Cresce la preoccupazione per la qualità e la sicurezza dei prodotti dell'industria elettrotecnica ed elettronica, in particolare nel settore dei cavi e dei conduttori elettrici. L'Associazione Italiana Industrie Cavi e Conduttori Elettrici (Aice), Imq, Anie e Fme (Federazione Nazionale Grossisti Distributori di Materiale Elettrico) segnalano infatti una grave flessione della qualità delle produzioni nel settore.
I più recenti dati sui controlli effettuati da Imq mostrano che, su 145 matasse prelevate da 21 diversi rivenditori e relative a 17 costruttori, un terzo non è conforme ai requisiti certificati. Tra le maggiori criticità rilevate, sottodimensionamento del conduttore
e ridotta resistenza elettrica, mescole di scarsa qualità, non
performanti in termini di non propagazione dell'incendio, riduzione dei
materiali di isolante e guaina. Un quadro inaccettabile, la cui urgenza, messa in risalto da Imq, ha indotto Aice a unirsi all'Istituto Italiano del Marchio di qualità in un programma di moralizzazione del mercato.
L'iniziativa, avviata anche con il coinvolgimento di Fme e Anie, prevede un piano formativo, rivolto ai principali interpreti della filiera, un programma di monitoraggio mirato, un potenziamento dell'attività di testing e verifica e, non ultimo, un'intensa attività di sensibilizzazione sul territorio. L'iniziativa intende contrastare i potenziali rischi di dequalificazione delle produzioni made in Italy, che oltre a pesare su produzioni e fatturato delle imprese, andrebbe a ripercuotersi direttamente sulla società intera e sugli utilizzatori finali.