Da oggi a sabato 22 Alumotion espone prodotti e soluzioni di automazione industriale all’edizione 2017 di Technology Hub, evento dedicato a tecnologie, innovazione e design che si tiene presso MiCo Fiera Milano City.
L’evento è l’occasione per ribadire la direzione intrapresa dall’azienda e il proprio ruolo di facilitatore e incubatore di soluzioni avanzate per il mondo manifatturiero. La proposta di Alumotion si caratterizza, infatti, per un percorso di accompagnamento alle imprese al fine di adottare una selezione di tecnologie abilitanti all’Industry4.0, ma che, da subito, possano risolvere problemi concreti e ricorrenti.
Ogni demo presente alla tre giorni, quindi, è pensata e realizzata con l’intento di fornire #risultaticoncreti – così è stata chiamata la campagna di comunicazione che ha sta anticipando l’evento – sfruttando tecnologie che, contemporaneamente, preparano le imprese al percorso di digitalizzazione.
L’asservimento macchine del futuro
Concretezza e tecnologia, un binomio non solo possibile, ma necessario per traghettare le imprese verso un modo di produrre più semplice ed efficiente. Presso lo stand di Universal Robots (C32) Alumotion integrerà un cobot Universal Robots UR5 con una camera 2D e una pinza elettrica collaborativa di Robotiq. Il robot dimostrerà come sia possibile, integrando la visione e la gestione del sensore di forza del sistema di presa, effettuare un asservimento macchine utensili molto evoluto. Basta immaginare che la presa per il carico non richiederà più che i pezzi siano disposti in uno specifico ordine o posizione sul banco di presa o sul conveyor. Il sistema di visione riconosce infatti sia il miglior pezzo da prendere volta per volta, sia la posizione necessaria da far avere al robot e al gripper per la presa. Il robot sarà dunque guidato ed effettuerà un carico preciso ed efficiente.
L’efficienza sarà mantenuta anche in fase di scarico durante la quale, ad esempio, non sarà più necessario il cambio pinza. Il gripper Robotiq, infatti, è in grado di gestire i diversi diametri e di adattarsi alle modifiche che il pezzo ha ricevuto dopo la lavorazione in macchina. La pinza è in grado di cogliere il cambio di dimensione, di adattare la presa e, quindi, di effettuare lo scarico pezzo.
I vantaggi concreti di questa applicazione paiono piuttosto evidenti: alla riduzione di hardware necessario a compiere l’attività, si combina un conseguente aumento di produttività connesso ad entrambe le fasi. I pezzi da lavorare, inoltre, non richiedono più un particolare trattamento prima del carico e anche questo riduce il tempo ciclo.
Assemblaggio e sbavature
Sempre presso lo stand C32 l’azienda integrerà un altro UR5 Integreremo con un sensore di forza Robotiq e con YouRing, il device sviluppato e presentato in anteprima durante Mecspe – già disponibile all’interno di UR+ (YouRing è stato anche tra le novità presentate da Universal Robots all’edizione di Automate che si appena chiusa negli Stati Uniti). La demo metterà in mostra l’uso combinato di queste tecnologie con un software di simulazione per i robot integrati da alcune tipologie di sensori di forza, come quello di Robotiq.
La soluzione informatica, intuitiva e facile da usare grazie alla programmazione a blocchi plug&play, sfrutta il movimento del robot e i dati registrati dal sensore di forza – che agisce in modalità di path recording – per simulare, su pezzi di grandi dimensioni o di forme speciali, la posizione che robot, gripper e/o utensile devono tenere durante la fase di lavoro. Operando come un Cad esterno aggiuntivo, ma che utilizza dati realistici dei pezzi da manipolare o lavorare, il software ottimizza volta per volta il percorso da svolgere e trasmette le corrette informazioni al controllo robot per generare la miglior traiettoria possibile.
Questa demo è particolarmente efficace per dimostrare l’uso combinato di queste tecnologie generi concreti vantaggi per applicazioni di sbavatura e assemblaggio. La sbavatura, infatti, è un’operazione complessa in particolare per pezzi con ampi diametri. Quando “la strada da percorrere” è molto lunga non è poco frequente avere dei problemi di traiettoria dei robot che, anche solo per un decimo di millimetro sbagliato, rischia di generare uno scarto e un fermo produzione. Questa soluzione, invece, sfrutta la sensibilità del sensore di forza, la capacità del robot di posizionare gli utensili in modo corretto nello spazio e il software di Artiminds che combina i dati e genera la traiettoria corretta per evitare errori e scarti.
Logistica 4.0, reti neurali e autoapprendimento
Dopo Mecspe anche a Technology Hub viene presentata una soluzione innovativa per la logisitica che sfrutta reti neurali e soluzioni di autoapprendimento. Presso lo stand C21, assieme ad Orobix, Alumotion darà vita ad un’area di lavoro in cui agiranno un cobot UR10 e due cobot UR3. L’area di lavoro si caratterizzerà in due applicazioni: picking e assemblaggio. La stazione sarà asservita da un AGV (automated guided vehicle) MiR che porterà dei PLC da montare su barra DIN. L’UR10 preleverà, tramite sistema di visione integrato, i componenti dall’AGV per poi posizionarli nella zona di montaggio, dove il primo UR3 assemblerà i componenti sfruttando sensori di forza e una rete neurale. Tramite la rete neurale, il robot è in grado di correggere i propri movimenti, “imparando” a gestire i possibili difetti dei prodotti assemblati tramite intelligenza artificiale. Una volta appresa la corretta traiettoria, il programma robot sarà salvato in cloud e trasferito al secondo UR3, che potrà quindi eseguire lo stesso lavoro su un’altra postazione.
I vantaggi di questa applicazione sono notevoli a cominciare dall’uso combinato di robot collaborativi e soluzioni di mobile robotics che favorisce uno spostamento sicuro ed efficiente dei semilavorati all’interno del layout produttivi. L’assemblaggio gestito con reti neurali e soluzioni di auto apprendimento è la strada migliore da percorrere sia per ridurre personale impiegato in questo tipo di attività, e dedicarlo ad altre mansioni, sia per garantire montaggi perfetti e costanti nel tempo, sfruttando anche la condivisione delle informazioni tra diverse macchine che, potenzialmente, possono svolgere la stessa mansione anche a grandissima distanza e scambiarsi informazioni utili per effettuare la fase di lavoro assegnata nel migliore dei modi.