modifica: 2018-03-30T13:26:51+02:00 da Nicoletta Buora